Capitolo 2

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POV LUKE

Lilian è distesa su questo letto orribile ormai sono dieci giorni che non si sveglia, ho davvero troppa paura.

I dottori mi hanno detto che era incinta di poche settimane ed ha perso il bambino a causa dell'impatto troppo violento.

POV LILIAN

Non riesco a svegliarmi, vorrei aprire gli occhi, ora in questo preciso istante, sento la voce di Luke, ma non riesco nè a rispondere e nè a muovermi, non so cosa sia successo, sento tante macchine ospedaliere attaccate a me che emettono strani rumori.

Improvvisamente la mia mano viene stretta, sento un lacrime cadere sopra essa, è Luke, sta piangendo.

Devo riuscire a svegliarmi, voglio, con tutte le forze che ho provo ad aprire gli occhi.

Ce la possi fare, ce la devo fare.

Apro lentamente gli occhi vedendo Luke piangere accanto a me.

"Luke.."

Riesco a sussurare.

"Dio mio ti sei svegliata?"

"Già."

"Avevo perso le speranze, oddio vado a chiamare l'infermiera!"

Luke ritorna in stanza con un' infermiera.
Vengo visitata più volte e i dottori dicono che sto bene, apparte il braccio sinistro rotto.

"Luke, dove sono Beau e Jai?"

Ho paura che loro non ce l'abbino fatta.

"Tranquilla stanno bene, Jai è ricoverato due stanze dopo la tua, è stato in come due giorni, Beau è stato dimesso ieri."

"Aspetta Luke, quanti giorni sono stata in coma?"

"Dieci giorni, sei stata operata di urgenza appena siamo arrivati in ospedale. I dottori mi hanno detto che hai perso il bambino, l'impatto è stato troppo violento."

I miei occhi rimangono sgranati, non puó essere, ero incinta.

~~~~~

È passata una settimana, mi hanno dimessa ieri, è venuto a prendermi Beau e siamo andati subito a casa sua.

"Lilian."

Mi chiama Beau entrando in camera mia.

"Ciao."

Sussurro.

"Luke mi ha detto del bambino... Mi dispiace..."

"Beau, va tutto bene tranquillo."

"Il padre del bambino lo hai avvertito?"

"Non so chi sia il padre, sono stata violentata."

Cerco di non piangere, è un ricordo troppo brutto.

"Oddio Lilian, mi dispiace tanto."

Improvvisamente mi abbraccia, le mie lacrime bagnano la sua maglietta.

"Se vuoi con me puoi sfogarti."

Sussurra sulla mi spalla.

L'abbraccio si scioglie.

"È successo tutto sei settimane fa, stavo tornando in camera al college la sera tardi, non mi ero accorta che tre ragazzi mi stavano seguendo, non sono riuscita a chiudere la porta, mi hanno spinta dentro e minacciata con un coltellino di quelli tascabili, uno di loro era il fidanzato della mia migliore amica, cazzo e quando le ho raccontato tutto quello che era successo, lei sai cosa ha fatto? Mi ha riso in faccia e se ne è andata."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 18, 2015 ⏰

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