𝟏𝟐.

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SILVIA'S POV

Mi alzo dal divano, camminando avanti e indietro per il soggiorno.

Ogni passo sembra più pesante del precedente, come se il peso della decisione mi schiacciasse un po' di più.

Non posso continuare così, in questo limbo.

O siamo qualcosa di più, o è meglio chiudere tutto prima che diventi ancora più complicato.

«La finisci?Mi stai facendo venire l'emicrania!» sbotta Vera che mi ha invitata a casa sua.

La porta della cucina è socchiusa, e posso sentire il rumore di Dusan che prepara qualcosa.

Il suo modo di fare, sempre così misurato, mi fa venire un nodo allo stomaco.

Lui sa che c'è qualcosa che non va, l'ho visto nei suoi occhi.

Forse ha paura quanto me, o forse non è mai stato davvero pronto a rispondere.

Sento la tentazione di andare da lui, di rompere il silenzio, di chiedere spiegazioni.

Ma cosa succederebbe se lo facessi?

Mi siedo di nuovo sul divano, con le mani intrecciate in un gesto nervoso.

La decisione mi sembra impossibile, ma so che, prima o poi, dovrò affrontarla.

Non posso più ignorare la domanda che mi tormenta da giorni.

Cosa siamo davvero, Dusan e io?

E, soprattutto, cosa voglio che siamo?

«Silvia, mi vuoi dire che succede?» mi domanda Vera
«È... Dusan. Non so cosa stia succedendo, ma c'è qualcosa che non va. Non riesco a capire cosa siamo, cosa vogliamo davvero, e... non so se sia il momento giusto per chiederglielo, ma non posso più fare finta che tutto vada bene»

Mi aspettavo una risposta più immediata, ma Vera sembra riflettere su quello che le ho detto.

«Capisco» dice alla fine, con un tono più serio «Lui è sempre stato così, no? Non ti dice mai niente di davvero importante, ma c'è sempre qualcosa sotto la superficie. È... come se avesse paura di affrontare le cose, di mettere tutto in chiaro. È sempre stato un po' così, ma tu cosa senti?»

Le parole di Vera mi fanno riflettere.

Non è solo lui a non affrontare le cose, è come se anch'io stessi cercando di evitare la verità.

«Non lo so», rispondo con sincerità
«Ho paura di chiedergli di più, di scoprire che non è quello che mi aspetto, che non siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Ma allo stesso tempo, non posso continuare a vivere in questo... non so come chiamarlo, forse in questo limbo. Non voglio più essere incerta, Vera»

Vera sospira.

«Lo capisco, Silvia. Ma ascolta me: se c'è una cosa che ho imparato, è che non si può andare avanti senza sapere la verità. Può far male, certo. Ma è peggio vivere con il dubbio, con la sensazione che qualcosa non vada. Parlagli, diglielo chiaramente. E se non è pronto a darti le risposte che cerchi, allora forse è ora di fare delle scelte»

Le sue parole mi colpiscono, come un pugno allo stomaco.

È come se Vera avesse messo in luce tutto ciò che avevo cercato di nascondere, tutte le paure che non avevo voluto affrontare.

E, nonostante il timore che provo all'idea di parlare con Dusan, so che ha ragione.

La verità, per quanto difficile, è l'unica via per smettere di vivere nel dubbio.

«Hai ragione» dico, con un filo di voce
«Grazie, Vera»
«Non c'è di che. Ma adesso decidi tu cosa fare. Io ti supporto, qualunque sia la tua scelta. Ma non aspettare troppo, Silvia. Non sai mai cosa potrebbe succedere se rimandi»

La conversazione si conclude con un silenzio che sembra riempirsi di tutta la tensione che sento dentro.

«Comunque sia, io devo andare ad allenarmi, ho una gara e devo prepararmi in questi giorni» dice Vera
«Va bene, allora io torno a casa» dico alzandomi dal divano
«No signorina, tu rimani qui e parlerai con mio fratello» dice spingendomi sul divano
«Ma-» provo a dire
«Nessuna obiezione bella» dice
«Ora vado, Kenan é arrivato, a dopo» dice
«Ti aspetto alla pista con Dusan eh» continua prima di andare via.

Sospiro, ormai senza speranze.

«Silvia» sento chiamarmi.

Cazzo.

«Possiamo parlare?» mi domanda
«Dimmi» dico.

Lui si siede accanto a me sul divano e inizia a parlare.

«Senti, non voglio metterti pressione, so cosa é successo con Samuele, e mi dispiace, ma allo stesso tempo sono sollevato» dice
«Sollevato?E da cosa?» domando.

Non so se sia peggio lui o sua sorella guarda.

«Sollevato dal fatto che ora posso averti tutta per me» dice.

A quella frase sgrano leggermente gli occhi.

«Dusan-» provo a dire
«Non dire niente, ti prego, voglio solo che tu sappia che ti aspetterò sempre, capisco se ora tu non voglia avere niente, se vuoi prenderti del tempo, ma io sarò qui ad aspettarti» dice
«Dusan, tu stai con Vanja» gli ricordo
«Non-» prova a dire prima di venire interrotto dal mio telefono che squilla.

chiamata in arriva da vera💞

«Pronto?» dico rispondendo
«Bellissima, state venendo tu e mio fratello?» domanda
«Si, arriviamo» dico.

SPAZIO AUTRICE
tiktok:7vinijr__

non ho nulla da dire oggi

che ne pensate?

grazie dei commenti e delle stelline⭐️❤️

vi amo❤️
~silvia💫

𝐜𝐨𝐥𝐥𝐢𝐝𝐞||dusan vlahovicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora