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La ragazza veniva continuamente spinta dalle altre ragazze attorno a lei, finché non ne rimase sopraffatta, cadendo per terra e facendosi male al ginocchio; però, quelli che non sapeva, era che quando cadde il suo quadernino scivolò fuori dalla sua borsa in cuoio ormai sgualcita, finendo per terra a disposizione di essere letto da chiunque decidesse di farlo.
Lei iniziò a cercarlo dappertutto, ma le altre fan, che pensavano che la sua era solo una scusa per arrivare dai One Direction prima di loro, la snobbavano.
La ragazza, che fin da piccola era sempre stata un tipo di persona facile da sopprimere, non insistette, decidendo di aspettare che la folla diminuisse per andare alla ricerca di una delle cose più care a lei e pregando affinché nessuno lo trovasse prima di lei.
Intanto Liam, Zayn, Niall, Louis e Harry erano quasi arrivati alle loro macchine, quando quest'ultimo si accorse di essersi dimenticato gli occhiali da sole nell'edificio.
"Ragazzi, ho dimenticato gli occhiali dentro. Voi partite pure, ci vediamo stasera per il servizio promozionale."
Disse distrattamente.
"Speriamo solo che non te li sia dimenticati nel cesso." Sghignazzò il biondo, seguito dagli altri tre a causa della sua risata contagiosa.
"Fottetevi, tutti e quattro." Disse il riccio, ma senza cattiveria mentre iniziava ad allontanarsi dal parcheggio ed a dirigersi verso il palazzo.
Ripercorse tutta la strada, notando che praticamente tutte le Directioners se ne erano andate per le loro rispettive strade quando loro si erano allontanati dove non potevano essere raggiunti, le poche che erano rimaste iniziarono a correr gli in contro nella speranza di fare una foto insieme, ovviamente Harry si dimostrò molto gentile ed aperto con loro, grato di tutto quello che ogni singoli giorno avevano fatto per farli arrivare fin li dalla loro prima esibizione ad XFactor come gruppo.
Accecato momentaneamente dal flash della Canon di una delle due ragazze, Harry riprese la sua strada, questa volta camminando un po' come se fosse ubriaco. Mancava un passo alla porta scorrevole di ingresso, quando inciampò su un oggetto mobile e duro, che gli fece un dolore fin troppo insopportabile per lui.
Abbassò lo sguardo per terra, notando che l'oggetto misterioso era un quadernino, si abbassò e lo raccolse, osservandolo.
Era una quadernino di medie dimensioni, rivestito da un tessuto in stoffa nero, ruvido al tocco; sempre più incuriosito, lo aprì alla prima pagina, era scarabocchiata da disegnini di icone di band grunge, ma anche decorato ai lati da eleganti ghirigori vittoriani, in fondo sulla sinistra c'erano due lettere scritte in penna blu, con una calligrafia disordinare ed arrotondata, chiaramente femminile : V.S.
Harry stava giusto per girare la pagina quando la porta di fronte a lui si aprì, rivelando un inserviente a cui si illuminarono gli occhi marroni quando riconobbe il moro.
"È lei il signor Styles?" Chiese col fiatone e recuperando l'area persa durante l'evidente corsa fatta per raggiungere la porta di ingresso.
Harry annuì solamente, incuriosito ed allo stesso tempo turbato dalla causa che spingeva l'uomo parallelo a lui a cercarlo.
"Questi penso siamo suoi." Disse tirando fuori dalla tasca della tuta gli occhiali del cantante.
"Wow, grazie mille. Davvero." Lo ringraziò grato il ragazzo.
"È stato un piacere." Lo rassicurò l'uomo allontanandosi per ritornare a finire il suo lavoro.
Harry torno velocemente nel parcheggio ed azionò l'auto, iniziando a guidare verso casa.
Ben più di una volta i suoi pensieri si soffermarono sul diario in cuoio e le lettere N e S; facendo così crescere sempre di più la curiosità per quell'oggetto posato sul sedile affianco a quello di Harry, che non aspettava altro di rivelare i agerati al suo interno.

***

Spero vi piaccia come capitolo (sono stanca, lol) e se così fosse vi chiederei gentilmente di votare e commentare.

All the love, Cerry. Xx

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