Jake's point of view
È passata una settimana da quando siamo arrivati qui. Non c'è molto da fare, e mi va bene così. Dopotutto sono in vacanza e in vacanza ci si dovrebbe rilassare e basta.
Io e la mamma trascorriamo quasi tutto il giorno in spiaggia leggendo, dormendo, prendendo il sole o facendo il bagno. Anche il nonno viene con noi di tanto in tanto, insieme a Troy. C'è una gran pace su questa spiaggia, o almeno così pensavo fino ad oggi.
- Uh! Turisti! - esclama una voce alle mie spalle mentre mia madre mi sta spalmando la crema da sole sulla schiena.
- Oh, guardate! Una ragazza! - dice un'altra, e tutti scoppiano a ridere. Dev'essere un gruppo di ragazzi.
- A te non piacciono le ragazze, Owen!
- Parlano loro! - sbotta allegramente quello che, appunto, deve chiamarsi Owen.
- Piantatela, bambocci - li redarguisce con sfumatura divertita qualcuno dall'aria familiare.
Entrano nella nostra visuale. Sono cinque ragazzi, più o meno alti e super abbronzati, accompagnati da... Troy. Ah, ecco chi era.
Alza una mano e mi saluta.
- Jake, ciao! Buongiorno, Crystal!
- Ciao... - replico io, fiaccamente. Mi sento a disagio. La mamma esibisce un sorrisone.
- Troy! Che ci fai qui?
Il gruppo ci raggiunge. I ragazzi mi fissano, facendo aumentare il mio disagio. Solo perché porto i capelli abbastanza lunghi da poterli legare di lato sembro una ragazza?
- Ah, che ci faccio qui? Questo è il, hm, team di surf. Dei ragazzi. Da qualche anno tengo d'occhio io le nuove leve, anche se certo non ho il talento di James... - spiega, sorridendo. Mia madre mi guarda in maniera inequivocabile, ma io scuoto il capo.
Non ci andrò mai e poi mai con quelli lì. Neanche morto.
- Piccole pesti, lui è Jake, m-... il nipote di James - aggiunge Troy subito dopo, esibendo una strana smorfia. Non mi è sfuggito il fatto che si sia trattenuto dal dire 'mio nipote'.
Un ragazzo dai capelli neri e gli occhi blu-verdi si stacca dal gruppo e mi stringe la mano. Ha una presa forte e anche lui è piuttosto massiccio. È serissimo, quasi privo d'espressione.
- Ciao - dice a voce bassa, il tono neutro e come lui, serio. - Io sono Cole. Piacere di conoscerti.
- J-jake, p-piacere mio - balbetto, ricambiando la stretta. Cole resta impassibile.
Un altro ragazzo, con gli occhi castani come due perle di cioccolato e i capelli bruni che sembrano rubati all'editore della madre di Raphael, Kevin, viene a imitare il compagno.
- Ciao! Mi chiamo Jason, piacere di conoscerti - e sorride, allungandomi una mano ed aspettando che io gliela stringa. Stavolta, di buon grado, abbozzo un sorriso e lo faccio con un po' più d'entusiasmo.
- Piacere mio, sono Jake.
- Ehilà! Io sono Owen e sono certo che diventeremo presto amici! È un vero piacere conoscerti! - esclama un biondino dagli occhi azzurri stringendomi la mano senza aspettare. Be', non è proprio biondo... è più un color castano molto chiaro.
Non ne sarei così certo, che diventeremo amici...
- Io sono Jake... - mormoro stancamente.
- Ah, e scusa per aver pensato che tu fossi una ragazza - dice, non smettendo di sorridere. Ha un sorriso dolce, brillante. - Sei davvero bello...
L'ultima frase è un sussurro flebile come il battito delle ali di una farfalla, poi lascia andare la mia mano.
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E il mare disse 2 - Forever
RomanceIl mio nome è Jake, ma forse già lo sapete. Ho diciassette anni, i capelli rossi e gli occhi color del caramello fuso... e questa è la storia che vi voglio raccontare, la storia di un'estate magica che mi ha portato in Australia, dal mio nonno. Ve l...