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passò solo una settimana dall'inizio della scuola, e già ero intollerante ad essa e ai miei compagni, tranne alla mia migliore amica, Sofia.

la prima cosa che feci, dopo che per fortuna o sfortuna suonò la sveglia alle 6 in punto, fu una doccia per svegliarmi meglio.
pensai ai capelli, facendo una semplice piastra.
indossai un top bianco con sopra una giacca a zip nera e sotto dei semplici cargo, ed infine passai un filo di mascara sulle mie ciglia.

stranamente, già alle 7:30, ero fuori di casa a dirigermi verso la scuola.
una volta arrivata andai verso gli armadietti, dove già sapevo di trovare sofia, la mia salvezza.

"ei bella"
mi salutò.
"we"
"che hai? sembri stanca"
"lo sono, sono esausta"
"dai che oggi è venerdì"
"per fortuna direi"

dopo che pronunciai questa frase
la mia spalla venne toccata e appena mi voltai
vidi matteo, o nerissima chiamatelo come preferite.

lo squadrai senza che avesse fatto niente di male effettivamente.
"nervosa oggi?"
disse vedendo la mia reazione.
"pure troppo"
dissi sbuffando e appoggiando la mia testa sugli armadietti.
"eddai, stasera volete venire a casa mia? ci stanno anche gli altri"
"altri chi?"
disse sofia chiudendo il suo di armadietto.

"eh tony, artie ed altri che non conoscete"
guardai sofia per cercare approvazione, e con solo uno sguardo ci capimmo.
infatti accettammo l'invito.
ma fummo interrotti dal suono della campanella.

passai le prime due ore a dormire come se non ci fosse un domani, ma per fortuna venni svegliata dal suono della campanella alle 10, proprio quando iniziò la ricreazione.

"amo andiamo nei corridoi?"
mi chiese sofia, che era alla mia destra, mentre alzavo la testa dal banco.
"andiamo"

ci alzammo ed iniziammo a girovagare per tutta la scuola.
la nostra attenzione, però, venne attirata da artie che parlava con nerissima ed un altro, proprio colui che pensa di essere simpatico e che rompe il cazzo:
francesco.

provai a cambiare strada cercando una via di fuga, ma non ebbi neanche il tempo.

"sofi, gaia, venite qua"
mi voltai sbuffando ed andai, insieme alla mia migliore amica, da questi.

"dimmi"
"stasera ci saranno loro ed altri due, oltre tony"
guardai disperata sofia, e lei quasi più di me, ma provammo a nasconderlo.

"va bene?"
chiese artie facendoci svegliare dai nostri pensieri.
"sisi, vero gà?"
disse sofia ridendo, bastarda.
"si conta su di noi, vero sofia?"
continuai io imbarazzata.
"ovvi-"
neanche finì di dire la parola che la strattonai e la feci tornare in classe.

"meglio se stiamo qua per i prossimi 10 minuti"
dissi sedendomi al fianco mentre lei rideva.
"eddai, io mi stavo divertendo"
"a prendermi per il culo per francesco?"
dissi ridacchiando a mia volta.
annuì e fece un sorriso divertito
ricevendo, così, da me una piccola spinta.

suonò la campanella e fu segnò che la ricreazione, purtroppo, finì.

skiptime*

finalmente erano le 14, e dopo essere uscite da scuola ci dirigemmo nei parcheggi dove si trovavano artie e nerissima, in compagnia di francesco a quanto pare, ma lo vidi dopo.

"avete bisogno di un passaggio?"
chiese nerissima sbuffando del fumo, probabilmente proveniente dall'iqos che aveva in mano.
"puoi darcelo?"
domandò sofia posando il suo telefono nella tasca del suo jeans.
"certo, andiamo"

senza neanche dare il mio consenso, sofia mi tirò dal braccio, facendomi passare tra artie e francesco che nel frattempo mi seguirono col sguardo.

salii sulla macchina di matteo che subito miss in moto e lasciò prima me a casa.

"mi raccomando, alle 22 passo a prendere prima te eh"
mi avvisò prima che scendessi dalla macchina.
"va benissimo, a dopo"
dissi prendendo il mio zaino e chiudendo lo sportello.

spazio autrice
wee belle mie, vi sono mancata in questi giorni? rieccomi, con una nuova storia però.
se non vi piace l'inizio ditemelo, così proverò a renderla più coinvolgente
al prossimo capitolo🩷

𝒯𝒾 𝒽ℴ 𝒿𝓃 𝓉ℯ𝓈𝓉𝒶 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓊𝓃 𝒹ℯ𝒷𝒾𝓉ℴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora