Quando Isabel decide di tornare a casa a trovare i genitori, rimane paralizzata dalla scena che si ritrova davanti. Sua madre e suo padre sono stesi a terra privi di vita. Ma ciò che la sconvolgerà di più sarà quello che scoprirà leggendo la lettera...
Mi porto le mani alla gola. Ho una sete tremenda. "Ha funzionato! Elijah dalle la sacca" esclama Freya. Il vampiro mi lancia qualcosa che io afferro, sentendo subito l'odore del sangue. Affondo i canini nella sacca e bevo, finendola in pochi secondi. Immediatamente l'udito, la vista e l'olfatto mi si amplificano. Posso distinguere ogni singolo filo d'erba e sentire la musica proveniente dal Rousseau. È incredibile! Non ho però il tempo di godermi queste sensazioni che un crack seguito da un dolore lancinante alla gamba mi fa urlare e piegare a terra. Un altro crack, un altro osso che si spezza. "Sta mutando! Freya, Elijah andatevene!" Ordina Klaus e subito la sorella scompare. "ELIJAH!" Grida l'ibrido. "No fratello, io non la lascio" "Elijah ti prego fa quello che ha detto Klaus, non voglio farti del male!" Cerco di dire nonostante il dolore. "Ti prego" lo supplico e lui mi guarda un'ultima volta prima di andarsene con la velocità da vampiro. "Ok Isabel ascoltami, lo so che fa male ma non cercare di opporti al dolore, lascia che si impossessi di te. Concentrati sulla mia voce, sulla terra umida sotto le tue mani, sul colore dei fiori" Faccio ciò che mi dice e grido, grido come non avevo mai fatto. Ad un certo punto il dolore scompare, lasciando spazio ad un'incredibile voglia di correre.
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"Ora va piccola lupa, sii libera" Io mi volto e inizio a correre facendo lo slalom tra gli alberi. Il vento mi pettina il pelo folto e io mi sfido ad andare più veloce. È la sensazione più bella che abbia mai provato in tutta la mia vita.
Quando mi sveglio è l'alba, devo aver corso tutta la notte. Sono stesa accanto ad un albero e sono nuda. Vedo dei vestiti piegati affianco a me così li prendo e li indosso. "Sei sveglia finalmente" percepisco una presenza dietro di me così mi giro e vedo Rebeka. "Vieni, ti stanno tutti aspettando a casa" continua. "Suppongo che sia stata tu a portarmi i vestiti, grazie" "Non c'è di che ora andiamo. Vediamo quanto sei veloce" mi sfida prima di iniziare a correre. Io la seguo e mi accorgo di essere veloce tanto quanto lo ero in forma di lupo. La raggiungo e la provoco con un sorrisetto furbo. "Tutto qui? Mi aspettavo di più da un'originale" "Ma cosa dici questo era il riscaldamento" mi risponde stando al gioco e accelerando. Faccio lo stesso finché non arriviamo davanti a casa Mikaelson. Ci fermiamo di colpo ridendo e riprendendo fiato. "Devo dire che non sei niente male per essere una novellina" "Grazie, anche tu non sei male per essere una vecchietta" Rebeka scuote la testa divertita poi entriamo. Subito vedo Klaus, Hayley e Freya seduti sul divano mentre Elijah è su una poltrona. "Allora? Ti sei divertita lupacchiotta?" Mi dice Klaus. "Si... è stato fantastico" esclamo sedendomi su una sedia esausta. "Grazie mille, per tutto. Sappiate che vi aiuterò in ogni modo possibile" "E noi ti siamo grati per questo. Questa famiglia è tutto ciò che abbiamo" la voce dura ma allo stesso tempo dolce di Elijah mi fa rabbrividire. Come sempre, d'altronde. Guardo in basso e solo ora noto il sottile anello che ho nell'anulare della mano destra. "È un anello solare" mi spiega Freya "ti impedisce di bruciare al sole" io annuisco in risposta. Avevo sentito parlare del fatto che tra il sole e i vampiri non scorresse buon sangue, tanto per restare in tema. "Isabel pensi di essere pronta per iniziare subito gli allenamenti? La bambina nascerà tra mese e non abbiamo molto tempo" continua la strega. "Certo" rispondo io. "A questo proposito" interviene Rebeka "Marcel ha scoperto chi è la strega controllata dagli antenati. Si chiama Genevieve, è la reggente delle 9 congreghe del Quartiere Francese." "Benissimo. Fratello che ne dici di andare a fare una visitatina alla signora?" Afferma Klaus alzandosi, salutando la moglie con un bacio sulla fronte. "Con piacere fratello" risponde Elijah prima di uscire dalla porta seguito dall'ibrido senza degnarmi neanche di uno sguardo. Ammetto che un po' la cosa mi ferisce. Credo di starmi legando a lui più di quanto voglia ammettere. "Isabel ti aspetto in giardino così iniziamo" Freya interrompe i miei pensieri, uscendo insieme a Rebeka. Io rimango sola con Hayley che mi sorride. "Non preoccuparti, con Freya sei in buone mani" mi dice teneramente la lupa vedendo il mio sguardo preoccupato. "Dai vieni ti accompagno in camera" io annuisco prima di alzarmi. "Hai bisogno di una mano?" Le chiedo vedendola in difficoltà. "Sì grazie, diciamo che con questo pancione i miei movimenti sono molto limitati" mi risponde "Ahaha immagino" esclamò prima di aiutarla ad alzarsi. Mentre saliamo le scale mi viene in mente una domanda. "Avete già scelto un nome per la bambina?" "Si, si chiamerà Hope. È stato Elijah a proporlo, lui vede in lei una speranza per la redenzione del fratello e io sono d'accordo" annuisco e ammetto che un po' li invidio. Nonostante tutto il male che si sono fatti a vicenda sono ancora tutti qui, uniti, insieme. Sono una famiglia e io non posso fare a meno di sentirmi sola pensando alla mia che non c'è più. Saluto Hayley poi entro in camera e indosso un paio di leggins e una maglietta a maniche corte oversize. Mi lego i capelli in una coda alta e mi guardo allo specchio. Faccio un respiro profondo. Adesso sono pronta a scoprire fino a quanto posso spingermi con i miei poteri.