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2 novembre

La mia famiglia ci ha raggiunti ad udine per vedere la partita che a mia detta sarebbe andata bene, me lo sentivo.
Sono le 17, tra mezz'ora inizieranno il riscaldamento e noi siamo già allo stadio tutto insieme, sophia parla con kenan che oramai è il suo ragazzo e a papà non piace molto questa situazione dato che il turco è più grande di sophia di 4 anni ma infondo non gli dispiace così tanto soprattutto se sophia è felice.
Beatriz è tra le braccia di nic, è innamorata di quel ragazzo così con calma mi avvicino a loro sedendomi proprio al loro fianco, nicolò mi riserva un sorrisone e io ricambio mentre li guardo parlare
"oggi farai goal!" esclama
"speriamo ma visto che ci sei te da portafortuna ci sono più probabilità" le tocca il nasino
"facciamo così" dice lei e lui annuisce facendomi ridere
"se fai gol c'è lo dedichi a me e a nena" dice e la guardo con fare interrogativo sia per quello che ha detto sia per il nome che mi ha dato
"nena?" chiedo
"me l'hanno insegnato i ragazzi!" alza le mani e rido
"vabene lo dedico a te e a nena" ci guardiamo per svariati secondi per venire poi richiamati da mio padre

"lo so che mia figlia ha dei bellissimi occhi ma vatti a cambiare savona!" dice mio padre mettendomi in imbarazzo coprendomi il volto arrossato e nicolò se la ride
"ci vediamo dopo la partita bel" mi lascia un bacio sulla testa facendo così percorrere un brivido lungo tutto il mio corpo.

Il clima che c'è in questo stadio non so spiegarlo, i bianconeri riempiono lo stadio con i cori e io con loro canto seduta sulla panchina godendomi questa serata.
Mentre i calciatori si riscaldano mi sono persa a scrivermi con Sara che mi dice che le mancavo e che sarebbe stata contenta di essere qui con me, mi inviò poi una foto dove si vede il suo televisore con DAZN impostato.
Alla prossima partita la porterò con me visto che non è mai stata allo stadio nonostante sia molto juventina, non si perde nemmeno una partita.
Le scrissi velocemente che dovevo andare e spensi il telefono, Beatriz si è appoggiata nella sedia accanto alla mia e i ragazzi hanno fatto ingresso in campo dando così inizio alla partita.

"guarda isa!" mi toccò inesistente beatriz prima che l'avversario fece gol nella propria porta portandoci così in vantaggio, con i calciatori in panchina ci mettemmo ad esultare.

Poco dopo nicolò si trovò per puro caso davanti alla porta e con un colpo secco buttò la palla nella rete esultando mentre correva verso noi indicandoci col dito, venendo poi a lasciare ad entrambe un bacio sulla guancia, Beatriz con fierezza mostrò la sua maglietta del numero 37.

Finita la partita ancora 2-0 per noi eravamo contenti più che mai per questi 3 punti portati a casa, i ragazzi entrarono in spogliatoio, tutti tranne lui che aspettò me e mia sorella che subito gli corse incontro.

"Nico!" le salto addosso lei e lui subito la afferrò saldamente
"piaciuto il gol?" gli chiede dolcemente
"si! grazie" gli diede un abbraccio con le sue piccole braccine che riuscivano ad avvolgere il collo del ragazzo che mi guardò per attimi infiniti
"vai dal mister e mamma" dice alla bambina lasciandola giù e lei lo saluto con la manina prima di correre dai nostri genitori

"ti sei completamente pazzo!" gli avvolsi le braccia sul busto
"bea me lo aveva chiesto e io ho espresso il suo desiderio" dice e sorrido
"non dovevi però grazie" lo ringraziai
"e per che?" mi fece ridere
"vatti a lavare che puzzi" gli dissi
"ah io cerco di fare il carino dedicandoti il gol e tu mi dici che puzzo?" mi dice ridendo
"si!" esclamai e lui andò verso lo spogliatoio dagli altri ragazzi

NICOLÒ
"quindi?" fu la prima cosa che mi chiesero appena misi il piede in spogliatoio
"quindi cosa?" chiedo spaesato
"glielo hai detto?" mi chiese dusan
"no e non glielo dirò aspetterò il momento giusto" annuncio e mi guardarono in malo modo
"cosa c'è adesso?" chiesi
"ci stai stressando da almeno 1 mese" disse koopminers
"isabela di qua, isabela di la" continuò questa volta mbangula
"ma non è vero!" dico io
"si invece! quindi deciditi" dicono e mi metto a riflettere senza più ascoltarli
"poi la sua sorellina già ti ha scelto" mi dice quest'ultima frase andrea prima di uscire dallo spogliatoio per andare in hotel

Era questo ciò che volevo?non lo so però non voglio affrettare le cose, sono una persona estremamente precisa e se qualcosa dovesse andare storto potrei dare di matto, letteralmente.

Appena uscito dallo spogliatoio la vidi lì che parlava con il suo solito sorriso con dusan.

Una volta arrivati in hotel ci siamo tutti divisi, tutti tranne io e isabela, ci siamo sdraiati sulle sdraio vicino alla piscina chiusa dato il periodo, siamo scaldati solo dalle nostre giacche sotto le stelle.
Lei è stesa tra le mie gambe con la testa sul mio petto intenti a scaldarci a vicenda.

"bel" la richiamo e fa un versetto per farmi capire che mi sta ascoltando
"stavo pensando che non siamo mai usciti solo io e te" rifletto
"si invece siamo andati in quel bar vicino a casa tua" mi risponde lei
"si lo so ma ecco intendo magari a pranzo o a cena" dico con incertezza e lei si gira con un sorriso che non le avevo mai visto
"mi stai chiedendo un appuntamento?" chiede
"si, c'è no, in realtà si però non proprio, si una sorta di appuntamento" dico in totale tilt facendola ridere
"sei diventato rosso!" mi tocca le guance facendomi sorridere per poi mettermi una mano sul viso per coprirmi
"non sono molto bravo in queste cose" sorrido
"se ti può far sentire meglio nemmeno io" mi consola

"perché un ragazzo bello come te è single?" mi chiede dopo attimi di silenzio fermi a guardarci negli occhi
"potrei farti la stessa domanda" rispondo
"non ho una relazione, in realtà non ne ho mai avuta una seria, non sapevo ancora amare prima però adesso so cosa vuol dire" la guardo e annuisce "te?" domando
"Mi hanno sempre lasciata perché non riuscivo a dire "ti amo" e quando l'ho fatto veramente non mi è servito a nulla, non ricambiava, non voglio e non riesco ad amare" mi dice
"mi spiace bel" la abbraccio
"no è colpa tua" dice prima di rifugiarsi tra le mie braccia.

@bel.motta

capitolo di passaggio💜✨

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la musica non c'è/nicoló savonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora