18 ottobre 2014, NY, USA.
"È stata una grandiosa idea quella di mio fratello di partire ed andare in America, lo devo ammettere, ma ovviamente non ad alta voce, sennò si monterebbe troppo la testa.
A volte, quando sono per strada e ci sono tutte quelle schiere di taxi gialli, i pedoni che aspettano impazienti il verde del semaforo per passare ed i venditori ambulanti di carne o ciambelle glassate, mi vengono in mente tutti i progetti, tutte le ambizioni e tutti i desideri che avevamo fatto... La vita perfetta che ci eravamo create, insieme.
Cazzo, mi manca.
Non me ne frega un accidente se per tutti la morte è il passaggio dall'essere al presente all'essere al passato; lei era, è e sarà per sempre una parte di me.
Potranno prendermi per pazza o perfino rinchiudermi in manicomi, non mi interessa, voglio gridare al mondo che lei è ancora con me, e se mi toglieranno la voce allora lo scriverò sui palazzi più alti del mondo, farò in modo che il suo ricordo non sparisca dalla memoria mutabile delle persone.
È una promessa.
Lei era imperfetta; dio, se lo era.
Mi ricordo del nostro primo incontro al parchetto in cemento dietro il nostro liceo: lei era con il suo gruppetto ed io da sola, a chiedermi perché doveva esistere la scuola superiore, perché non si poteva direttamente morire, quello stronzo di Matt si era avvicinato col pretesto di prendermi in giro per i miei voti, che a pensarci adesso non erano un granché, però lei lo aveva convinto a non farlo proprio quando mi aveva buttata per terra ed il braccio era alzato, pronto a colpire.
Mi aveva invitata a bere un frappé per farmi perdonare "il cretino del suo ragazzo", come mi aveva detto lei. Io avevo accettato; non sapendo che quel pomeriggio sarebbe stato uno dei pochi ricordi che avrei custodito gelosamente nella mia memoria, che sarebbe stato l'inizio di tutto.
Solo ora mi sto accorgendo di concretizzare la sua morte, mentre sono seduta su questa sedia in ferro di un bar che sa di biscotti e cioccolata calda appena fatta, con le cuffiette che mi trasportano in altri mondi grazie alla magia delle parole di Mad World, la mia canzone preferita.
Lei doveva sempre che era da fottuti depressi quella canzone, che se mai dovesse ascoltarla lo farebbe solo prima di morire; e così è stato.
L'ironia crudele e perversa della vita.
Anche se non dovrebbe, la neve gelida e perfetta ghiaccia il vetro della finestra, rendendolo gelato e rivestendolo di una fragile coperta di brina.
Lei amava la neve, diceva che se fosse stata un albero in un'altra vita avrebbe aspettato con impazienza l'inverno solo per essere ricoperta dalla sensazione viva e preziosa della lattea neve, anche se a forza di sopportare il freddo si fosse ghiacciato completamente il suo piccolo e fragile cuore fatto di corteccia penetrabile, anche se lei non lo avrebbe mai dato a notare.
Perché era così lei: testarda, avventurosa, gorda di adrenalina, ma dolce e fragile contro tutte le aspettative.
Se le persone avessero dovuto fare una statistica su chi tra noi due sarebbe morta per prima, di sicuro io sarei stata la prima, mentre lei sarebbe riuscita a scappare dal sonno eterno per cent'anni, fino a che i suoi morbidi e lucenti capelli rossi ramati sarebbero sbiaditi piano piano, col tempo, diventando di un colore grigio chiaro, ma conservando il vigore di un tempo, la sua pelle liscia e bianca latte si sarebbe ricoperta di memorie vissute, ma i suoi occhi grandi e neri sarebbero rimasti gli stessi occhi furbi ed intriganti degli anni migliori della sua vita, solo più saggi.
Non ho davvero idea di come si potuto accadere il contrario... Sembra una fottuta barzelletta!
Dio, che rabbia! La odio per avermi abbandonata nel momento in cui avevo più bisogno di lei. Perché se ne è dovuta andare via così presto? Lasciandomi sola con i miei dannati pensieri traditori?
Aveva solo fottutamente 22 anni! Tutta la vita davanti!
Ma la sua curiosità l'ha portata dritta nella bara.
Giuro, la sto odiando così tanto in questo momento, vorrei strangolarla.
È sempre stata egoista, ma non credevo così tanto.
La odio per aver pensato solo a se stessa.
La odio per non avermi ascoltata.
La odio immensamente per essere stata così testarda.
Ma soprattutto la odio dannatamente tanto per avermi lasciata da sola ad affrontare la vita da cui lei cercava disperatamente di scappare.
Mi manca.
Fottutamente tanto, merda.
Finirà che prima o poi impazzirò veramente, 'fanculo."Harry si trovò spiazzato davanti a quella schiera di sentimenti così contrastanti ma allo stesso tempo così armonizzati tra loro provenienti dalla parte più profonda del cuore della ragazza -perché ormai era arrivato alla conclusione che il misterioso possessore del diario era una lei- che con in una mano tremante teneva la penna da cui successivamente sarebbero scivolate via le sue emozioni affascinati agli occhi di uno sconosciuto, ma tormentate in realtà.
***
Bene, eccoci al (qual'è il numero di questo capitolo? Il nono, giusto?) **** capitolo!
Spero vi piaccia ( anche se è più corto degli altri e se non è stato riletto, scusate ma sono di fretta).😉😁
E se fosse così di votare e commentare. ♥️🌟All the love, E. Xx
•P.s. Ho deciso di aggiornare ogni due/tre giorni.👍
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The Diary - COMPLETATA.
Conto«Non sapevo cosa pensare; avevo paura di sbagliare tutto. Era entrata nella mia vita così in fretta, ed adesso ero costantemente impaurito all'idea che se ne potesse andare allo stesso modo.» A Harry Styles Fan Fiction. 2015 ⓒ all rights reserved to...