Come ogni mattina mi alzo, raggiungo il bagno e comincio a darmi una sistemata.
I miei capelli stamattina sono orrendi, dovrei tagliarli un po', il ciuffo sta diventando ingestibile, non posso passare il tempo a fonarli. Si potrei accorciarli giusto un po'.
<< Zayn>> una voce femminile interrompe i miei pensieri. Una voce femminile? Esco dal bagno e mi affaccio nel corridoio. Sto diventando matto?
<<Zayn!>> riconoscerei quella voce fra miliardi di persone. Ma non può essere. Come fa ad essere in casa mia. Raggiungo la cucina da cui credo di aver sentito provenire la voce. Ho quasi paura. Cammino così lentamente che potrei sembrare un bradipo.
Mi affaccio e la vedo, il cuore batte fortissimo. Il mio respiro diventa affannoso. Appoggio la mano allo stipite della porta, le gambe mi stanno cedendo. Non riesco a crederci.
<< A...Ambra? Che ci fai qui? Come hai fatto?>> la voce esce a fatica mentre la guardo incredulo e solo ora mi accorgo della presenza di Harry, sarà stato lui a farla entrare in casa, solo lui ha le chiavi. Ma come... come ha potuto? Credo che la paura stia cedendo il posto alla rabbia.
<<Ehi Zayn>> si accorgono di me e lei mi sorride. Quel sorriso che non vedevo da quando è nata Stacy.
<<Vieni ho preparato la colazione>> Ambra richiama la mia attenzione mostrandomi un piatto di pancakes.
<<Perché sei qui?>> rimango dove sono, i piedi sono incollati al pavimento. Non so che tipo di emozione sto provando in questo momento. Forse vorrei correre da lei e abbracciarla, farle sapere quanto mi è mancata. O forse vorrei solo urlarle di sparire dalla mia vita come ha già fatto in precedenza per farle capire quanto dolore ho provato per la sua assenza.
<<Che significa "perché sei qui" – se la ride mentre beve dalla mia tazza – stiamo facendo colazione. Aspettavamo te>> aspettavate me? Per cosa? Mi state prendendo in giro?
<< Harry che sta succedendo?>> non riesco più a guardarla, non ho più fiducia in lei. Mi rivolgo all'unica persona per cui darei la vita e di cui mi sono sempre potuto fidare.
<<Pensavo potesse farti piacere fare colazione tutti insieme e passare una giornata diversa. Stiamo lavorando e studiando così tanto che avevamo bisogno di una pausa da tutto questo stress. Non pensavo potesse turbarti così tanto perdere una giornata di lezione>> mi sta prendendo in giro?
<<Harry dimmi che mi stai prendendo in giro? Cioè, tu sei sempre stato in contatto con Ambra>> continuo a parlare con lui come se lei non fosse nella stessa stanza.
<<Non allarghiamoci, Ambra rimane la tua ragazza eh. Non mi permetterei mai, anche se è pur sempre mia amica>> ha smesso di mangiare e si è fatto serio. Ma che sta blaterando, la mia ragazza. Sua amica.
<<Zayn da quando sei geloso?>> mi chiede quasi ridendo
<<Non parlarmi! Non hai nessun diritto. Lo hai perso quando ci hai abbandonato. Quando hai deciso di lasciarmi senza farti più sentire. Quando hai deciso che Stacy non avrebbe dovuto avere una mamma>> la rabbia ha preso il sopravvento. Sta uscendo dalle viscere.
<<Ma di che stai parlando? Sono sempre stata qua, e poi chi è Stacy?>> mi guarda sbigottita come se stessi impazzendo
<<Che vuol dire chi è Stacy? Stacy è tua figlia >> urlo questa volta, una strana sensazione di calore sta avvolgendo tutto il mio corpo.
<< Zayn io non ho nessuna figlia. Ma stai bene?? >> Come fa a dire ciò. Non può essere vero tutto questo.
Come fa a non sapere chi è Stacy, come può aver dimenticato sua figlia.
Non voglio crederci, non mi sento bene. Ho bisogno d'aria, comincio a indietreggiare, devo allontanarmi da questa conversazione. Esco dalla cucina e mi incammino verso la camera di mia figlia.
Quando arrivo davanti la porta della sua stanza mi paralizzo, è diversa, come se non fosse sua. Sembra più la stanza di un ragazzo disordinato, piena di poster, con il letto disfatto e vestiti ovunque, dal pavimento alla sedia li nell'angolo. Potrebbe essere benissimo la stanza di Harry.
Qui non c'è nulla che appartenga alla mia piccolina. Il cuore sta cominciando a battere ancora più forte di prima, non sto capendo più niente. Mi appoggio al muro, di nuova la sensazione che le gambe stiano per cedere. Mi manca il respiro.
<<STACY>> riesco ad urlare solo questo.
Mi sveglio di soprassalto, ho l'affanno, sono completamente bagnato dal sudore.
Era tutto un sogno o forse no? Esco frettolosamente dalle coperte e corro in camera di Stacy per assicurarmi che sia li. Ed è li che la trovo, nel suo lettino che dorme beatamente. Ho bisogno di abbracciarla, di sentirla mia.
<< Amore mio sveglia>> le accarezzo il viso e la guardo mentre apre i suoi piccoli occhietti.
<<papino>> sussurra con la sua piccola vocina.
La prendo in braccio e la stringo forte a me, era solo un sogno lo so. Ma l'idea che lei non sia mai esistita mi ha stravolto. Non riesco ad immaginare più una vita senza di lei.
<<papà ti ama tantissimo>> le sussurro all'orecchio per poi lasciarle un bacio sul collo
<<papi mi fai il solletico con la barba>> ride e la sua risata mi sembra il suono più bello del mondo
Comincio a farle il solletico per farla ridere e non smetto finché la suoneria del telefono non attira la mia attenzione.
<<Andiamo a fare colazione e poi dritti a scuola?>> le chiedo e la sua risposta non tarda ad arrivare, scende dal letto e comincia a correre verso la cucina. Passo dalla mia stanza per prendere il telefono e la raggiungo.
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Fatherhood
FanfictionNon è facile raccontare la storia di un ragazzo padre, non è facile esserlo... Zayn cercherà di conciliare il suo ruolo di padre con il suo essere un giovane ragazzo. Ma chi gli sta intorno saprà vederlo in entrambi i ruoli? Riuscirà a vedere oltre...