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dopo neanche 5 secondi crollò, ma piano piano riuscii a spostarlo, dato che era sopra di me, e ad andare di sotto per tornare a casa.

ero ancora scioccata da ciò che mi aveva detto, però era fatto quindi non ragionava, ci può stare.

"ragazzi io vado"
dissi attirando l'attenzione di tutti.
"ma francesco?"
mi chiese nerissima.
"di sopra, sta dormendo"
"va bene, vuoi essere accompagnata?"
"no no, vado a piedi"
"dai ti accompagno io allora"
si offrì sofia, ed ovviamente come potevo dirle di no? dovevo raccontarle tutto.

"ciao ragazzi"
salutai in modo generale, ma prima di chiudere la porta sentii la voce di matteo:
"mi segnerò che sei stata tutto il tempo con fra e non con noi, specialmente con me"
roteai gli occhi ed andai via definitivamente.

"quindi ti ha baciata?"
mi disse sofia quando eravamo quasi arrivate, dopo che le avevo raccontato tutto.
"eh già, ma era fatto perciò è giustificato si può dire"
"effettivamente.. però è comunque sconcertante"
"si, ma va bene così.. era solo fatto, non ci vedo niente di male"
"mh"
disse sospirando una volta arrivate davanti casa mia.

"non farti strani film eh"
"ops, già avevo iniziato"
disse ridendo, ricevendo in cambio un dito medio in faccia.
"ci sentiamo dopo cogliona"
la salutai ed entrai dentro, dove già era tornato mio fratello.

"campione, già sei tornato?"
"si, tu dov'eri?"
"da tony"
"tony, cioè tony boy?"
"si?"
"DAVVERO?"
mi chiese sconvolto.

sapeva che fossi amica sua, ma probabilmente, dato che ultimamente stava spopolando la sua musica, rimase ancora di più stupito.

"sì ale, lo sapevi già che io e lui siamo amici"
"si, ma ora è famoso, quindi qualche giorno me lo farai conoscere"
"come vuoi, però non è l'unico cantante con cui sono amica eh"
dissi ridendo e sedendomi accanto a lui.

"chi altro conosci? artie? kid yugi? capo plaza? impossibile"
"beh l'ultimo no, ma i primi due si, e pure bene.."
affermai facendo una faccia strana, più per il secondo che aveva nominato.
"che cazzo mi stai dicendo"
disse mettendosi una mano sulla faccia.
"giuro, prima o poi ti porto a conoscerli"
"sei la migliore"
"se se, solo a convenienza tua"
"può essere"
gli diedi un piccolo schiaffo sulla guancia e poi andai di sopra.

il giorno dopo, martedì*

quando arrivai in classe mi sedetti, come al mio solito, vicino alla mia migliore amica che mi aspettava con molta ansia.

"pensavo non arrivassi più"
"eh lo so amo, ho fatto un po' di ritardo"
le risposi sottovoce dato che la prof stava spiegando.

𝒯𝒾 𝒽ℴ 𝒿𝓃 𝓉ℯ𝓈𝓉𝒶 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓊𝓃 𝒹ℯ𝒷𝒾𝓉ℴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora