Capitolo 4

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Alex's pov

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Alex's pov

Sono incantato.
Sì, avete capito bene, sono incantato.

Alice, quella ragazza, mi attira in un modo che non so spiegare.

E non parlo di quell'attrazione fisica, no.
Va oltre.

È molto bella indubbiamente, questo non posso negarlo, ma vedo altro in lei.
È come se quando i nostri occhi si incrociano, lei volesse parlare.

Ha un mare dentro.
Vuole fuoriuscire qualcosa che si tiene dentro da tempo o forse, da tutta la vita.

Ieri sera, sono stato chiamato al telefono da mia madre che purtroppo ha interrotto, involontariamente e a sua insaputa, la bellissima conversazione che stavo avendo con Alice.

Purtroppo, essendoci stato un problema in cabina, sono dovuto scappare.

Quando me ne sono andato ho percepito un senso di vuoto come se inizialmente ci fosse una corda, anzi no è brutto definirlo così, direi piuttosto un filo.

Un filo interminabile, senza intrecci, senza nodi, che non ci separa mai.

Il filo è così sottile che nessuno può vedere ma solo tu e la persona con cui ti senti legato sai della sua esistenza.

Ecco, conosco Alice da due giorni e mezzo, ma con lei sento tutto ciò.
Un collegamento di cui solo noi siamo consapevoli esserci.

A pensarci, tutto il resto intorno a noi per me è puro contorno: gli svaghi presenti sulla nave, le persone stesse che ne fanno parte.
Esistiamo solo io e Alice.
E questa cosa, mi fa maledettamente sorridere come un coglione.

***

Questa sera ci sarà la serata discoteca, vicino al luogo dell'incontro della conversazione avuta ieri con Alice.

Non avendo il suo numero, purtroppo non posso invitarla a venire con me, ma ecco che la vedo lì.
A quest'ora del pomeriggio ho ormai compreso che lei nel ponte esterno si prende del tempo per pensare o semplicemente per godersi la brezza marina.

Ed io mi avvicino a lei.
Il filo è entrato in azione, al primo sguardo.
ed è così incredibile sapere, che ormai dopo così poche ore di conoscenza, io riesca a distinguerla tra oltre mille persone qui dentro.

"Buon pomeriggio!"
esclamo mettendomi alla sua destra, esattamente come ieri sera.
"Ehi, buon pomeriggio anche a te!"
sorride Alice molto dolce.

"Dimmi la verità: ti piace metterti qui perché è il tuo posto preferito o perché speri e immagini che io mi avvicini a te?"
La guardo con un sopracciglio alzato ironico.

"Metà e metà" ammette lei così sincera.
E mi viene istintivamente da sorridere.
"Lo sai che ti troverò sempre" le dico spostandole una ciocca ricaduta sul viso. a causa del vento.
lei mi guarda ipnotica, non parla.

"Lo so, anch'io" sorride imbarazzata.
quanto è carina!
"Speravo di vederti, perché avevo intenzione di invitarti alla serata della discoteca della nave, vorresti venire con me?"

Lei annuisce.
"Certo, mi farebbe molto piacere, grazie per il pensiero"
Sono incantato l'ho già detto?
Bene, non smetterò mai di ripeterlo.
"Ieri purtroppo sono stato interrotto da una chiamata, mi spiace essermene dovuto andare in quei...modi, ma era una cosa urgente".

non dovrei darle spiegazioni eppure il mio istinto dice di doverlo fare.
"Non preoccuparti! Tutto bene piuttosto?"
"certo, un piccolo problema in cabina ma niente di che"

Continuo a parlare riprendendo il discorso.
"Eravamo rimasti al discorso 'sogno nel cassetto' ti senti di dirmi il tuo?"

La guardo attentissimo.
Adesso al diavolo le chiamate, al diavolo tutto, non importa.
Voglio ascoltarla.
"Certo..."

"Ho sempre sognato di far parte dell'ambito cinematografico perché in primis amo stare al centro dell'attenzione, ma per me non è solo questo. sono attratta dal modo di lavorare dietro le quinte di un film, la sceneggiatura, il modo di riprese, la sintonia che si crea tra il cast, la produzione e tutto ciò che c'è dietro, che onestamente non sempre viene reso noto.
Prima ancora però, adoro il doppiaggio, mi piace poter dare la mia stessa voce ad attori stranieri per attribuire la lingua italiana. Mi piace il lavoro di dizione che aiuta molto a parlare correttamente e la cosa bella sai qual è?"

Nego col capo.

"Che mi sento tutto ciò dentro fin da piccola, la cinematografia mi appassiona, fa parte di me.
e tu dirai 'come puoi dirlo? Non l'hai mai studiata'. E forse hai anche ragione, però lo sento nel sangue, capisco che non sia un vero lavoro tutto ciò e molti lo reputano come hobby, però io davvero vorrei farne parte, lo sento."

"Sai che non devi dare niente per scontato e che se hai una passione così forte dovresti buttarti alice. Lo vedo dai tuoi occhi e da come ne parli che lo senti davvero e non bastano parole per descrivere tutto ciò perché è una cosa che solo tu puoi capire, però ti consiglio di non mollare a chi ti dice che è solo un hobby, se è questo che vuoi nella vita, vale la pena tentare. Nella vita non si smette mai di imparare qualcosa di nuovo e se tu sei disposta a correre tutti i rischi (perché devi metterli in conto) allora, mettiti in gioco, ma non mollare. Mi sembri molto determinata alice, non buttarti a terra per cause o voci esterne".

Lei annuisce e mi guarda negli occhi con occhi lacrimanti, ma non piange.
Che dolce, si è emozionata.

Faccio quindi per attirarla a me e abbracciarla e lei, si stringe al mio petto.
Mi permetto di baciarle dolcemente la testa e a questo gesto, si stringe di più a me.

Sento il suo cuore battere all'impazzata ma la cosa meravigliosa è che lo sento sincronizzato al mio.
dopo che ci stacchiamo dal nostro primo momento intimo, Alice si ricompone.

"E invece, qual è il tuo sogno?"

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