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Novembre
Sono passati un po' di mesi da quando sono qui a torino e ogni giorno che passa sento questa città più vicina a me e alla mia famiglia.
Ho iniziato scuola, mi piace molto la professione parrucchiera e qui le professoresse spiegano molto bene, anche i compagni sono simpatici ma non sono così tanto in confidenza da definirli amici, per adesso solo una ragazza che si chiama sara la posso definire amica, non ci vediamo tutti i giorni ma almeno una volta a settimana ci vediamo per uscire, e molto simpatica, le piace andare alle feste e divertirsi ed è molto tifosa della juventus.
Adesso sto facendo una maschera alla Kheratina proprio a lei che mi sta raccontando gli ultimi gossip, questa scuola mi piace soprattutto perché si fa molta pratica e poca teoria.

"cosa fai oggi?" le chiedo
"nulla oggi pomeriggio però sta sera esco con Davide" mi dice sorridendo, davide e il suo ragazzo
"te? ci vediamo oggi pomeriggio?" mi chiede
"non posso devo preparare le cose che in tardo pomeriggio devo partire per udine" dico e annuisce
"se vuoi ti posso aiutare così ti preparo gli outfit per conquistare nicolò" mi dice e la guardo storto
"vabene" accetto la sua proposta
"andiamo a casa mia insieme" dico e annuisce felice

Finisco di farle lo shampoo e le faccio la piega liscia che mi aveva chiesto, intra risate e gossip e finita la lezione e finalmente andiamo a casa, ho messo la giacca della the north face e lo zaino nero glitterato in spalla e sotto braccetto con sara ci siamo dirette verso casa mia

Isabela:viene a casa sara
Thiago:vabene amore per le 17 ti passo a prendere per andare in aereoporto, divertitevi
Isabela:vabene grazie❤️

"passiamo a prendere sophia?" chiede la bionda
"si intanto prenotiamo il poké" dico io e fa un balletto strano
"questo è il ballo della felicità?" domando
"certo baby!" continua a ballare mentre scrolla sull'app di glovo facendomi ridere

In poco tempo siamo davanti alla scuola di sophia, lei frequenta lo scienze umane, devo dire che è anche molto brava.
Dopo una lunga attesa di ben 5 minuti la vediamo uscire con i suoi lunghi capelli castani legati in uno slickback ben tirato
"ciaoo" ci saluta mettendo qualcosa in tasca
"ciao, ti abbiamo ordinato il poké" dico mentre saluta sara
"grazie" dice sempre con una mano in tasca mentre piano piano ci allontaniamo dalla scuola
"cosa hai nella tasca?" chiedo
"nulla" dice ma non mi convince
"dai" dico e lui sbuffa, non sa proprio mentire
"ok ma non lo dire a papà" dice e annuisco e tira fuori una puff
"non ci credo" dico ridendo con sara
"dai smettila" mi dice
"dammi qui" dice sara facendosela passare
"buona questa, posso?" chiede e mia sorella annuisce prima che la bionda faccia un tiro
"oddio e buonissima, più della mia! " esclamò
"vuoi provare?" chiese a me
"no grazie" dico io con la faccia schifata
"giusto tu sei l'angioletto " pronuncia facendomi ridere

Senza accorgercene eravamo davanti a casa, così con un rapido gesto aprii la porta con le mie chiavi e mi tolsi le scarpe così anche le altre due, abbiamo posato gli zaini e hanno suonato alla porta, era il tipo di glovo che ci stava consegnando il nostro cibo, ho ringraziato e ho portato dentro le nostre poké, ci siamo messe sul divano e in sottofondo della ultima stagione di shameless abbiamo mangiato.
Dopo aver finito la puntata siamo salite in camera mia per preparare lo zaino che porterò
"allora io direi di portare questo bellissimo intimo di victoria secret" dice la bionda facendomi ridere
"lo porto ma non pensare che è per nicolò perché non mi piace" dico
"però vi sentite e vedete praticamente tutti i giorni" dice facendomi zittire
"continuiamo" dice lasciando perdere il discorso

Abbiamo messo nello zaino un cambio per domani che ci sarà la partita e uno per il giorno dopo, il pigiama e la pochette, giusto in tempo sono le 16.50, la mia amica mi lascia un bacio sulla guancia
"se succede qualcosa con caramello chiama" dice usando il nome in codice facendomi ridere
"vabene divertiti stasera con davide" le lascio un abbraccio e se ne va con l'uber che aveva chiamato.

Io intanto mi sono infilata il cappotto e le scarpe in attesa di mio papà che in orario come un orologio svizzero e arrivato suonando il clacson per farmi uscire da casa, ho salutato sophia e sono salita in macchina dando poi un bacio sulla guancia a mio padre per poi notare che nei posti dietro c'erano dusan, nicolò e andrea
"cosa ci fate qui?" chiedo mentre li saluto tutti e tre soffermandomi un attimo sul valdostano guardando i suoi occhi azzurri
"per non portare tutte le macchine all'aeroporto lì ho portati io" dice mio papà e annuisco
"già che ci siete mettete lo zaino dietro" dico lanciandolo letteralmente
"sii educata" mi riproverà mio papà facendo fare una risata a quelli dietro che si beccano una occhiataccia

Procedo a mettere la mia playlist che papà ama molto vedo dato che si sta lamentando che non è vera musica questa
"allora mettine una te" dico esasperata facendo scivolare il mio corpo sul sedile

Per mia sorpresa ha messo una canzone brasiliana che avevo già sentito e devo dire che è molto bella
"si ma te le giochi facili con le canzoni brasiliane" dico io facendolo ridere
"e tutta questione di gusti" scrolla le spalle facendomi sorridere

Dopo un po' siamo davanti all'aereoporto e scendiamo dalla macchina dirigendoci sull'aereo che aspettava solo più noi, c'era traffico non è colpa nostra.
Appena saliti presi posto vicino a nicolò e mi sistemai comoda anche se di comodità ce ne era ben poca
"stai scomoda?" chiede il castano
"si"dico
"se vuoi stendi le gambe" mi dice e non me lo faccio ripetere due volte,con le sue mani mi accarezzava le gambe e io mi beavo del suo tocco fino ad addormentarmi.

Sono stata risvegliata dopo penso 1 ora e dopo di che ci siamo diretti all'hotel dove io ho la camera singola per mia fortuna anche se quella con nicolò non mi sarebbe dispiaciuta.
Ho fatto in tempo a sistemare i vestiti che avevo portato nell'armadio e mi hanno bussato alla porta
"è aperto!" dico e un branco di bisonti si butta sul mio letto
"mi ricorderò che prima di dire "avanti" devo controllare che non ci siano 50 persone dietro la porta" dico facendoli ridere
"amore chiam-" entra mio papà in stanza
"cosa ci fate voi qui?" chiede alzando un sopracciglio
"hanno fatto irruzione in camera mia" mi lamento
"avete fatto bene, andiamo a mangiare va" dice uscendo dalla camera con un sorriso

I ragazzi si alzarono dal letto e uscirono parlando dalla stanza, tutti tranne lui, nicolò si è fermato sul letto seduto ad aspettarmi, quando lo notai cercai di nascondere un sorriso che spontaneamente comparì sul mio volto leggermente arrossato.
I mesi passati qui sono serviti a capire ciò che provavo per il valdostano che oramai era più che un amico e i sentimenti che provo non si possono spiegare a parole.

"andiamo?" chiesi in un sorriso e lui si alzò mettendo un braccia avvolgendomi il collo

Mi concentrai sul tatuaggio molto bello e poi tornai a guardare dove mettevo i piedi per non inciampare, a tavola ci sedemmo vicini e con tutta la squadra le risate erano assicurate e rendevano l'aria più serena più di quel che era già mettendomi totalmente a mio agio.

ecco un altro capitolo, lasciate una stellina e un commento💜💜

la musica non c'è/nicoló savonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora