Alex's povSono fuori dal ristorante e sto aspettando Alice.
Mi inizio a preoccupare però, quando sono già trascorsi 10 minuti.Strano, lei è sempre puntuale.
Per non stare troppo in ansia, prendo il cellulare e smanetto un po' su Instagram e vari social, ma niente da fare: continuo ad osservare impertinente l'orario che si allontana sempre di più da quello stabilito.
Sono così tentato ad entrare nel ristorante per accertarmi che non sia successo niente e che si tratti di un banalissimo ritardo dovuto alle portate.
E poi, chiaramente, non voglio invadere la sua privacy.
Dopo circa quindici minuti, sento la porta aprirsi e sulla soglia di essa compare Alice con un vestitino bellissimo: è nero e le arriva appena sopra le ginocchia.
Il vestito è composto di uno spacco centrale, non troppo evidente (arriva appena sopra l'ombelico) dove su di esso ci sono dei fiocchetti argentati luccicanti.
Le spalline invece, sono semplici: strette a canottiera.È bellissima, questo vestito le fascia benissimo il corpo.
Ma c'è un'altra cosa che attira la mia attenzione: il suo viso.
Alice ha tutto il trucco colato; il mascara le ricade sulle guance e gli occhi azzurri sono contornati di un rosso pieno di dolore.
Sapevo fosse successo qualcosa.
Istintivamente, mi avvicino a lei con urgenza, come se fossi un magnete e lei fosse la superficie di ferro che mi attrae."Alice" le accarezzo dolcemente le guance.
Il cuore soffre nel momento in cui lei solleva lo sguardo su di me e mi guarda colma di tristezza."Che succede?"
Niente.
Non riesce a parlare, resta immobile."Senti, vieni con me a bere qualcosa nell'atrio, ci sediamo e con calma ne parliamo, mi uccide vederti così"
A volte dovrei proprio badare a ciò che dico.
cavolo adesso la farò preoccupare di più per l'ultima frase pronunciata."Mi spiace, non voglio spaventarti"
"Non preoccuparti, non mi spaventi. sono qui per te e voglio aiutarti alice"Lei accenna un sorriso, è così dolce.
Prima di andare, la tiro leggermente dalle spalle e unisco il mio corpo al suo in un abbraccio di conforto.
Insieme ad esso, accompagno delle dolci carezze sulla testa e le bacio i capelli.Dopodiché, la prendo per mano (gesto che la fa irrigidire) e la porto nell'altro principale.
"Vuoi qualcosa in particolare da bere? Offro io"
"No Alex, non ce n'è bisogno".
"Insisto Alice, cosa vuoi?"
"Un succo alla pesca"
"Perfetto".
Dopo aver preso le bevande: un succo alla pesca per lei e una birra alla spina per me, ci sediamo nei tavolini.
"Mi dispiace che tu abbia dovuto vedermi così, non era nei piani" ride sarcastica lei.
"Nessun problema, ti va di raccontarmi?"
"Ho litigato con i miei. abbiamo avuto una discussione un po' accesa, mi sono sentita ferita e sono andata via."
"Qualcosa di grave? Scusami non voglio essere invadente, ma voglio aiutarti."
"Diciamo che ti guarda"
"Mi riguarda?" dico confuso.
"Oggi pomeriggio ci hanno visti insieme e quando stasera mi sono vestita in questi modi hanno cominciato a farmi domande che mi hanno messa in sotto pressione, mio padre soprattutto.
Lui fa così perché cerca di essere protettivo, ma deve fidarsi di me e di te: non faremo mai niente se non lo vogliamo entrambi, ci stiamo semplicemente conoscendo."Concordo su tutto quello che ha detto: non mi permetterei mai di fare qualcosa senza il suo consenso.
Bramo dalla voglia di baciarla, fin dal primo giorno, ma mi sentirei sbagliato nel farlo: è troppo pura e così fragile come il cristallo, non voglio romperla.
Voglio prendermi cura di lei dentro, non mi interessano scopi fisici.
"Sono d'accordo, non mi pare che stiamo dando l'impressione che vogliamo fare altro.
Ci stiamo conoscendo caratterialmente e forse direi che oggi questa cosa è molto sottovalutata dato che si dà molta più importanza all'aspetto fisico in questi tempi.
Mi sento collegato a te Alice, ma credimi che non farò e farei mai niente senza che tu lo voglia."Lei sorride e mi guarda con gli occhi lucidi come se si fosse dimenticata dell'argomento di cui stavamo parlando.
"Vieni qui"
Lei si alza e le faccio cenno di sedersi sulle mie gambe.
La abbraccio di nuovo e le bacio la fronte.
I nostri visi sono tanto vicini, posso percepire il suo respiro.Le sposto una ciocca dietro le orecchie mentre i nostri occhi parlano per noi.
Vogliamo farlo, ma nessuno dei due ha il coraggio di annullare quella poca distanza che resta a dividerci.
"Alex..." adesso i nostri nasi si sfiorano.
Questo è il momento più intenso e intimo mai provato con una ragazza.
Tutti riconducono tutto questo al sesso, ma ci sono ben altre cose che possono toccarti il cuore e anche...l'uccello."Alice..."
Continuiamo a giocare con i nostri nasi, ma nessuno si spinge oltre e forse è meglio così.Non rischiamo.
Vogliamo giocarcela tutta, fino in fondo.Lei, come se mi avesse letto nel pensiero, si stacca e con le guance arrossate mi chiede scusa, ma non deve: il momento ha coinvolto entrambi.
"Adesso spegni tutti i pensieri negativi, ci sono io con te".
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Un incontro per caso
RomanceAlice è una ragazza da poco diciottenne che sta realizzando il sogno della sua vita: fare una vacanza su una nave da crociera insieme ai suoi genitori. È una ragazza molto dolce, educata e gentile. sa quello che vuole nella vita, senza mostrare supe...