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«Così l'hai conosciuta?» Miranda quasi urlò quella sua domanda scontata.

Talitha le mise il dito sulle labbra per farla zittire, va bene che erano da lei, ma non per questo i fatti suoi li dovevano venir a sapere tutti.

«Sì, te l'ho appena detto».

«E come ti è sembrata? Io penso che sia fra le più belle che Rigel abbia mai avuto» disse intanto che si gettava sul pouf rosa confetto.

Per Talitha quella sua affermazione fu un brutto colpo, ma non se la sentiva di raccontare all'amica ciò che provava, non era il caso dopotutto non sarebbe accaduto mai niente tra loro e se Miranda avesse saputo di qualcosa, l'avrebbe tartassata di domande cercando poi di convincerla a confessare tutto.

«Ḗ andata via subito, ma sì, è una bella ragazza».

«E del tuo piano geniale con Altair cosa mi dici?» Si piegò verso di lei che si era sdraiata sul tappeto in pelliccia sintetica nero a pois rosa.

Se da un lato fu lieta di quel suo cambiare discorso, dall'altra parte si sentì tremendamente in colpa, Altair era suo fratello e se lo avesse fatto soffrire e lei avrebbe iniziato a trattarla diversamente?

«Che cosa dovrei dirti, stiamo insieme» "per il momento, forse, fino a che non parleremo?".

«Sì e io sono la regina Vittoria».

Era inutile, anche se non si vedevano per il resto dell'anno, Miranda la conosceva come le sue tasche.

«Lui cambia una ragazza ogni mese, peggio di Rigel, anche se l'hai fatto d'impulso, devi andarci piano» da quelle sue parole non riusciva a capire se volesse metterla in guardia da suo fratello o se era una velata minaccia rivolta a lei per non far soffrire Altair.

«Lo so, sono stata impulsiva, ma mi conosci quando qualcuno mi sfida, vedo rosso» cercò di giustificarsi.

Miranda si sdraiò accanto e i suoi ricci rossi si fusero ai corvini di Talitha. La prese per mano e iniziò a giocherellare con le dita.

«Mio fratello è un idiota lo sai, ma credo che tu li piaccia davvero».

«Cosa te lo fa pensare?».

«Ieri alla festa, più passava il tempo più lo vedevo diverso, cupo, triste. Come se qualcosa d'importante riempisse la sua mente e non riuscisse a concentrarsi sul mondo che lo circondava».

«Io che c'entro, poteva benissimo essere così per qualcos'altro».

«No, non credo» disse seria «Quando mi sono avvicinata a lui, fissava una foto in cui ci siamo tu ed io».

Talitha arrossì leggermente, certo lei non provava nulla per lui, ma sapere che poteva essere interessato a lei faceva comunque piacere.

Miranda le tirò il naso :«Perché sei diventata rossa?».

Talitha si sentì avvampare :«Non sono rossa».

«E invece sì, dillo che in fondo ti piace, è anche un bel ragazzo, dopotutto mi somiglia» e si mise in ginocchio poggiò le mani ai fianchi e scosse la testa facendo ondeggiare i suoi riccioli di fuco.

«Smettila di prendermi in giro».

Miranda la guardò per un attimo e poi disse : «No, mi diverto troppo a farlo».

Qualcuno bussò e entrò senza aspettare risposta.

«Miranda hai preso tu il mio-» Altair rimase immobile con la mano sulla maniglia, incollò i suoi occhi a quelli di Talitha, si morse il labbro e si costrinse a guardare sua sorella.

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