-Trustfulness- (Eminem Fanfic)

CAPITOLO 2

Ciao a tutti! Volevo fare le mie scuse per l'inconveniente che ho combinato! Non so come ma il secondo capitolo non è stato pubblicato con tutto il testo ma è completamente vuoto :( e ora non riesco ad eliminare quella parte... Pubblicherò il secondo capitolo qui :) Buona Lettura...

SETTEMBRE 2003

Claire POV

Mi ritrovo a sorridere a me stessa ricordando le farfalle allo stomaco che provai quando Marshall mi abbracciò, così come aveva fatto con mio padre, ma con più titubanza, prima di uscire dallo studio di papà, che oggi è diventato mio, e in cui anche oggi dovrò andare, come ogni giorno, per un paio di appuntamenti con dei clienti.

Verso il caffè nella mia tazza e preparo un bicchiere di succo a Marshall, sapendo che odia il caffè appena sveglio; al contrario io lo trovo magnifico accompagnato dalla prima sigaretta della giornata. "Ti fa male" mi sussurra all'orecchio Marshall abbracciandomi da dietro, togliendomi la sigaretta dalle labbra e prenderne una boccata per poi farmela fumare dalle sue dita mentre io sciacquo i bicchieri della sera prima. Dopo qualche attimo si scosta dal nostro abbraccio confortante per bere il suo succo sedendosi sul tavolo. "Lavori oggi?" Mi chiede. "Certo" mi avvicino a lui asciugandomi le mani allo straccio della cucina, per poi posizionarmi tra le sue gambe appoggiando le mani sulle sue ginocchia "Perchè?" gli sorrido dolcemente allungandomi per schioccargli un bacio sulle labbra "Così, perchè ti avrei voluto in studio con me oggi...mi mancherai..." mi sussurra appoggiando il mento nell'incavo del mio collo "Vedrò tesoro, se finisco presto passo dal McDonald e pranziamo insieme?" Lo sento sorridere contro la mia pelle dandomi i brividi "Avrò fame solo di una cosa" e mi morde delicatamente il collo stringendomi il sedere facendomi scoppiare a ridere. "Okkei Marshall, stop." Cerco di tornare seria provando a sciogliermi dalla sua presa "Davvero Marshall sono seria adesso, mi fai fare tardi cazzo" "Allora perchè ridi? Bugiarda" e inizia a farmi il solletico sui fianchi finchè non riesco a sfuggirgli e dopo avergli posato un ultimo bacio continuando entrambi a ridere mi avvio in camera a prepararmi per andare a lavoro.                                                                                                               

 "Piccola allora stasera ceni con me e le mie ragazze?" "Mmh mmh, okkei tesoro, ti raggiungo da te alle sette?" "Non rimani con me dopo pranzo?" mi guarda mentre finisco di passarmi il mascara e lui finisce di radunare le sue cose, che come ogni notte che passiamo insieme sono sparse per tutta la camera "Rimarrò per un paio d'ore, poi devo tornare al mio studio per preparare le ordinazioni se non voglio rimanere senza inchiostri" rispondo con un po' di tristezza per non poter rimanere con lui nel suo studio e vederlo da vicino immerso nel suo mondo, vedere la passione che mette nel creare beats e cercare le parole nella sua mente che viaggia alla velocità della luce, anche se probabilmente ci sarebbero stati anche gli altri ragazzi, con cui era impossibile non ritrovarsi a cazzeggiare come idioti gonfi di birra e marijuana.                                                                                                                                     

"Sei pronta?" mi chiede impaziente dal salotto. "Okkei okkei arrivooo!" "Cazzo ma non avevi detto di essere pronta 5 minuti fa?" non rispondo, troppo impegnata a cercare il cellulare in ogni angolo della camera "Claire!?" lo vedo con la coda dell'occhio fare capolino dalla porta di camera, e prima di potermene accorgere trovo finalmente il cellulare nell'inviluppo di lenzuola, ordinandomi mentalmente di cambiare le lenzuola quando tornerò a casa stasera, prima di cambiarmi per andare da Marshall. "Vittoria!" alzo la mano col cellulare per poi infilarlo in borsa, raggiungere Marshall, che mi guarda come se fossi un' aliena appena sbarcata sulla Terra, prenderlo sotto braccio e trascinarlo con me fuori dal portone di casa.