Strade divise per cuori che battono all'unisono

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Rei's point of view

Quando mi sveglio è notte fonda. I resti di un sogno sono ancora sul fondo della mia mente come impronte appena impresse che presto verranno portate via dalle onde, eppure non riesco a ricordarlo. C'era Jake e... e...

Mi sento strano e un po' accaldato, e solo ora mi accorgo di un problemino non poco consistente. Che dovrei fare? Aspettare che passi? Sistemare la cosa da solo? Andare a farmi una doccia per raffreddare i bollenti spiriti? Lasciar da parte la timidezza e svegliare Jake?

Lui dorme tranquillo al mio fianco come tante altre volte. È passata una settimana da quando è tornato e la sua caviglia è completamente a posto, ora. Mi sono lasciato tutto alle spalle, ma questo non significa che io abbia dimenticato il terrore provato per la sua mancanza e il non sapere dove fosse.

Alla fine decido di risolvere il 'problemino' da solo ma, ironia della sorte, Jake ha il sonno leggerissimo e si sveglia.

- Rei? - mi chiama, mezz'addormentato. Vorrei dirgli che non è niente, invece ciò che sfugge dalle mie labbra è un gemito a dir poco osceno.

- Rei...?

Si stiracchia senza fretta, poi si sistema a cavalcioni su di me. Mi accarezza una guancia, io credo di poter morire dall'imbarazzo in questo preciso istante. Si china a lasciarmi un bacio vicino alle labbra.

- Non farò nulla che tu non voglia, se non ti senti pronto - mi assicura, poi però gli sfugge un sospiro. Lo abbraccio, inspirando a fondo il suo profumo sempre dolce, mischiato al mio, a quello di Shin e di Esthel.

- Voglio fare l'amore con te, Jake.

Oh Kami. Non posso credere di averlo detto.

Si ritira su, riprendendo ad accarezzarmi una guancia per poi scendere con l'indice lungo il mio collo, tanto delicatamente da procurarmi milioni di brividi, brividi di piacere. Insinua l'altra mano sotto la mia maglietta, accarezzandomi un fianco.

- Jake... ah... Jake...

Gli stringo le braccia dietro il collo. Poggia le labbra sulle mie, le socchiude, la sua lingua s'insinua all'interno della mia bocca prima di intrecciarsi alla mia. Mi morde il labbro inferiore prima di sorridere maliziosamente e andare a leccarmi un orecchio.

Fa caldo...

Quasi avesse intuito i miei pensieri, Jake afferra un lembo della mia maglietta e dà uno strattone deciso. Alzo le braccia, me la sfila e la lancia da qualche parte, dopodiché torna a dedicarsi al mio collo e al mio petto.

- Sei mio - dice, prima di mordermi. Involontariamente l'ennesimo gemito rotola fuori dalla mia bocca, che mi affretto a tappare con le mani. Mi mordicchia il dorso di esse.

- Come faccio a baciarti se ti copri la bocca? - chiede dolcemente, poi si sfila a sua volta la maglietta. Poso timidamente le mani sul suo petto. - Bravo ragazzo...

Mi bacia con ardore, non ne ho mai abbastanza. Potrei vivere, dei suoi baci.

Si spinge più giù, le sue labbra esitano sul mio stomaco. Rabbrividisco di piacere, le mie mani cercano i suoi capelli arruffati. Sono morbidi e profumati, arrivano a sfiorargli appena le scapole.

Prende il bordo dei pantaloncini che uso per dormire coi denti e lentamente li tira giù, i suoi occhi color caramello puntati nei miei, fissi come quelli di una tigre che osserva la propria preda.

- Jake-kun...

Si spoglia completamente, lanciando i propri vestiti da qualche parte. Adesso sono un po' nervoso.

E il mare disse 2 - ForeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora