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"ei gà, ma per caso tra te e.. francesco, giusto?"
annuii non capendo cosa volesse intendere giuseppe.
"eh, c'è qualcosa?"
proseguì grattandosi la testa.
e cosa dovevo dirgli? effettivamente non c'era nulla ma c'era qualcosa.

"cosa? nono, siamo amici, perché?"
"no perché durante la scena del bacio era dietro di te e mi fissava male"
risi e lo rassicurai dicendogli che poteva stare tranquillo.

ritornai da francesco che ancora stava smontando dei fili.
"ci vediamo stasera quindi?"
domandai attirando la sua attenzione.
"al mc? ovvio"
"bene, a stasera"
mi salutò con un cenno di testa e tornai a casa a piedi.

"ciao tesoro"
mi salutò papà appena entrai in casa ed io ricambiai con un abbraccio.
salii di sopra per fare una doccia velocissima, fare una coda col gel e indossare qualcosa di comodo e semplice per andare al mc ma anche per andare a casa di tony.

misi una tuta nera con sotto le af1 bianche, alla fine c'era freddo quindi ci stava benissimo.
"papà io vado da tony, non torno per cena"
"va bene amore, ma non fare tardi"
feci cenno di "no" con la testa ed iniziai a dirigermi, con la mia 500 azzurrina, a casa di tony.

"finalmente sei qua.. entra"
disse aprendo la porta;
sembrava disperato.
"dimmi tutto quello che dovevi dirmi"
dissi sedendomi sul suo divano.

"hai presente giulia?"
"no"
"eddai gaia, giulia la tua compagna"
"mh si"
già immaginavo cosa mi stesse per dire.
"bene.. non è che mi aiuteresti a conquistarla??"
mi andò di traverso la saliva, nonostante sapessi bene cosa volesse dirmi già da prima.

"posso aiutarti ma non posso prometterti nulla"
sorrisi.
"sei la migliore, ti voglio un bene dell'anima"
stava dando di matto dopo che gli comunicai che sicuramente lo avrei aiutato.
"anche io coglione, anche io"
proseguii mentre mi stringeva in un abbraccio

passammo un pomeriggio abbastanza piacevole, anche perché verso le 18 arrivarono nerissima e sofia visto che decidemmo di andare insieme al mc.

infatti, alle 20:15 partimmo da casa di tony ed iniziamo a dirigerci là.
appena arrivati, trovammo la macchina di francesco parcheggiata fuori e quindi capimmo che già fossero arrivati.

entrammo ed erano esattamente sulla mia destra.
ci sedemmo al tavolo e destino decise di farmi mettere proprio alla destra di quello scemo.

"che vi prendete?"
domandò nerissima interrompendo gli altri che parlavano per affari loro.
"penso patatine e bbq"
risposi.
"anche io credo"
disse francesco, che copione.

skiptime*

dopo il mc ognuno andò a casa, ma per tutto il tempo del tragitto pensai alla solita cosa, c'è bisogno che la ripeto? direi di sì.
le domande erano le solite;
perché francesco non mi considerava proprio davanti agli altri? ciò mi causava molte paranoie, forse ero troppo poco o forse ero pazza io che mi creavo problemi inutili.

sta di fatto che ogni volta ci rimanevo malissimo, ma provavo a non dare peso a questa cosa.
ad interrompere i miei pensieri fu tony che mi ricordò di essere arrivata a destinazione dato che accompagnò lui.

"grazie per il passaggio e per la serata, a domani"
dissi accennando un lieto sorriso che lui ricambiò.

entrai dentro e, essendo le 23 passate, già tutti dormivano quindi provai a fare meno rumore possibile.

mentre salivo le scale nel buio più totale, però, qualcuno mi toccò la spalla.

𝒯𝒾 𝒽ℴ 𝒿𝓃 𝓉ℯ𝓈𝓉𝒶 𝒸ℴ𝓂ℯ 𝓊𝓃 𝒹ℯ𝒷𝒾𝓉ℴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora