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Perché la vita è un brivido che vola via,
è tutto un equilibrio sopra la follia.
-Vasco Rossi


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Oltre il Confine
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La porta si chiuse dietro di loro con un rumore secco, e il buio della stanza sembrò inghiottirli.

Amelia strinse le mani in un pugno, il cuore che le batteva forte nel petto. Rafe accese una piccola lampada a petrolio che emetteva una luce tremolante, gettando ombre danzanti sui muri di mattoni grezzi.

La stanza sembrava un magazzino abbandonato, con scaffali pieni di vecchi oggetti, ma non c'era nessun segno di vita.

Rafe si appoggiò a una delle pareti, guardando Amelia con un'espressione che non riusciva a decifrare "Non voglio che tu pensi che stiamo facendo qualcosa di sbagliato" disse finalmente, con voce bassa.

"Ma le cose stanno cambiando, Amelia. Non siamo solo due ragazzi che cercano una mappa. Stiamo scavando in un territorio che va oltre quello che pensavamo. E più ci avviciniamo alla verità, più diventa pericoloso"

Amelia si avvicinò a lui, con espressione seria "Allora perché mi hai portato qui? Perché continui a mentirmi?"

Rafe la fissò, poi sembrò fare un respiro profondo "Inizialmente non volevo coinvolgerti" ammise "ma ormai non possiamo più fare marcia indietro. La bussola, Cape Fear... tutto è collegato"

Un brivido percorse la schiena di Amelia "Tu hai detto che anche tuo padre è coinvolto. Cosa sa lui?"

"Non è mio padre a essere coinvolto" rispose Rafe con voce dura "'ma il suo passato, le sue connessioni... potrebbero essere la ragione per cui qualcuno sta cercando la bussola"

Il silenzio che seguì fu pesante, e Amelia non riusciva a togliersi dalla testa le parole di Rafe. "Rafe, cosa mi dici dell'uomo della scorsa mattina? Cosa voleva da te?"

Rafe la guardò intensamente, il suo volto illuminato dalla fioca luce della lampada. "Avevo fatto un patto con lui. Io trovavo la bussola e lui in cambio mi dava dei soldi" si bloccò sospirando "Dopo aver scoperto quanto però valesse, ho deciso di ingannarli..ecco perché ci stavano seguendo"

Il suo tono era così serio che Amelia non ebbe il coraggio di obiettare. Avevano oltrepassato un confine che non potevano più ignorare.

Si sentiva imprigionata in un gioco pericoloso, ma l'adrenalina che correva nelle sue vene la rendeva incapace di tirarsi indietro.

Se Cape Fear era davvero il punto d'inizio, allora doveva scoprire cosa si nascondeva dietro a quella mappa, a quella bussola, e a tutti gli enigmi che avevano appena cominciato a intravedere.

Rafe infilò la mano nella tasca e tirò fuori la bussola. La guardò per un momento "Questa è la chiave" disse con una determinazione che Amelia non aveva mai visto prima "e Cape Fear è il nostro prossimo passo. Siamo già dentro, Amelia. Non possiamo più uscirne"

Amelia guardò la bussola, i suoi occhi pieni di confusione e paura. Non aveva idea di cosa l'aspettasse, ma era troppo tardi per tirarsi indietro. Si avvicinò, prendo un respiro profondo, e annuì "Andremo a Cape Fear"

Rafe annuì, poi afferrò il casco allungandolo verso Amelia con un gesto rapido "Tieni" disse, la sua voce ora era più morbida rispetto a prima "Ti porto a casa"

Quando uscirono dall'edificio Rafe montò sulla moto e accese il motore, che ruggì sotto di loro. Amelia si sistemò dietro di lui, sentendo il calore del suo corpo contro il suo.

Oltre il confine~Rafe CameronDove le storie prendono vita. Scoprilo ora