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"babbe, che avete combinato?"
chiese tony sedendosi alla mia sinistra.
"questa cogliona ha urlato"
dissi appoggiando il mio mento sul mio braccio.

"per quale cazzo di motivo?"
chiese gesticolando con le mani mentre io e lei ridevamo sotto i baffi.
"perché... gaia, perché ho urlato?"
provò a chiedere il mio aiuto tirandomi una gomitata.
"perché.. no, perché praticamente.."
non sapevo cosa inventarmi, stavamo per andare in panico.

"va bene, abbiamo capito"
non avevano capito davvero, ma non ne potevano più di sentire dire solo "perché".
"sisi infatti, inutile spiegarvelo"
disse sofia accompagnata dalla mia risata nervosa.

pensate dire "eh ha urlato perché le ho raccontato che io e francesco ci lanciavamo sguardi" anche no, per piacere..

fino al suono della campanella, che segnava la fine della ricreazione, stammo a parlare, ma poi giustamente dovettero andare via.

mentre la prof di fisica spiegava io ero immersa nei miei pensieri a dir la verità, pensavo solo al perché francesco non mi avesse parlato.. perché davanti agli altri non mi considerava?
era raro che mi parlasse in presenza degli altri.

i miei pensieri vennero interrotto dal suono della campanella, che questa volta segnò l'uscita.
come al solito ci riunimmo nei parcheggi e stammo un bel po' insieme a parlare, e di nuovo notai il comportamento indifferente di quel coglione, mamma che urto..

"vabbè che ne dite di andare al mc?"
propose matteo.
"accetterei volentieri, ma devo andare al teatro"
anche se non volevo rinunciare al mc per quella drammatizzazione inutile.

"anche io"
rispose francesco alzando gli occhi dallo schermo del suo telefono.
"uffa, ed io devo restare con questi danni?"
disse sofia sbuffando e fissandomi offesa.
"ma dai, vi divertirete ugualmente"
provai ad incoraggiarla, anche se sapevo benissimo il disagio che potesse provare stando con soli maschi.

"dai gaia, facciamo subito subito"
provò a convincermi artie, con scarsi risultati dato che sono, a detta di tutti, "testa di cazzo"
solo perché non cambio idea facilmente

"uffa"
sbuffò matteo.
"giuro che ci andiamo stasera, promesso"
"a proposito.. dopo teatro vieni da me?"
mi chiede tony.
lo guardai stranita, la mia faccia urlava solo "perché?"
"dopo teatro torno un attimo a casa solo per la doccia e per prepararmi per il mc, sempre se ci andiamo.. casomai vengo dopo che sono pronta"

annuì a questa mia affermazione e poi decisi di andare via visto che, molto velocemente, diventarono le 15.

"non mi parli proprio"
dietro di me sbucò francesco che, dicendo ciò, mi fece prendere uno spavento.
"io? tu mi fissi e non mi parli, pensa un po'"
"eddai, mica te la prendi per questo?"
disse con quel fottuto sorriso che faceva ogni volta che mi voleva provocare.

"nono, ti pare"
dissi gesticolando.
"menomale dai.. e ti ripeto che dovresti smetterla di traumatizzare ogni tipo di essere che mi sta accanto"
si riferiva all'episodio avvenuto nella mattinata sicuramente.

"non prometto nulla"
dissi sorridendo e andando dietro le quinte lasciandolo con un po' di "suspense".
dopo essermi cambiata andai da giuseppe, che era seduto affianco alla sedia su cui avevo appoggiato le mie cose, per ripassare le battute.

"ciaoo"
mi salutò con un grande sorriso che ricambiai.
iniziammo a ripete delle battute che per fortuna memorizzammo subito, nonostante fossero molte.

ad interromperci fu il regista;
ci chiamò per registrare alcune parti.

"ragazzi, sarebbe preferibile se in questa scena provaste a baciarvi"
arrossii a quella sua affermazione e tra l'altro feci una faccia schifata, cioè insomma.. anche no!

"va bene gaia?"
chiese il regista ridendo sotto i baffi, proprio perché probabilmente notò il mio imbarazzo.
"non molto, ma ci proviamo"
commentò giuseppe al posto mio.

quando arrivò il momento ci baciammo a stampo, ma a quanto pare non andava bene.
"nono, lo voglio più passionale"
provo ad incitarci il regista.
ma cosa dovevo fare? entrargli la lingua fino alla gola? per carità.

la seconda volta riuscimmo a farlo come desiderava il regista, e finalmente terminò tutto là.
quando giuseppe se ne andò, apparve francesco che iniziò ad applaudire venendo verso di me.

"bravi ragazzi, bravissimi"
ci stava sfottendo.
"vedii, secondo me se avessi dovuto fare tu questa scena con quella biondina sarebbe venuta perfetta"
ribattei con la stessa carta.
"può essere.. forse anche meglio della vostra però"

innalzai un sopracciglio e, dopo aver smesso di guardarlo male, andai a cambiarmi.

𝒯𝒾 𝒽ℴ 𝒿𝓃 𝓉ℯ𝓈𝓉𝒶 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓊𝓃 𝒹ℯ𝒷𝒾𝓉ℴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora