Oltre il confine~Rafe Cameron

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Tutto ciò che hai sempre desiderato
è dall'altra parte della paura.
-Jack Canfield

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L'Ombra di Cape Fear
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L'alba cominciava appena a tingere il cielo quando lo yacht raggiunse le acque che circondavano Cape Fear.

La sagoma dell'isola si delineava in lontananza, immersa in una nebbia spettrale che sembrava renderla ancora più misteriosa.

Amelia osservava il profilo dell'isola con il cuore che le batteva forte. Accanto a lei, Rafe manovrava lo yacht con una calma apparente, ma le sue mani serrate sul timone tradivano un nervosismo che raramente lasciava trasparire.

"Eccola," mormorò Amelia, fissando l'isola "Cape Fear"

Rafe annuì, mantenendo lo sguardo fisso davanti a sé "Hai mai sentito la leggenda sull'isola?" le chiese, rompendo il silenzio.

Amelia scosse la testa "Solo vaghi accenni. Tesori, pirati... il solito genere di storie che si raccontano ai turisti"

Rafe lasciò andare una risata amara "Non è solo una leggenda. È un posto che ha inghiottito uomini e segreti per secoli. E quello che stiamo cercando potrebbe essere nascosto proprio in quei segreti"

Il tono della sua voce fece venire i brividi ad Amelia, ma non rispose.

Avevano deciso di attraccare nella parte più isolata dell'isola, lontano dai pochi punti accessibili al turismo. Rafe spegneva il motore per non attirare attenzioni indesiderate, mentre Amelia preparava lo zaino con il quaderno, una torcia e due bottiglie d'acqua.

"Se qualcuno ci trova qui..." iniziò Amelia, ma Rafe la interruppe.

"Non succederà" disse con convinzione.

Attraccarono con attenzione e, con un ultimo sguardo allo yacht, iniziarono a inoltrarsi nell'isola.

La vegetazione era fitta e il terreno irregolare, ma Rafe sembrava sapere dove andare. La bussola, che aveva tenuto gelosamente nascosta fino a quel momento, brillava tra le sue mani, la freccia che puntava dritta verso nord.

"Se la bussola funziona davvero" disse Amelia, mentre avanzavano tra gli alberi "ci condurrà a ciò che cerchiamo?"

Rafe non rispose, ma Amelia poteva vedere la tensione nei suoi occhi. Ogni passo li avvicinava a qualcosa di ignoto, e la sensazione di essere osservati cresceva con ogni istante.

Dopo quasi un'ora di cammino, raggiunsero una radura. Al centro, coperto da rampicanti e muschio, c'era quello che sembrava un vecchio pozzo in pietra.

La bussola nella mano di Rafe cominciò a vibrare leggermente, la freccia puntava verso il centro del pozzo.

"Ci siamo" disse Rafe con un sussurro.

Amelia si avvicinò, scrutando il pozzo. Era decisamente consumato dal tempo, ma c'erano simboli incisi lungo il bordo che sembravano corrispondere ai disegni che aveva visto nel quaderno di suo padre.

"Cosa facciamo adesso?" chiese.

Rafe posò lo zaino a terra e tirò fuori una corda "Scendiamo"

"Scendiamo?" Amelia lo guardò incredula
"È un pozzo antico! Potrebbe essere pericolante...o senza fondo!"

"E cosa ti aspettavi? Un castello con degli unicorni magari?" rispose Rafe, con il
suo solito tono sarcastico "Dobbiamo scendere"

Amelia lo fissò per un lungo momento, poi annuì "Va bene, ma scendo io per prima"