Keira
Sono passati due giorni da quando Alexander ha postato l'invito al loro torneo di basket e sto ancora cercando un modo per convincere i miei fratelli del fatto che, con o senza la loro approvazione io parteciperò lo stesso.
A lezione finita metto tutto apposto nel mio zaino il più velocemente possibile.
Non ci credo che mi segua anche qui
Ma appena lo vedo avvicinarsi a me, il mio cuore inizia a battere così tanto che non mi stupirei se mi venisse un infarto.
Appoggia le mani sul mio banco e mi sfoggia uno di quei suoi sorrisetti provocatori.
"Non ho tempo da perdere"borbotto notando che siamo rimasti soli in classe e provando ad alzarmi invanamente dato che mi blocca i polsi.
"Piccola peste non scappare dai problemi, prima o poi ti raggiungeranno" mormora "E poi devo solo comunicarti che ho lasciato un posto per te al torneo, parteciperai"Ha lasciato un posto apposta per me?
"Sai, ero sicura di voler partecipare, ma ora che me lo chiedi tu mi sono sorti parecchi dubbi"
"La mia non era una domanda. Con chi sarai in squadra?"
"Punto primo non decidi tu per me. Punto secondo verrò con Ryan"Nel sentire il nome del mio amico rafforza la presa sui miei polsi e mi mostra uno sguardo infuocato che però maschera subito con una risata.
"Allora sarà facile battervi"
"Cosa c'è Victor? Sei per caso geloso?"
"Essere gelosi di uno come lui sarebbe un vero insulto. Scommetto che non riuscirebbe neppure a farti venire"Libero con uno scatto la mano e gli do uno schiaffo in pieno viso mandandolo a quel paese.
"Hai detto quello che dovevi dirmi, ci sarò e ti batterò umiliandoti davanti a tutti. Sei uno stronzo e ora liberami la cazzo di mano"
Fa come richiesto ma prima di liberarmi del tutto mi sussurra una frase all'orecchio.
"Tu non sai davvero com'è andata quel giorno e forse è meglio così"
"Sei uguale a tuo padre" borbotto arrivando davanti la porta, ma prima di andarmene gli rivolgo un ultimo sguardo. Nel sentire quelle cinque parole si è irrigidito e non poco. Proprio mentre sto per uscire, si gira di scatto e mi fa restare spalle al muro. Da questa visuale posso osservare meglio i tratti del suo volto e per un attimo ritorno a quando eravamo bambini.
"Perché hai i capelli grigi se non sei vecchio?" domandò con innocenza la piccola Keira.
Vic rise e le chiese :" Tu perché hai i capelli arancioni se non sei una carota?"
"Sono nata così, che c'è non ti piaccio?"
"Sei la persona più bella che abbia mai visto carotina" Keira iniziò a ridere e Victor colse l'occasione per rubarle un bacio a fior di labbra."Non fare così ti prego. Non condannare qualcuno che è già stato ucciso troppe volte"
Tutto mi aspettavo tranne una frase del genere e solo dopo averla pronunciata si rende conto di ciò che ha detto."Tutto Victor. Dopo quello che mi hai fatto meriti tutto tranne che la felicità"
"Ci vediamo al torneo, piccola peste" ed esce lasciandomi sola.*
Entro in mensa e quasi corro al nostro tavolo.
"Ci andrò con Ryan e non voglio commenti, è deciso"Simon alza lo sguardo dal suo piatto e mi guarda. "Keira..."
"Victor è venuto a parlarmi e ha lasciato un posto per me, devo andare"
"Se è un'occasione per dare una lezione a quello stronzo, io ci sto" Ryan mi si affianca dandomi il cinque."E va bene, ma se alza anche un solo dito contro di te io lo uccido" si rivolge a me mio fratello.
"Tranquillo Simon, ci penso io" gli risponde Ry circondandomi le spalle con un braccio."Guardate, hanno appena annunciato dove si terrà" la voce impaurita di Jess non promette nulla di buono.
Ci mostra il telefono e la mia convinzione iniziale inizia a sgretolarsi."Di notte al Luna park? Che razza di torneo sarà"
"Ti ricordo che stiamo parlando di tre pazzi, non sarà di certo solo un torneo" rispondo ad Alan.Mentre siamo ancora immersi in una fitta conversazione per cercare il motivo del perché proprio al Luna park, l'altoparlante annuncia che oggi le lezioni finiranno prima e possiamo andare a casa ora stesso.
"Keira vuoi venire in palestra ad allenarti?"mi chiede Ryan
"Certo, ma non credo che questi vestiti vadano bene" rispondo indicandomi
"Sei bella sempre, andiamo"Al sentire quelle parole non mi sfugge lo sguardo di rabbia mischiata a tristezza che Alyssa gli rivolge.
Credo proprio di essermi persa qualcosa tra questi due.Appena usciti dalla mensa mi affretto a dire a Ry che ho dimenticato una cosa sul tavolo e che sarei tornata subito.
In mensa noto subito gli inconfondibili ciuffi rosa di Aly e mi fiondo da lei prendendola in disparte.
"Sputa il rospo" vado dritta al punto senza tanti giri di parole.
"Di che parli?" mi basta uno sguardo per farla cedere.
"Ho solo paura per Ryan tutto qui" capisco subito che si riferisce al torneo.
"E per me non hai paura?" la provoco.Sbianca.
Beccata."No... cioè si"
"Sto scherzando Aly, ti sei incartata da sola" le faccio notare.
Sospira."Non so se effettivamente ti piace, ma in caso fosse così, sappi che io non provo nulla per lui se non una forte amicizia"
In realtà sono venuta fin da lei solo per dirle questo, non voglio che stia male per paranoie che si crea da sola."Ora però devo andare, ci vediamo domani" non le do il tempo di rispondere che sparisco nella folla di gente intenta ad uscire.
"Andiamo?" Chiede il mio amico appena mi vede.
"Andiamo" confermo.Ma appena raggiungiamo la macchina sento una strana sensazione addosso.
Sarà la brezza di dicembre.Apro lo sportello e due mani mi coprono gli occhi facendomi arretrare.
Sento Ryan chiamarmi ma non faccio in tempo a rispondere che la figura mi ha già portata via.Mi schiaccia contro il muro e finalmente scopro chi è il mio rapitore.
"Alexander?"chiedo stupita.
"In persona"
"A cosa devo questo rapimento?"
"Non venire al torneo" d'untratto diventa serio.
"Victor mi ha lasciato un posto"
"Victor è un sottone"sussurra
"Come?"chiedo per accertarmi di non aver capito male.
"Ho detto che Victor è un coglione"Strano ero abbastanza sicura di non essermi sbagliata.
"In ogni caso, non venire lo dico per il tuo bene"
"Sai che non ti ascolterò vero?"
"Ti ho avvisata, ora sarà meglio che tu raggiunga il tuo amico. Esci dalla porta di emergenza e te lo troverai davanti. Sono sicuro che ti cerchi come un disperato" mi informa scompigliandomi i capelli.Io ed Alexander andavamo insieme a scuola, per questo siamo rimasti in buoni rapporti fino a quando non si è trasferito.
Lo saluto ed esco trovandomi Ryan davanti che si accerta che io stia bene e mi chiede dov'ero finita. Uso la scusa di essere andata al bagno e finalmente entriamo in macchina.
Spazio autrice
Dopo giorni e giorni sono riuscita a finire questo capitolo, piaciuto??Vi ringrazio per le mille stelline♡♡ e al prossimo capitolo✨
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Annihilation
Romance"Lui mi guarda negli occhi, e in quei dannati occhi ci ritrovo il bambino che mi insegnò a scrivere. Il bambino che non parlava quasi mai per paura di dire la cosa sbagliata. Il bambino che mi salvò dalla mia probabile morte. Il mio bambino preferit...