𝟒.

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SILVIA'S POV

Oggi mi sono organizzata per uscire con Vera.

Di fatti, ora sono al bar, seduta ad un tavolino, ad aspettare la mia amica.

Quando tiro fuori il telefono dalla borsa, vedo la schermata home piena di notifiche, ma neanche una da parte di Samuele.

Sospiro e inizio a scorrere su instagram.

«Silvietta!» mi sento chiamare.

Alzo lo sguardo e vedo Vera....e Dusan.

Che cosa ci fa qua?!

«Ei» dico io
«Come stai?» mi domanda
«Tutto bene, tu?»
«Tutto bene, devo raccontarti delle cose» dice entusiasta
«Dovrei avere paura?» chiedo retorica
«Forse si, forse no? dipenda del punto di vista» ridacchia lei
«Ok, dovrei avere paura» dico.

Subito dopo, la vedo cercare qualcosa nella sua tasca, ma con scarsi risultati.

«Che palle, ho dimenticato il telefono in macchina, vado a prenderlo, non muovetevi» dice a me e a suo fratello.

Stronza, so che l'ha fatto apposta, ora che torna mi sente.

Che. Imbarazzo.

Fortunatamente, il mio telefono che squilla.

amore💙

«Ei» dico io
«Silvia, dove sei?»
«In giro, perché?»
«Con chi?»
«Con Vera, tu?» se dico che c'è Dusan non so cosa potrebbe succedere
«In giro»
«Con?»
«Ma saranno anche cazzi miei con chi esco» sbotta lui.

Ma che cazzo!

«Scusami?» dico
«Perché ti vuoi fare sempre i cazzi miei?»
«Ma sei stato tu a chiedermi con chi sono!» sbotto
«Senti, lascia stare, ciao» e dopodiché, chiude.

«Ma vaffanculo» dico poggiando il telefono sul
tavolo
«Sei felice con lui?»

La voce di Dusan mi fa alzare la testa.

«Come?» domando

«Sei felice con lui?» ripete Dusan, guardandomi dritto negli occhi.

La sua domanda è diretta, ma il tono è più curioso che accusatorio.

Mi sento un po' confusa.

Non è che mi aspettassi una domanda del genere da Dusan, e nemmeno adesso so cosa rispondere.

La discussione con Samuele mi ha messo in crisi, e non so nemmeno più cosa voglio.

«Non lo so...» rispondo finalmente, stringendo le labbra
«A volte è complicato. Lui è... è uno che non capisce quando sto cercando di dargli spazio, o quando voglio solo stare tranquilla»

Dusan resta in silenzio per un momento, come se stesse riflettendo su ciò che gli ho appena detto.

Poi, abbassa lo sguardo, come se stesse cercando le parole giuste.

«Lo capisco» dice dopo un attimo
«Alle volte è difficile trovare l'equilibrio con le persone che ti stanno vicino. Ma tu meriti qualcuno che ti faccia sentire bene, non che ti faccia sentire sotto pressione»

Lo guardo sorpresa.

Non mi aspettavo questa sincerità da parte sua, eppure c'è qualcosa di vero nelle sue parole.

Sospetto che lui stia parlando anche per esperienza, ma non è il momento di chiederlo.

«Sì, hai ragione,» rispondo, cercando di non far trapelare troppo il mio disagio
«Ma è difficile. Quando ci sei dentro, non è sempre così semplice vedere le cose per quello che sono»

𝐜𝐨𝐥𝐥𝐢𝐝𝐞||dusan vlahovicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora