● Wednesday ●

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Ad ogni passo che faceva all'interno di quella chiesa sentiva una forte pressione sul petto e brividi corrergli lungo la spina dorsale.

Non che avesse mai messo piede in una di queste strutture "pure", ma era sorpreso di sapere che ci fosse qualcuno che le abitava.

Insomma.
Non avevano una casa queste persone?.

Scosse la testa e riprese a guardarsi intorno sbalordito da quanti affreschi e quadri vi erano all'interno.
Anche le finestre avevano dei disegni e parevano fatti con...pezzi di vetro?.
Chissà a cosa serviva rendere così bello un luogo dove degli sconosciuti passano giusto qualche ora una volta a settimana.
L'intera chiesa era illuminata solo da poche candele sparse qua e là nella sala principale che emetteva giusto una luce fioca e tranquilla.
L'atmosfera gli piaceva.

Raggiunta la navata, l'uomo si fermò e gli sorrise.

- Perfavore, aspettami qui un attimo. Torno subito-.

Kanato alzò un sopracciglio e si limitò ad annuire, seguendolo con lo sguardo, fino a quando non scomparve dietro ad una porta adiacente.

Sospirò stanco e chiuse l'occhio.
Voleva dormire.
Ma gli mancava ancora tanta strada da fare e non poteva permettersi di tornare indietro.

Uno scricchiolio proveniente da dietro le sue spalle lo fece sussultare.
Voltò immediatamente lo sguardo dietro di sé.
Nessuno.

Iniziò ad innevorsirsi.
Sentiva chiaramente una presenza nelle sue vicinanze ma non riusciva a capire dove fosse.

Si ritrovò ad indietreggiare molto lentamente stando bene attento all'area che lo circondava.

Le orecchie cominciarono a fisciargli e la presenza continuava a farsi sempre più vicina.
Era in preda al panico ma non vedeva alcuna via di fuga se non il grande portone da cui era entrato.
Peccato che ora, una leggera sagoma nera si stava, a poco a poco, materializzando partendo proprio dall'entrata e avanzava verso di lui.

Era la stessa che aveva visto qualche giorno fa a casa!.
Era davvero reale?!.
Lo stava seguendo?!.

Continuò ad indietreggiare spaventato fino a quando non si sentì afferrare da dietro.
Gridò estraendo di scatto il coltello che aveva tenuto infilato nei pantaloncini fino a quel momento, e senza pensarci due volte, lo affondò alle sue spalle.

Col respiro irregolare e l'occhio sbarrato, cercò di vedere cosa fosse e se lo avesse colpito.

Si bloccò sbalordito nel vedere il pastore bloccargli il polso e tenerlo molto stretto con l'altro braccio libero.

Un umano di chiesa era riuscito a bloccare una pugnalata come se niente fosse?!.

L'uomo aggrottò le sopracciglia mantenendo una presa ferrea su Kanato.

- Dove lo hai preso questo?-.

Chiese con tono serio riferendosi al coltello.

Kanato tornò subito a guardare davanti a sé e si calmò nel constatare che la figura era scomparsa.

- ...A casa -.

Sussurrò senza alzare lo sguardo.

Il pastore sospirò e gli strappò il coltello di mano.

- Stammi a sentire. O mi dai delle risposte, o sarò costretto a chiamare la polizia-.

Continuò mentre prese a camminare con Kanato in braccio nonostante le lamentele per riavere in dietro la lama.

- Sei comparso dal nulla, gravemente ferito mi pare di vedere, avevi un arma, e per di più non sembri voler tornare da dove vieni. Cosa dovrei pensare? Mh?-.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 20 hours ago ⏰

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