Isabela Motta, 17 anni, figlia dell'allenatore della juventus per la stagione 2024/25, si trasferisce a torino con i suoi genitori per il lavoro del padre, proprio qui conoscerà Nicolò, ragazzo con un'adolescenza molto movimentata, i due inizieranno...
"chiaaa" corro incontro alla ragazza abbracciandola "ma tu scuola?" mi chiede ridendo "tuo fratello è un pazzo" le dico con un sorriso
Ci siamo messi tutti in macchina e tra me e nicolò giravano sguardi sereni.
"arrivati!" esclama il moro "mh dove siamo?" chiedo "giusto, dimenticavo che non conosci torino" dice mettendomi un braccio sulle spalle "siamo a zero gravity" dice e lo guardò stranita "non ti dico cos'è adesso vedi" mi trascina dentro il posto
"pure il cambio hai portato!" esclamo ridendo "sì ho dovuto minacciare tua sorella per farmelo dare" mi risponde e faccio una risata
Ci siamo cambiati e quando sono uscita dallo spogliatoio ho visto una specie di palestra enorme con tappeti e cose varie.
"che figo" mi guardo intorno "fidati di me, ti piacerà" mi dice prendendomi la mano e trascinandomi su un tappeto elastico iniziando a fare capriole e cose varie.
I ragazzi sono andati su una specie di soppalco dove danno da mangiare e si sono presi qualcosa da bere mentre io e chia abbiamo continuato a divertirci assieme.
Ogni tanto giravo lo sguardo e lui era lì che ci guardava con un sorriso, quei sorrisi che ti nascono dal cuore e che ti fanno stare bene.
Poi lo guardo e più mi rendo conto di quanto io sia fortunata ad avere un ragazzo così nella mia vita, sarò anche piccola ma amare è l'emozione più grande che si può avere nella vita.
"chia" richiamo la ragazza mentre siamo stese sopra un materasso "dimmi" mi risponde "come hai capito che giorgio fosse il ragazzo perfetto per te?" le chiedo "non so è successo e basta, sicuramente te ne accorgi quando sei disposta a fare di tutto per lui, a trasferiti, a supportarlo e sopportarlo ma anche a fare pazzie per amore, credo un po' così" mi dice guardandomi "nicolò è il ragazzo perfetto per te?" mi chiede "sembrerò una bambina stupida ma lo spero con tutto il cuore, mi sento veramente a casa con lui, come se non ci fosse nessun altro, anche se ci passiamo un po' di anni e sembra che io stia con lui per altro, lo amo con tutta me stessa, però non riesco a dirglielo" le spiego come mi sento "non riesci perché è la prima relazione seria e hai paura di quello che puo esserci dopo quelle sue parole che fatto tanto paura, ma quando le scopri faranno tutt'altro che paura" mi dice "lo spero" rispondo
"belle donne, tra poco dobbiamo andare via!" dice giorgio saltando addosso a chiara facendoci ridere Invece nicolò on delicatezza si è posizionato con la testa sulle mie cosce guardandomi negli occhi
"tutto ok?" chiede "sisi tranquillo" gli dico "ti va di iniziare a preparaci?sei stanca morta lo vedo, ci andiamo a fare una dormita e poi andiamo a cena e al concerto" dice e annuisco
Ci siamo cambiati e messi in direzione casa di nicolò per dormire per essere preparati per stasera.
Arrivati a casa di Nicolò, ci siamo sistemati nelle stanze, ognuno a proprio agio. Lui si è steso accanto a me in camera sua, mentre Chiara e Giorgio si sono lanciati sul divano, scambiandosi qualche battuta. L'atmosfera era rilassata, ma c'era anche un'energia che sembrava crescere, un po' come quando si è in attesa di qualcosa che sa di speciale.
"Allora," dice Nicolò, guardandomi con un sorriso dolce, "come ti senti dopo la mattinata di oggi? Divertita?"
"Sì," rispondo, ridendo mentre mi accoccolo meglio accanto a lui, "è stata una mattinata pazzesca. Non mi aspettavo tutto questo."
"Mi fa piacere che ti stia divertendo," dice, accarezzandomi il braccio in modo delicato. "Spero che stasera sia ancora meglio."
"Spero di non deluderti," dice, fissandomi negli occhi. "Comunque, prima di tutto, dobbiamo ricaricarci un po' e prendere fiato. Ma non preoccuparti, stasera sarà magica."
Ci siamo messi comodi, ognuno con i suoi pensieri, mentre il tempo passava velocemente. La sensazione di sicurezza che mi dava Nicolò era qualcosa che non avevo mai provato prima. Avevo sempre avuto paura di lasciare che qualcuno si avvicinasse troppo, ma con lui tutto sembrava naturale, come se la nostra connessione fosse scritta da sempre.
Dopo un po', abbiamo deciso di prepararci per la serata. Mi sono cambiata in fretta, cercando di non fare troppo rumore, e ho sentito Nicolò in un'altra stanza parlare con Chiara e Giorgio, probabilmente organizzando l'uscita. Quando sono uscita, mi ha guardato con un sorriso complice, e i suoi occhi brillavano sotto la luce soffusa del soggiorno.
"Sei bellissima," mi dice, prendendomi delicatamente la mano.
"Anche tu," rispondo, sorridendo timidamente. Mi sentivo un po' nervosa, ma in un modo bello, come se fossimo sulla soglia di qualcosa di importante.
Ci siamo diretti verso il concerto, il cuore che batteva forte per l'emozione. La città di Torino, che prima mi sembrava così grande e sconosciuta, ora sembrava familiare. Con Nicolò al mio fianco, mi sentivo come se tutto fosse possibile.
Arrivati al luogo del concerto respiravo già aria di spensieratezza, con i pass ci hanno fatto entrare per andare nei posti sotto al palco. Mentre dei ragazzi chiedevano le foto a nicolò noi tre ci siamo presi un drink e tempo di essere tornati che lazza stava iniziando a fare la sua entrata mitica.
Abbracciata a nicolò per tutto il tempo abbiamo cantato a squarciagola tutte le canzoni facendoci scappare qualche bacio per la troppa emozione, ogni canzone, ogni rima era un modo per unirci ancora di più facendoci sentire vivi.
Quasi come se per quelle sue ore di concerto ci fossimo solo noi che cantavamo e ballavamo insieme senza pensieri
"ti sta piacendo?" mi urla nell'orecchio nicolò perché sovrastare alla musica "sì non mi sono mai sentita meglio di così" gli dico "ti amo" dice sotto le rime di buio davanti
"tu con gli occhi puoi spogliarmi" cantiamo con le fronti attaccate e i nasi che si toccano, poi con un bacio finiamo la canzone.
È così per tutti il concerto, che sembra passare troppo velocemente.
Infatti appena è finito volevo già riviverlo un'altra volta, sempre con nicolò che riesce a rendere un concerto l'esperienza più bella della mia vita. Forse perché lui è la parte più bella della mia vita.
bel.motta
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