È mattina presto quando Chiara ha appena finito di parlare con Vybes. Raggiunge il giardino sul retro, dove trova Pietro a fare colazione godendosi il silenzio di una Roma appena sveglia. La ballerina poggia le mani sui propri fianchi, mentre osserva il ragazzo divorare dei cornflakes; sentendosi spiato, lui si volta e le mostra il suo classico sguardo "paraculo", come direbbe Maria.
«Ma che cazzo hai combinato?» sbotta, rassegnata.
«Chia', non mi dire niente, ti prego».
Chiara sbuffa e si lascia scivolare sul divanetto. Il brusio della città è un gradevole sottofondo.
«Già mi sento abbastanza una merda».
«Una merda» ripete Chiara.
«Sì, nei confronti di Maeve, mi dispiace; però Gabriel stava dicendo robe assurde, non ce l'ho fatta più».
«E adesso?».
«E adesso... se Gabriel è una persona matura e intelligente, come reputo sia, le parlerà oggi stesso».
«Lei è ancora incazzata per la storia dell'Oreo challenge».
«Dalle torto. Dai, Chia', non potevamo continuare a tenerci 'sto segreto a lungo».
«No, certo... spero solo che sistemino tutto una volta per tutte. Tu gli hai raccontato proprio tutto?».
«No, Chia', almeno quello deve essere lei a farlo. Da oggi dobbiamo farci i cazzi nostri».
Chiara ride. «Sei stato tu a raccontarmi la versione di Gabri e io non ho potuto fare a meno di notare quanto discostasse da quella di Maeve».
«A maggior ragione, da oggi facciamoci i cazzi nostri».
Capitolo 12
Islanda
Sono in sala Relax in compagnia di Cristiana e Angelica, entrambe di ritorno da una lezione con i vocal coach. Siamo sedute in gradinata, a bere i nostri Estathè e a chiacchierare del più e del meno. Angelica è nel pieno di una crisi di nervi per via dei compiti che le ha assegnato Anna Pettinelli: la docente ha infatti deciso di metterla alla prova con due canzoni abbastanza toste, (You make me feel like) A Natural Woman di Carole King e Signor Tenente di Giorgio Faletti.
«Per me le puoi fare entrambe, Angi» sostiene Cristiana, accarezzando i capelli bicolore della mia compagna di squadra. «Sono tutte e due abbastanza toste, ma ci puoi riuscire perfettamente».
«Io non mi tiro indietro, questo penso sia chiaro. Però ecco, due compiti in una sola settimana... peso!».
«Sì, diciamo che non si è regolata» ridacchio io. «Poi manco a di' che ti ha dato due canzonette...».
«Infatti a me è quello che spaventa» si lamenta Angelica. «Fossero state due assegnazioni okay, perfetto, ma il fatto che siano compiti e per di più in contemporanea... Ho paura che mi escano una ciofeca».
«No, amore, non ti abbattere prima del tempo» Cristiana le prende il viso con le mani. «Vogliamo fare una bella cosa? Che dici se andiamo in saletta insieme e ci mettiamo a provare?».
«Dai, Cri, non mi va di disturbarti».
«Nessun disturbo, giuro, ho un'ora di buco. Dai, andiamo! Tu vieni con noi?».
Scuoto la testa. «Non posso, devo rimanere qui perché la produzione deve collegarsi con me, non so per cosa».
Cristiana e Angelica lasciano la sala Relax insieme e io resto da sola, in attesa di sapere cosa la produzione ha da dirmi. Qualche minuto dopo, la porta si riapre e questa volta compare Gabriel. Abbasso subito gli occhi, indirizzandoli allo schermo del monitor spento davanti a me; il ragazzo, dal canto suo, avanza a passi lenti verso la macchinetta del caffè.
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𝐁𝐨𝐨𝐬𝐭𝐞𝐫 | Amici24, Vybes
Fanfic«Se vuoi farmi male, fammi male stanotte. Dammi un bacio strano, prima piano poi forte». Gabriel sapeva che prima o poi l'avrebbe rincontrata. Perché il mondo è davvero troppo piccolo e le possibilità che si perdano totalmente le tracce di una perso...