Capitolo 5

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Alice's pov

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Alice's pov

Alex prima di rispondere guarda dritto davanti a sé, sembra turbato.

Mi affretto a rassicurarlo, non voglio che si senta obbligato.

"Tranquillo ehm...se non te la senti a parlarne possiamo sempre cambiare argomento"
lui sbatte repentinamente gli occhi, come se fosse uscito da una fase di trance.

Si volta e mi sorride, come se in qualche modo, si sentisse al sicuro.

Mi fa così tenerezza.

"No tranquilla, non ti preoccupare, mi dispiace a volte tornano momenti negativi nella mia testa che associo a scelte che ho fatto nel passato, non volevo spaventarti."

Si preoccupa di me e non di sé stesso.
'Parlami, voglio ascoltarti' cerco di dirgli con gli occhi.

Lui sembra tranquillizzarsi e comincia il suo discorso.
"Beh il mio sogno al dire la verità, non si allontana molto dal tuo.

Sono sempre stato appassionato di scenografia fin dai 10 anni, quando vidi per la prima volta 'Titanic', strana coincidenza trovarsi adesso su una nave da crociera e parlarne, vero?

Sorride ironico con quella sua dolce e melodica voce, che mi scalda il cuore ed è capace di farmi scordare di tutto il resto.

"Comunque...sono stato talmente spinto dalla curiosità che ho iniziato a voler vedere a tutti i costi i modi di riprese, un po' come te"

Posa una mano sui miei capelli e li scompiglia dolcemente in segno di affetto.

"Solo che a me, non attirava più di tanto la parte recitativa, mi interessava tantissimo come creare lo sfondo dietro i protagonisti, quella fantasia da artista manuale e grafica che in un film, oltre gli attori si intende, fa la sua parte.

Ho deciso quindi di iscrivermi al liceo artistico e dopo aver concluso il biennio, tutti gli studenti di questo indirizzo possono prendere strade diverse (frequentando quindi, in diverse classi), scegliendo tra le curvature più precise offerte dalla scuola.

Indovina cosa ho scelto?"
"Scenografia?" chiedo ovvia.
"Esatto! E credimi quando ti dico che sono stati i tre anni più belli di tutto il mio percorso scolastico, mi sentivo me stesso."

Sono ammaliata dal suo modo di parlare e dal suoi occhi che luccicano al ricordo della sua esperienza, spero proprio che abbia continuato, anche se non so quanti anni abbia.

Provo a chiederglielo, magari senza infastidirlo.

"Presumo tu abbia finito gli studi, hai mai pensato di continuare il tuo percorso? O magari lo stai già facendo?"

Lui sorride e non si fa troppi problemi a rispondermi.

"Vedo proprio che brami dalla voglia di scoprire la mia età...va bene ti accontento, ma solo perché hai un viso così angelico e mi incanta il tuo modo di parlare"

Non sa che quello che mi ha appena detto ha suscitato in me una strana sensazione allo stomaco, simile alle famose 'farfalle'.

Credo che però se lo immagini visto che quando pronuncia queste parole, le mie guance provvedono a tingersi di rosso; me ne accorgo dal bruciore che avverto da esse.

Cavolo, ma perché?!

"Non era necessario arrossirsi, e sì, era un complimento, sei davvero molto bella Alice".
stavolta usa uno sguardo più serio e mi fissa negli occhi.

"Ehm...ti ringrazio molto, anche tu"
lui mi sorride e riprende il suo discorso.

"Comunque, ho diciannove anni, mi sono diplomato l'anno scorso in scenografia al liceo artistico, come ti ho appena raccontato.

per la cronaca, sto continuando gli studi universitari proprio nella curvatura scenografica ed è inutile dirti che mi appassiona sempre di più"

"Sono sicura che riuscirai a realizzare il tuo sogno, stai facendo tanto Alex e si vede da come ne parli che lo senti davvero.
Puoi farcela."

lui mi guarda e mi accarezza la guancia.
Fosse stato un altro lo avrei fermato subito.
Ma con lui non ce la faccio, è troppo dolce.

Poi, come se si fosse scottato, toglie rapidamente la mano dal mio viso.

"Scusami" dice arrossito.
"Non è niente, mi piaceva"

Ripeto lo stesso gesto su di lui e sento il suo viso rilassarsi sotto il mio tocco.

"Dai, adesso me lo merito di sapere la tua età"
dice scherzoso.

Ma di certo, non mi tiro indietro a dirgliela.

"Ho un anno in meno di te: ho appena compiuto diciotto anni e sono qui proprio per festeggiarli, ho rinunciato a qualsiasi tipo di festa per poter fare questa crociera".

"Oh bello, dovresti essere parecchio felice"
"Tantissimo! Sono felice di aver rinunciato al resto, perché avevo già in mente di voler concentrare il mio divertimento tutto qui."

Lui annuisce realmente interessato e mi sorride dolce.

"È bello voler passare il proprio compleanno con la propria famiglia in un viaggio, non è da tutti, specialmente in adolescenza periodo in cui si cerca di evadere per il 99% delle giornate"
a queste sue parole rido tantissimo e lui mi segue.

"Siamo sempre stati una famiglia molto unita"
"Ne sono felice, tieniteli stretti"
io annuisco.

"Comunque, frequento il liceo delle scienze umane e a settembre inizio l'ultimo anno...poi maturità. Ti prego non iniziare a mettermi ansie varie che già io basto e avanzo".

Lui scoppia a ridere: "No no tranquilla, sono piuttosto facili, l'importante è studiare tantissimo nel secondo periodo, viene contato l'impegno del triennio, non solo dell'ultimo anno".

"Grazie mille, almeno non sei uno di quelli che dicono 'allora? quest'anno esami eh? devi studiare' e frasi che alimentano solo le mie preoccupazioni"

"È un classico mettere in panico i maturandi, ma ti accorgerai tu stessa che sarà una passeggiata. Hai già pensato a cosa voler fare dopo il diploma?"

"Mhh...non credo che i miei mi lascino studiare recitazione; comunque, mi appassiona molto la filosofia o lettere, ma conto nella prima opzione, adoro i discorsi contorti".

"Beh, non ti conosco ma per come ti stai mostrando con me e dai tuoi discorsi e modo di parlare, ti vedo molto predisposta per la filosofia e quanto alla recitazione: Alice non devi abbatterti; come ti ho detto prima, se ci credi, provaci almeno una volta.
Non avere paura di come possa andare e comunque se l'esito dovesse essere negativo, avrai conquistato la vittoria del coraggio di averci provato"

Adoro il fatto che Alex mi stia incoraggiando così tanto, gliene sono grata, per me è molto importante ciò che dice, non me sono mai sentita dire prima.

"Grazie mille per le tue parole, mi sento più confortata" sorrido gentilmente.

"Bene Alex, se stasera vuoi che sia puntuale alla serata in discoteca ahimè dovremmo lasciarci, sono già le 19. Cavolo come scorre il tempo quando siamo insieme eh?"

"Hai proprio ragione, ma è una cosa positiva, no? Immagina parlare con qualcuno che ti fa sembrare che il tempo non scorra mai, a più tardi Alice, ti aspetto lì alle 22:30 all'uscita del ristorante"

"A stasera Alex"

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