CAPITOLO 5

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Sherry si riprese ed aprí gli occhi. Inzialmente vedeva sfocato, dopo qualche minuto peró la vista ritornó normale: si trovava stesa su una poltrona morbida in un locale luminoso e accogliente e riusciva a sentire il brusio di poche persone. Ad un tratto una voce familiare le chiese:"Tutto ok?" "Jake sei proprio tu !?" esclamó incredula la ragazza: "Adesso fai fatica anche a riconoscermi! deve essere stata una brutta botta!" replicó lui abbozzando un sorriso. Sherry si mise a sedere di fronte al ragazzo "Qualcosa non va ?" domandó lui vedendola strana. La giovane lo fissó e dopo qualche istante cominció a parlare: "Avevo portato in salvo un gruppo di sopravvissuti nell' ospedale... c' é stato un' incidente... "a quel punto non riuscí piú a trattenere le lacrime "Sono morti tutti! sono andati persi il vaccino e i dati, anche il piccolo Omar non c'é piú... il mio lavoro é stato inutile!" appena lei finí di sfogarsi, Jake le prese la mano dicendo: "Non é colpa tua, hai fatto il possibile per salvarli." Sherry si asciugó le lacrime "Grazie, sei molto dolce." Il ragazzo si diresse verso il bancone "Un cocktail analcolico fresco con due cannuccie, se é possibile ." il barista preparó la bevanda e gliela porse. Jake si sedette di fianco a lei "Bevi, ti sentirai meglio " disse lui facendole l' occhiolino. "Grazie, ma che ci facevi vicino all' ospedale nel momento dell' incidente?" chiese la ragazza sorseggiando il cocktail "Avevo visto una nube nera provenire da lí cosí sono andato a dare un' occhiata e ti ho salvato la vita! É da quando ci siamo lasciati in Cina che sono qui. Ho scoperto l'esistenza di un nuovo virus e del centro della Neo-Umbrella, pare ci lavori un mio parente e voglio saperne di piú." rispose lui bevendo dall'altra cannuccia" Sherry ascoltó le sue parole attentamente e continuó: "Posso venire con te? tanto non ho piú niente da fare, il mio lavoro é finito ." "Certo, siamo una bella squadra noi due " disse l'ex mercenario andando alla cassa per pagare il conto, dopo prese la giovane per mano e la condusse all'uscita. Dietro al bar c'era la sua moto nera "Sei pronta per una nuova avventura? salta sú!" propose Jake mettendosi alla guida. Sherry salí sulla moto cingendogli il torace. Cosí partirono verso la loro prossima destinazione...

Dopo essere saliti sull'elicottero ed aver viaggiato a lungo,Chris e Jill si erano addormentati. Una volta atterrati, il pilota scuotendoli disse: "Siamo arrivati !" la donna si stropicció gli occhi e sveglió il compagno. Quando scesero ancora assonnati, Abukir era avvolta dall'oscuritá. Doveva essere appena scesa la notte, non si potevano vedere le stelle a causa dei grossi nuvoloni che coprivano il cielo e tirava un leggero vento freddo. L'atmosfera era davvero cupa... I due si voltarono indietro scorgendo l'elicottero allontanarsi nel buio. Passati pochi minuti,Chris ricevette una chiamata alla quale rispose: "Qui base, sono Max. Siete arrivati?" "Si" disse l' agente "Dovete trovare il centro della Neo-Umbrella e mandarmi le coordinate. Fate in fretta e non perdete tempo!" concluse il capo chiudendo bruscamente la chiamata. "Mi sa che faremo meglio a muoverci" disse Jill "Non sappiamo nemmeno che strada prendere !" replicó Chris nervosamente, la donna si incamminó lungo l'unico sentiero di fronte a loro seguita dal compagno. Era una delle vie che portava al centro della cittadina, gli alberi ai lati della strada erano bassi con poche foglie, il terreno invece, costituito da sabbia e a tratti da erba. L' ambiente presentava le caratteristiche tipiche del clima semi-arido. Mentre camminavano Jill si fermó : davanti a loro apparve il corpo di un ragazzo impiccato ad un albero con gli occhi spalancati e la testa chinata. Si sentí un battito d' ali e dal nulla sbucó uno stormo di uccelli che sembravano avvoltoi, avevano le pupille rosso sangue e il piumaggio color fuliggine. Si gettarono una parte sul cadavere, l' altra su i due agenti della B.S.A.A. dal cielo iniziarono a scendere le prime goccie d'acqua che presto si tramutarono in un violento acquazzone con tanto di tuoni e fulmini. Chris e Jill si lanciarono in una corsa sfrenata per sfuggire alle creature, dopo un pó riuscirono a prendere le distanze e si nascosero in una grotta, aspettando che gli uccelli si allontanassero. Una volta seminati la donna disse:"L'abbiamo scampata bella! per fortuna abbiamo trovato un rifugio!ho i vestiti inzuppati!" lui rispose: "Che ne dici di continuare lungo questo passaggio?" lei annuí" Si, anche perché fuori piove ancora." Cosí si avviarono all'interno. Ad un certo punto il passaggio si allargó, rivelando la presenza di una casa. I due agenti si avvicinarono alla struttura malridotta e vi entrarono. Si accorsero subito che era stata abbandonata da un bel pezzo: la piccola stanza dove si trovavano aveva le finestre siggillate e un odore sgradevole la avvolgeva, sembrava che qualcuno fosse entrato lí per cercare qualcosa: infatti sul pavimento c'erano diverse cianfrusaglie e l' ambiente appariva alquanto disordinato. Sembrava una casa d' altri tempi. Improvvisamente le torce dei due si spensero lasciandoli nella completa oscuritá. Jill era agitata, pur avendone passate di tutti colori, quel posto non le piaceva affatto : era buio e maleodorante, avrebbe preferito di gran lunga essere a casa magari stesa sul divano, si strinse a Chris che le chiese:"Vuoi uscire?" " No, diamo un occhiata,potremo trovare qualcosa di interessante." rispose lei. Lui prese a scuotere la sua torcia finché non funzionó nuovamente. Cosí iniziarono a frugare tra i fogli sparsi a terra: trovarono una foto di un giovane Siriano vestito con abiti da ufficio, probabilmente il propietario della casa. Continuarono le ricerche senza trovare nulla di utile, quindi decisero di ispezionare le altre stanze. Una delle porte era chiusa perció Jill utilizzó il suo famoso grimaldello per aprirla. L'abitacolo doveva essere una camera da letto: lo si capiva dalla presenza di una brandina stranamente in ordine con tanto di cuscino. Di fianco a questa, vi era un armadio in legno e un comó. Nel complesso il locale appariva molto spoglio e non suscitava nessuna emozione. Chris aprì un'anta dell' armadio rivelando uno sgradevolissimo odore al suo interno. L'uomo puntó il fascio di luce della torcia sul secondo scompartimento,ma non notó niente a parte uno strato spesso di polvere. Alzó la scia luminosa sul primo scaffale,mostrando una mano insaguinata con le dita ritratte appoggiata sopra un pezzo di carta. Chris inorridí a quella vista ma si fece coraggio, prese il foglio e chiuse l'armadio. Si voltó verso Jill "Da qualche parte deve esserci anche il corpo..." la donna replicó :"Io non ci tengo a scoprirlo, non so te..." Lui inizió a leggere ad alta voce :" 20 Settembre 2013 .
Siamo molto orgoliosi di avere lei, uno dei migliori biologi di tutta la Siria, nel nostro staff e abbiamo la convinzione che con lei faremo dei grossi progressi nelle ricerche..." Al quel punto Chris si bloccó, poiché il resto del documento era reso illeggibile da una grossa macchia di sangue, si riusciva a leggere solo il finale :" le auguriamo una buona permaneza.
Al signor Abdul Aleem. " "E' tutto quello che si capisce" disse infine lui porgendole il foglio. Jill lo prese e osservandolo meglio notó : "Guarda, il simbolo della Neo-Umbrella! " poi aggiunse girando il documento: "C'é anche una mappa del centro!" "Ottimo ! mandiamo subito le coordinate a Max e dirigiamoci lí" disse Chris prendendo il cellulare.

Resident Evil: The last warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora