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Era arrivato il momento, o meglio, il giorno che tutti i ragazzi aspettavano; il giorno del  concerto.

Erano state due settimane assai intense: prove su prove, ma non solo di ballo, anche di trucco, parrucco e costumi.

Tutti correvano su e giù per l'agenzia, cercando di fare del loro meglio per poter creare un momento sensazionale.

C'erano state anche molte interviste e molti photoshoot, che avevano impegnato i ragazzi fino a tardi.

Il gruppo era stanco, stressato, ma tutti sapevano che avrebbero scaricato l'adrenalina accumulata sul palco.

Jungkook, però, oltre alle normali attività che svolgeva con gli altri membri, aveva anche altro a cui pensare.

Era da giorni che stava nascondendo qualcosa, gli altri membri avevano orecchiato  qualche dettaglio, ma chi rimaneva all'oscuro di tutto era Taehyung.

Jungkook provava in tutti i modi a non far notare nulla di anomalo al maggiore, e sembrava anche riuscirci.

Dall'altro canto Taehyung aveva notato i comportamenti del minore, ma non voleva metterlo in imbarazzo chiedendogli cosa stesse tramando.

TIME SKIP

Quel giorno tutto il gruppo si era svegliato di buon umore, forse perché era effettivamente il giorno in cui si sarebbero esibiti davanti a migliaia di fans.

L'aria era abbastanza tesa e si percepiva anche dagli sguardi che tutti si lanciavano. Erano sguardi di incoraggiamento, che facevano sorridere chi li riceveva.

Taehyung, quel giorno era particolarmente teso, sembrava una corda di violino pronta ad essere pizzicata.

Cercava di nascondere agli altri le sue paure di non riuscire a fare bene sul palco, di non riuscire a cantare per colpa dell'emozione, ma ciò che lo spaventava di più era di non riuscire ad essere perfetto come al solito.

Taehyung aveva sempre paura di ciò, di non apparire raggiante agli occhi degli altri, ma più di tutti a quelli del suo ragazzo.

Voleva sempre essere il ragazzo solare e dolce che tutti notavano e voleva tenere nascosti, in un luogo remoto, i suoi difetti.

Taehyung aveva paura che le persone lo odiassero per quello che era davvero, che non lo calcolassero più; per questo motivo molte volte fingeva di stare bene, quando invece dentro era distrutto

I suoi difetti, però, erano anche una delle motivazioni che avevano spinto Jungkook ad innamorarsi di lui.

Il minore lo amava in modo incondizionato e glielo mostrava ogni giorno, non solo con le azioni ma anche con le parole.

Il maggiore, ogni volta che si sentiva triste o che i pensieri negativi lo invadevano, pensava a Jungkook e un piccolo barlume di speranza si riaccendeva in lui.

In quel momento stava attraversando il salone di casa, quando si accorse che l'altra unica persona nella casa era il suo ragazzo.

Jungkook sedeva sul divano, con lo sguardo concentrato nello schermo del computer, senza maglia e con i pantaloni della tuta grigi.

Proprio quell'indumento attirò l'attenzione di Taehyung, il quale lo amava particolarmente per come calzava al proprio ragazzo.

Il tessuto grigio, metteva in risalto le cosce muscolose del minore e l'elastico intorno ai fianchi, lasciava scoperta la linea a V di Jungkook.

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