Ryan
Chi me l'ha fatta fare.
Ma non potevo dire di no a Keira. Anche se non nego che in questi minuti che ci distanziano dal Luna Park vorrei scappare a gambe levate.
Mi rassegno e guardo la mia amica dallo specchietto della vecchia macchina che abbiamo trovato nella discarica più vicina al quartiere.
Ha lo sguardo perso nel vuoto, chissà a cosa starà pensando.
Rivolgo lo sguardo alla strada, ma proprio in quel momento la sento respirare forte.
Troppo forte.
La guardo di sguincio e vedendola boccheggiare in cerca d'aria accosto."Non devi farlo per forza, non farai cadere i muri che ci sono tra tutti noi vincendo un torneo" provo a convincerla.
"Mi ha rovinato la vita. Devo farlo"
"Lo sai che per te ci sono sempre vero?"
"Grazie, Ry"Le lascio un dolce bacio sulla guancia e mi rimetto alla guida del veicolo.
Provo a distrarla facendo partire qualche canzone ma l'unica radio che prende è quella della chiesa, così mi metto a cantare rappando il Padre Nostro.
Inutile dire che esce fuori uno schifo ma la missione distrarre Keira dalla nostra probabile morte per uno stupido torneo sta funzionando dato che ridiamo tutto il tempo come degli ossessi.
Purtroppo però a interromperci è una specie di animale che non riesco a identificare che si schianta contro la nostra macchina. O forse credo di sapere con chi abbiamo a che fare.
"Un uccello ci ha scambiato per il suo nido, o i tre moschettieri sono già pronti ad ammazzarci?"
"Merda" sussurra Keira vedendo Victor avvicinarsi a noi sempre con quel suo sorrisetto strafottente."Scendi prima che ti obblighi con la forza" si rivolge a me.
"Ok Gargamella, calmo"
A Keira scappa una mezza risata e questo mi basta per non scappare e tornare indietro."Nate verrà a prenderti" mi informa per poi sfrecciare via con la mia amica.
Oh cazzo, sono nella merda.
Appena vedo la moto di Nate avvicinarsi un brivido mi percorre la schiena portandomi a imprecare.
"Amorino, ti va una bella scopata?" chiede malizioso.
"Vaff..."
"Calmati amico, scherzavo" sbuffa "Ora muoviti a salire"E io come un soldatino eseguo cio che dice.
Keira
"Non fare del male a Ryan, non ti ha fatto nulla" lo guardo minacciosa.
Lui ride
"Altrimenti? Mi mostri una delle tue mosse da boxe?"
Carico un pugno contro di lui ma lo schiva.
"Dovremo essere arrivati già da un pezzo" borbotto notando che ha cambiato strada.
"C'è tempo per il torneo, voglio divertirmi un po'"
"Non sono la persona giusta per assistere a una delle tue scopate" mormoro a fatica.Mi guarda interrogativo.
"Davvero credi che mi vada a scopare la gente?"
"Con me non..."Non riesco a finire la frase che la macchina compie una sgommata quasi mortale.
"Sei pazzo per caso?" quasi urlo.
"Benvenuta nell' ex circuito più grande di Brooklyn""E cosa ci facciamo qui?"
"Scendi" mi ordina facendo lo stesso.Dopo qualche passo ci ritroviamo davanti a una piccola casetta.
Apre la porta con un calcio e quello che mi trovo davanti mi fa restare a bocca aperta, tanto che sono quasi certa di aver visto un leggero sorriso sul volto di Victor.Un ring da boxe con tanto di sacco e guantoni.
Probabilmente se non lo odiassi ora sarei corsa da lui ad abbracciarlo, ma non posso permettermelo."Questo vuol dire che vuoi sfidarmi?"
"Se sei pronta a perdere, con piacere" dice iniziando a mettersi le bende.
"Non mi servono i guanti, non li metto mai"
"Dovresti, da piccola li mettevi" mormora
"Sono cambiata da allora, iniziamo"
"Io invece credo che non sei cambiata molto, in ogni caso questo scontro sarà un po' diverso"Sbuffo
"Spiegati meglio"
"Ti farò delle domande, se rispondi sinceramente potrai attaccare per prima. Altrimenti sarò io a farlo e viceversa"
Mentre parla non posso fare altro che perdermi nelle sue irridi scure."Ci sto"
Saliamo entrambi sul ring e ci mettiamo in posizione.
"Prima le donne" sorride .
"Perché ti sei iscritto alla mia stessa scuola?" domando di getto.
"La madre di Nate sta col preside"Prova a darmi un pugno sulla pancia ma lo schivo facilmente.
"Ti piace Ryan?" chiede senza giri di parole, perché lui è fatto così e a me è sempre andato bene.
"No" provo a tirargli un calcio sull'addome ma lo placa.
"Stiamo facendo boxe o MMA?" chiede retoricamente.
"Non hai parlato di regole" gli ricordo."Solita fuorilegge" sussurra.
I minuti passano e continuiamo a farci domande e colpirci.
"Ultime due domande" annuncia.
"Perché quel giorno sei stato immobile?" chiedo presa da un coraggio improvviso.Si irrigidisce.
"Davvero credi che non sarei voluto venire lì ad aiutarti?"
"Mi hai rovinato la vita Victor"Un rumore di vetri rotti ci interrompe.
"Cazzo no" borbotta scendendo dal ring.
"Che succede?"
"Jacopo"Mi basta quel maledetto nome per bloccarmi sul posto.
"Ci penso io ad ucciderlo tranquilla"
"Io non credo" urla il nuovo arrivato con un ferro in mano.Ha fatto del male a me, non permetterò che lo faccia anche a qualcun'altro.
Balzo a terra guardando Victor.
Uno sguardo.
Ci basta uno sguardo per capirci.Jacopo si avventa su di me ma Vic lo blocca ricevendo da parte sua un ferro allo stinco.
Colgo l'occasione per colpirlo alla testa con un calcio che lo fa cadere sanguinando.
Ma non mi basta, deve subire almeno un quarto del dolore che ha inflitto a me.Passo diversi minuti a picchiarlo tanto che Victor deve fermarmi per non ucciderlo.
Mi fermo guardando la pozza di sangue ai miei piedi e sulle mie nocche e sorrido soddisfatta.
Guardo Vic e ci sorridiamo complici.
Io e lui di nuovo insieme come un tempo.
Era bello ma fottutamente sbagliato.
Perché io e lui siamo nati per morire."È stato divertente ma dobbiamo andare" mi ricorda lui.
"Già"Ritorniamo alla macchina trovando i finestrini rotti a terra.
Apro lo sportello ma mi ferma.
"Aspetta" dice semplicemente.Sale al posto del conducente nonostante sia pieno di vetri e pulisce il mio posto tagliandosi.
"Sali" ordina.
"Non c'è n'era bisogno"Non risponde, mette in moto e ci avviamo verso il Luna Park.
Spazio autrice
Holaaa, come state???
(Io stra gasata per la vittoria della Juve)Piaciuto questo capitolo???
Scusate per eventuali errori ma l'ho ultimato stamattina e sembravo una zombie ✨
Grazie sempre di tutto e al prossimo capitolo 🧡
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Annihilation
Romance"Lui mi guarda negli occhi, e in quei dannati occhi ci ritrovo il bambino che mi insegnò a scrivere. Il bambino che non parlava quasi mai per paura di dire la cosa sbagliata. Il bambino che mi salvò dalla mia probabile morte. Il mio bambino preferit...