CAPITOLO 4

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SETTEMBRE 2003

Claire POV

Dopo aver finito di lavorare ero passata dal mio appartamento a fare una doccia e cambiarmi; avevo indossato qualcosa di comodo, uno shorts di jeans e una felpa, l'outfit perfetto per stare in casa con Marshall e le bambine che sicuramente mi avrebbero tenuta occupata tutta la sera a giocare con loro. Adorabili; semplicemente stupende.Sono delle bambine instancabili, sempre in movimento, cosa che a volte può farti irritare, ma l'energia che emanano mi fa stare bene, mi riempiono di gioia e di voglia di vivere.
Quest'estate Marshall era stato in tour, era stato deciso di continuare con l'Anger Menagement Tour che durava già da due anni; ma le richieste di nuovi concerti non finivano mai e Marshall fu più che estasiata di continuare con le date del tour; l'unica cosa negativa era stare lontano da casa e dalle bambine. Fu durante l'Anger Tour, più precisamente il 17 Agosto 2002 che ebbe inizio la nostra relazione vera e propria. Abbiamo scelto, di comune accordo di andare con calma, di tenere le cose in privato. Anche dalle bambine. Ciò significava non poter dormire insieme quando le bambine erano con lui, fare attenzione ad ogni minimo gesto, in pratica fare finta di nulla, fingere che niente fosse cambiato e comportarsi come in passato, da semplici amici. Potevamo passare molto tempo insieme, certo, potevamo cenare tutti insieme anche con le bambine, certo, perchè lo avevamo sempre fatto, ma dovevamo rigare dritto e non lasciarci sfuggire movimenti o comportamenti amorevoli; era frustrante per entrambi non poter essere liberi di vivere appieno il rapporto, ma era la cosa giusta da fare al momento, tutto perchè non volevamo dare alle bambine altri problemi, altre situazioni da accettare. Tutto questo per quasi un anno intero. Un anno di prova, potremmo chiamarlo, perchè Marshall, al suo ritorno dal tour europeo, un mese fa circa, è balzato fuori dicendomi che lui si sentiva sicuro di dare la notizia alle bambine, che voleva la loro approvazione e che senza di quella non avremmo potuto vivere liberamente il nostro rapporto e che, anzi, si sarebbe sentito costretto a chiuderlo. E oggi allo studio me lo ha chiesto di nuovo. Quindi gli ho detto di sì, che sono daccordo con lui, e spero con tutto il cuore nella loro approvazione. Le circostanze ci hanno portato ad aspettare ma alla fine sembra che sia arrivato il momento di dire alle bambine di noi. Stasera, stasera è la sera. E' arrivato il momento. Mi conoscevano da anni oramai, ma mi vedevano come l'amica di loro padre, al pari dei ragazzi del gruppo, come sarebbe stato rivestire un altro ruolo nelle loro vite? Assumere la veste della "nuova fidanzata di papà"? Non avrebbe dovuto presentarmi alle bambine, avremmo dovuto semplicemente dire loro che eravamo diventati qualcosa di più che semplici amici. Non sarebbe stato facile spiegare loro la nostra situazione, non ero sicura che l'avrebbero accettata e vissuta felicemente.
Alaina adesso ha 10 anni, Hailie 7, sono così carina; Alaina era stata adottata da Marshall e Kim tre anni fa ormai e lei ed Hailie stanno così bene insieme, si considerano sorelle, hanno un legame particolare, forse perchè si sono trovate a farsi forza l'una con l'altra nei periodi difficili ed Alaina credo si senta veramente come la sorella maggiore della più piccola perchè assume sempre più spesso un ruolo protettivo nei suoi confronti. Le amo così come amo Marshall, beh non allo stesso modo certo ma sono la sua famiglia, e le amo come se fossero mie.

"Ehi, sono al cancello d'entrata, un minuto e sono lì" "Ok.." c'è qualcosa che non va forse? Il suo tono di voce è strano "Che hai?" "Niente, ti aspettiamo." mi ha chiuso il telefono in faccia?! Cosa sarà successo questa volta? Oramai sono abituata ai suoi sbalzi di umore, ai suoi nervosismi, ma ogni volta finiamo per discutere e stasera non ne ho proprio voglia. So come prenderlo, come approcciarmi a lui e affrontarlo quando è giù di morale per qualcosa, ma anch'io devo abituarmi all'idea che siamo una coppia adesso e credo di dover tenere per me alcuni commenti o frasi che avrei detto qualche tempo fa solo in qualità di amica. Ci siamo promessi che il nostro rapporto sarebbe stato fondamentalmente lo stesso, che saremmo stati comunque amici oltre che amanti, ma sono sicura che alcune discussioni che hanno avuto luogo in passato adesso non sarebbero concesse. Oppure ha cambiato idea? Non vuole fare questo passo...o magari è semplicemente ansioso come lo sono io...-Claire, pensa positivo..pensa positivo..cosa ti ripete ogni volta il tuo terapista? Pensa positivo..e scaccia lontano il negativo- deglutisco con fatica mostrando alla guardia il mio pass e aspetto che il cancello venga aperto, ingrano la prima ed entro nell'immensa proprietà del Sig. Mathers. Parcheggio, prendo borsa e giacca e vado a suonare il campanello aspettando che qualcuno venga ad aprirmi. Come sempre è una delle ragazze che viene ad accogliermi "Claire!!"e mi ritrovo Hailie aggrappata alle gambe con la faccia immersa nel mio addome; la prendo in braccio entrando in casa e dirigendomi verso la cucina da dove sento provenire le voci di Marshall e Alaina. "Claaaaireee!!" Laney mi viene incontro sorridendo mentre metto Hailie a sedere sul bancone di cucina. "Ciao piccola...come è andata questa settimana?" le poso un bacio sulla testa "Mh..bene..non vedevo l'ora che zio Marshall tornasse a casa" "Perchè? vi siete annoiate dalla nonna?" "Un po'...stare qui è meglio" "A scuola tutto ok?" "Mh-mh" nel frattempo raggiungo Marshall seduto al tavolo che parla al cellulare; vorrei stringerlo a me, baciarlo... "Sto ordinando la pizza" mi dice tenendo una mano sul cellulare "Tu che vuoi?" "Mmmm..." assicuratami che le bambine sono distratte a disegnare, mi siedo sul tavolo un po' provocante, mostrandogli le gambe nude, le cosce strette negli shorts pensando a cosa voglio per cena; ma in questo momento avrei fame solo di lui. "Claire..." mi dice tra l'irritato e l'annoiato "fammici pensare!" "E poi, per favore, una salame e peperoni" dice al telefono; gli faccio segno col pollice che è ok e torno dalle bambine. E' ovvio che qualcosa non va stasera. "Guarda!" mi fa Alaina mostrandomi le sue unghie "E' lo smalto che mi hai regalato tu" "Oooh, guarda che carineee..hai delle manine perfette sai?" "Io non riesco a darmelo bene come lei" dice Hailie con il broncio "Nessuna delle due avrebbe bisogno di quella roba" esordisce Marshall dall'altra parte della cucina "Lasciale giocare Marsh" "Sì papà, non fare il rompiballe" "Chi delle due si è permessa di dire parolacce in casa mia?" ci raggiunge col dito puntato mentre Laney ride sotto i baffi "Allora?" Hailie alza la mano titubante "Mh ecco la colpevole; per te niente pizza stasera!" riesce a trattenersi a stento dal ridere e io lo stesso nel vedere l'espressione imbronciata della piccola "Beh allora se è così, d'ora in avanti dirò solamente parolacce e se vuoi evitarlo mi farai mangiare la pizza, anzi anche le patatine!" dice Hailie incrociando le braccia mantenendo il broncio "Hailie Jade non fare la strafottente con me" "Sono arrabbiata PAPA'" "Ahahahah" "Che hai da ridere? Non sono un pagliaccio" "No che non lo sei piccola..." la abbraccia prendendola in braccio "Ma sei ancora troppo piccola per potermi tenere testa" Inizia a farle il solletico e la sorella si fionda su di loro cercando di difenderla finendo anche lei tra le grinfie di Marshall che adesso le rincorre per la cucina. "Filate a preparare la tavola se volete mangiare!" "No!" gridano entrambe continuando a ridere "Vogliamo mangiare in salotto, possiamo papinooo?". Io assisto alla scena divertita; ogni volta mi mancano così tanto...quando Marshall sta via per i tour, le registrazioni o per qualche intervista loro vanno a stare con la madre di Kim e io mi sento così sola nel mio appartamento... "Oooh no, non se ne parla" "Eddaiiiii" "Laney no! Perchè tutte le volte viene fuori la storia di mangiare in salotto quando ordiniamo la cena...ogni volta devo ripetere le stesse cose" "Beh lo facciamo con la speranza che un giorno tu ti stanchi e cederai" "Ahahah avete perso in partenza tesori" "Mmmm uffaaaa" Marshall le pizzica sul sederino ed entrambe vengono verso di me che nel frattempo ho iniziato ad apparecchiare la tavola. "Scommetto che se glielo chiedi tu preparano senza fare tante storie" mi dice Marshall scherzando e infatti le bambine mi aiutano con i piatti e i bicchieri sorridendomi e facendo le boccacce a lui. Marshall scuote il capo prendendosi una redbull dal frigorifero.
Le bambine ormai stanno qui da Marshall abitualmente da un paio di settimane; quando è tornato dal tour Kim era stata arrestata e Marshall ha preso le bimbe con sè per prendersi cura di loro quotidianamente, fatta eccezione per quei giorni in cui deve spostarsi velocemente per lavoro e rimangono a casa della madre di Kim. Adesso lei si trova in clinica di disintossicazione e Marshall fa il papà praticamente sette giorni su sette, 24 ore su 24; questa situazione ha portato Marshall a convincersi ancora di più di svelare alle bambine la nostra relazione, così sarà tutto più facile e naturale rimanere a casa con loro anche per dargli una mano; cerco di aiutarlo come meglio posso e devo dire che le cose sembrano funzionare: le bambine stanno bene e l'importante è questo; non sappiamo ancora quando Kim uscirà dal rehab, ma noi le daremo tutto il tempo che le serve; deve tornare ad essere in grado di prendersi cura delle bambine e se ci vorrà del tempo non c'è alcun problema; sia io che Marshall l'abbiamo tranquillizzata e quando ho avuto un minuto di tempo da sola con lei nella sua stanza alla clinica le ho spiegato che non intendo in nessun modo scavalcarla o prendere il suo posto nella vita delle bambine; è lei la mamma; ma le ho assicurato che avrei fatto il possibile per farle stare bene e tranquille. Anche Marshall ha deciso di non darle troppi problemi e di rimanere abbastanza neutrale nei suoi confronti. Devo dire che sono fiera di lui. Sinceramente non so come Kim veda tutta la situazione di me che mi prendo cura delle sue bambine, perchè non so come reagirei io nella sua posizione, ma adesso ha altro di cui occuparsi e in cui impegnarsi se vuole poter tornare da loro. Onestamente penso che sia terrorizzata di perderle, ma anche in questo ho cercato di tranquillizzarla dicendole che Marshall o io avremmo portato le bambine a trovarla ogni volta che fosse stato possibile, e che non sarebbero mancate telefonate quando fossero consentite. Nonostante le circostanze, Marshall era molto contento di avere le bambine sotto il suo tetto; e devo ammettere che anche io ero molto eccitata al fatto di vederle molto più spesso. Fondamentalmente dopo il tour le cose sembrano essersi stabilizzate un po' in casa Mathers e anche il fatto che Kim sia in riabilitazione è una cosa positiva da un lato, perchè così avrà l'opportunità di tornare sulla sua strada, di intraprendere un cammino più sano per sè e le sue figlie. Nelle ultime settimane anche Marshall ha cominciato ad essere più rilassato, continua a lavorare come sempre, con la sua dedizione e tenacia, ma lo vedo più sereno. Il che è strano perchè sono abituata a vedere un Marshall lunatico, nervoso, ombroso, ma devo ammettere che sta facendo un ottimo lavoro con se stesso e con la sua famiglia. Ma stasera è tornato ad essere QUEL Marshall; quello distante, pensieroso, perso nel suo mondo. Devo ammettere che vederlo così stasera mi crea un po' d'ansia, non riesco a non preoccuparmi per lui, a volte mi ha fatto stare letteralmente col fiato sospeso. Ho paura che i periodi neri non finiranno mai per lui, per noi... Adesso che lo avevo visto più rilassato pensavo che sarebbe durato, ma non è stato facile arrivare a questo punto, non è stato assolutamente possibile vederlo tranquillo nei mesi del divorzio, nè in quelli successivi. Marshall e Kim non sono mai stati una coppia...stabile, ecco. Litigavano spesso, spesso di fronte ad Hailie spesso di fronte anche a noi, me e i ragazzi, e devo ammettere che è al quanto imbarazzante assistere alle loro urla, tanto che a volte è stato impossibile non intervenire; ti facevano venir voglia di prendere le loro teste e sbatterle insieme, chiuderli a chiave in una stanza e lasciare che si sbranassero a vicenda come belve affamate. Marshall sfogava tutta la sua rabbia scrivendo, lavorando nel piccolo studio che aveva messo su insieme ai ragazzi del gruppo, riuscendo a ritrovare fiducia in sè stesso dopo il fallimento del primo disco Infinite. Nel 1997 a dicembre venne pubblicata una raccolta di canzoni che Marshall già aveva programmato di mettere in un futuro disco se avesse riscosso il successo sperato. E così fu, perchè il suo Slim Shady EP gli procurò un incontro con il grandissimo rapper e produttore discografico che Marshall ha sempre idolatrato, nonchè il grande indiscusso Dr. Dre, il quale lo fece assumere dalla Interscope Records e dalla Aftermath Ent. per cui pubblicò The Slim Shady LP nel febbraio del 1999 e da lì inizio a scalare una per una tutte le classifiche mondiali e ad incamerare migliaia e migliaia di vendite. Ricordo che eravamo tutti esaltati ed eccitati da come le cose sembravano andare per il meglio; Marshall aveva finalmente rimediato l'opportunità tanto desiderata, l'occasione della vita; lui era fuori di sè, stentava a crederci di essere passato dalle stalle alle stelle e festeggiammo ogni singolo giorno a partire da quello in cui finalmente firmò il contratto che diede inizio alla sua fenomenale carriera. Ma ben presto le cose cominciarono a farsi serie; Marshall per primo capì cosa volesse dire la frase "c'è sempre un prezzo da pagare". Cominciò a viaggiare e stare fuori per giorni o settimane sempre più spesso e questo peggiorava la situazione familiare; ma se faceva ciò che faceva era perchè si impegnava a dare alla sua famiglia una vita decente e di questo Kim non riusciva ad essergliene mai grata; Marshall le chiedeva tempo, le diceva che le cose sarebbero migliorate, che avrebbero comprato una casa più grande, che sia a lei che a Hailie non sarebbe mai mancato niente, ma non capiva che, fondamentalmente, ciò che sarebbe mancato loro in cambio del benessere era un marito ed un padre presente.
Quindi, come ben potete capire, ho sempre cercato di essere obiettiva quando si trattava di Kim e Marshall, anche perchè volevo bene al mio amico e di conseguenza amavo la sua famiglia, mi stavano entrambi a cuore e anch'io ho sperato fin in fondo che riuscissero a funzionare. Ma pian piano iniziarono ad essere sempre più distanti e credo che soprattutto la distanza fisica abbia portato alla rottura della fiducia e del legame affettivo; tutti quanti sapevamo che Marshall amava Kim, e non solo perchè fosse la madre di sua figlia, ma sempre più spesso non riuscivano a capirsi e finivano per litigare e separarsi per qualche giorno, per poi tornare insieme punto e a capo. Anche con noi non parlava moltissimo della sua situazione sentimentale, sapevamo bene però che stava soffrendo, e Kim ugualmente, pian piano il loro era un tirare avanti, un provare a far funzionare qualcosa che ogni volta si rompeva sempre un po' di più.
Poi una sera tutto andò letteralmente a puttane; tutti i suoi progetti per il matrimonio, i progetti per la casa nuova, tutto quanto andò a puttane e tutto perchè erano due teste di cazzo! Sì tutti e due, Kim e Marshall, nessuno meno dell'altro...

-Trustfulness- (Eminem Fanfic)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora