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lunedì*

ritornò il solito loop traumatico;
dopo essermi preparata corsi a scuola, essendo già in ritardo, ma non è una cosa sconvolgente.

quando arrivai, andai dai soliti, che si trovavano nei parcheggi a fumare, giustamente.
"che fate qua? già sono le 8:05"
dissi attirando la loro attenzione, in particolare quella di francesco che alzò gli occhi per osservarmi.

"fumiamo, vuoi?"
propose nerissima.
"no grazie, vero gaia?"
intervenì sofia tirandomi dal braccio, facendo scappare varie risatine.
"noi entriamo sennò ci fanno il culo, a dopo"
sofia mi sembrava abbastanza iperattiva quel
giorno.. stava facendo tutto lei, ma perché?

"si amo, ma lasciami"
dissi togliendo la sua mano che stringeva il mio polso.
"scusami, oggi sto euforica"
"ho notato.. perché?"
"non ne ho idea, forse troppo caffè"
smossi la testa come per dire "mio dio"
ed entrammo in classe.

"mi sono rotta il cazzo, usciamo?"
sofia che mi chiedeva di uscire nei corridoi?
si vedeva che non stava molto bene per chiedere una cosa del genere, non era da lei, di solito ero sempre io a chiederglielo.
comunque annuii e la seguii fuori.

mentre gironzolavamo parlando del più e del meno, i miei occhi si posarono su due persone che parlavano vicino al bagno.

quando focalizzai bene capii che in realtà quelle due persone fossero francesco e una ragazza, diversa rispetto a quella dell'altra volta.
lo fulminai con gli occhi e lui questo lo notò subito, tanto che mi sorrise e poi riposò gli occhi sulla faccia della ragazza che, quando mi vide, ritornò in classe.

nel mentre sofia non stava seguendo neanche la vicenda, anzi, pensava solo a prendere cibo alle macchinette.

"potresti smetterla di fare scappare ogni essere femminile che mi circonda?"
disse in modo provocatorio passandomi accanto, ma anche sottovoce per non farsi sentire dalla mia migliore amica.
che bastardo.

sorrisi, non potevo fare altro, e lui seguii con gli occhi fino a quando non entrò in classe.
"ok andiamo"
disse sofia prendendo il suo kinder bueno.
"ah sei ancora tra di noi?"
chiesi retoricamente dato che era nel suo mondo.
"purtroppo.. che è successo?"

"letteralmente ho cominciato con francesco attraverso degli sguardi"
"DAVVERO?"
urlò talmente tanto che la guardai malissimo
e successivamente uscì anche la nostra prof dalla classe.

vi risparmio il cazziatone, ma in poche parole non potemmo fare ricreazione per punizione.

"ci mancava solo questa.."
sussurrò la mia migliore amica.
"se magari ti contenessi"
sulla soglia della porta spuntò artie che attirò la nostra attenzione pronunciando questa frase,
seguito da francesco e tony che stavano con le braccia conserte.

𝒯𝒾 𝒽ℴ 𝒿𝓃 𝓉ℯ𝓈𝓉𝒶 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓊𝓃 𝒹ℯ𝒷𝒾𝓉ℴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora