La trappola

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Dalla finestra vicino al nostro nascondiglio entrò un bell uomo con il volto segnato dalle preoccupazioni. Era l'avvocato Godfrey Norton, aveva cambiato totalmente la sua attività: da che esercitava una professione a favore della legge, era passato ad un'altra che gli andava contro.
Ricordai che quando si sposò con Irene Adler aveva il volto fiero e sereno, ma evidentemente la donna lo aveva cambiato. È incredibile come Irene riuscisse ad avere quella forza di persuasione su qualunque persona, eccezion fatta per il mio amico Sherlock Holmes.
Una volta dentro, il signor Norton si sedette sulla sedia e cominciò a fumare la pipa. Dopo non molto entrarono prima il signor Clark e poi la presunta signora "Sabrina" che gettò le braccia al collo di Norton.
"Oh quanto mi sei mancato"disse con voce sdolcinata all'ex avvocato per poi rivolgersi al signor Clark "Henry ti prego, se potessi aiutare un'altra volta mio fratello te ne sarei eternamente grata!" Clark aveva assunto un'espressione di timore identica a quella di suo figlio William. "Sabrina, l'ho aiutato già molte volte...non posso dargli altri soldi" il discorso continuò per Un'altro quarto d'ora dove i due criminali cercavano di convincere il banchiere. Ad un certo punto il signor Clark alzò il tono di voce "ho detto che non avrete più uno spicciolo da me!" Io ed Holmes ci scambiammo un'occhiata furtiva: dovevamo essere pronti ad agire. Presi la mia rivoltella dalla tasca posteriore dei pantaloni e la tenni alla mano. Holmes fece lo stesso.
"D'accordo signor Clark, se lei non vuole darci i soldi li prenderemo noi" il signor Norton sfoderò una pistola e la puntò contro il signor Clark che si irrigidì. Irene seguì l'esempio del suo complice e prese la sua pistola appoggiandola sulla tempia dell'uomo che aveva sposato solo per interessi finanziari. "Scriva un'assegno" ordinò Irene con tono imperioso a cui era impossibile resistere. Henry Clark tese il braccio per afferrare il blocchetto degli assegni e la penna, Godfrey Norton invece si diresse verso la cassaforte senza smettere di puntare la pistola e ordinò che gli venisse detta la combinazione. Quando Norton fu vicino alla cassaforte, Holmes mi diede una gomitata. Appena inserita la giusta combinazione la pistola di Holmes emise uno scatto e poi il detective balzò fuori dal nascondiglio e puntò a sua volta la pistola contro Norton. "Spero per lei che non prenda nemmeno un centesimo da quella cassaforte, altrimenti mi basterà suonare questo fischietto per far arrivare ben due squadre di polizia" disse mostrando un fischietto uguale a quello delle guardie di Scotland Yard. Uscii fuori anche io e puntai la mia rivoltella contro Irene Adler. Non so dire chi rimase più stupito della nostra entrata in scena. La donna era di un pallore cereo e il suo complice aveva perso la tanta sicurezza con cui aveva dettato ordini al signor Clark. Persino il banchiere era sorpreso di vederci: Holmes ed io eravamo nuovamente travestiti da studenti.
Holmes ordinò al signor Norton di abbassare immediatamente la pistola.

L'avventura del banchiere innamoratoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora