Leon dopo essersi rialzato, si guardó intorno cercando di individuare Sherry, ma vide solamente fiamme e macerie. Si sentiva enormemente in colpa per averla coinvolta nella propria missione. Sperava che il suo salvatore avesse buone intenzioni e che lei stesse bene. Decise di trovare un modo per andarsene da lí, quel posto non era per niente sicuro. Avvertiva un fortissimo dolore alla schiena, ma questo non gli impedì la fuga, si aspettava di vedere da un momento all' altro un Hunter spuntare dal nulla pronto a scagliarsi contro di lui. Mentre avanzava faticosamente, sentí la vibrazione del cellulare, quindi si appoggió ad un muro ancora intatto dopo l'esplosione e rispose con voce dolorante :" Hunnigan sei tu ?" "Si. Ho appena ricevuto la notizia dell' incidente all' ospedale principale di Abukir, sembra sia stato un attacco premeditato. Qualcuno ha liberato le stesse creature che abbiamo visto nel video e le ha mandate nei pressi della zona ospedaliera. Leon ci sei ? dove ti trovi in questo momento?" "Piú o meno, sono proprio lí." rispose l' agente. "Devi andartene subito!stanno per isolare la zona." replicó la donna. "Non posso. Devo trovare Sherry, l'ho coinvolta in questa faccenda e devo assicurarmi che stia bene. Poco prima di perdere i sensi ho visto che un uomo con un mantello la portava in salvo, penso proprio sia quello del filmato." "Chi ti ha dato il permesso di mettere in pericolo la vita di un altro agente! pergiunta meno esperto e piú giovane di te!!" di tutta risposta, Leon premette il pulsante per chiudere la chiamata, senza finire di ascoltare la predica di Hunnigan, infine allontanandosi.Claire stava attraversando, con la moto, una strada del centro di Abukir.
Questa era parecchio movimentata e strapiena di gente che sembrava avere fretta. Lei era diretta alla base di TerraSave, per sapere i particolari della sua missione. Arrivó dopo dieci minuti in perfetto orario. Parcheggió la vettura nel garage apposito per i dipendenti e si sfiló il casco, poi si avvió verso l' entrata. TerraSave aveva diverse sedi sparse in tutto il mondo, quella in Siria si trovava vicino il centro di Abukir: era di piccole dimensioni ma in compenso possedeva un grande giardino di piante grasse che la circondava. Claire una volta entrata nell' edificio, mostró la sua tessera identificativa alla guardia e domandó: "Mi scusi, a chi devo chiedere ulteriori chiarimenti sulla mia missione?" "Prosegua diritto, lí troverá un'ascensore che la porterá al secondo piano, dove c'é una stanza con su scritto "Sala informazioni " rispose freddamente l' altro. "Grazie mille" detto ció, la donna si diresse nel luogo indicato. Prese l' ascensore, arrivó al piano superiore e fece il suo ingresso nella porta che corrispondeva a quanto le era stato detto. La camera era spaziosa, forse la piú grande del complesso. Nel mezzo presentava un grosso tavolo con dei mini tablet disposti in ordine alfabetico dei dipendenti,molti dei quali erano giá stati presi dai propretari. Claire si avvicinó cercando il suo,poco dopo lo trovó e lo mise in tasca. Cosí uscì dall' edificio accendendo l' apparecchio. Sul display comparí una schermata dove c' era un elenco dei suoi compiti: la sua prioritá era quella di trovare quante piú prove e testimonianze possibili, che potessero incastrare i capi della Neo-Umbrella e gli scienziati, i quali conducevano brutali esperimenti su uomini e animali nel laboratorio siriano.
In secondo luogo, doveva trovare un campione del vaccino contro il nuovo tipo di virus, che sarebbe stato utilizzato per prevenire la diffusione dell' epidemia. Infine aveva il dovere di consegnare tutto il materiale alla sua associazione, che avrebbe provveduto alla denucia del centro e all' arresto del personale coinvolto. Claire pensó che la cosa migliore da fare fosse quella di chiedere spiegazioni alla gente del luogo.
Di certo avevano avvertito qualcosa di strano negli ultimi tempi in quella tranquilla cittadina. La donna, avvolta nelle proprie riflessioni, salí di nuovo sul motorino premendo sull' acceleratore.Leon, dopo aver vagato a lungo per le strade della cittá, ed essersi allontanato dalla zona ospedaliera, esausto si sedette su una panchina.
Il dolore alla schiena lo aveva costretto a fermarsi per riposare un pó. Il quartiere dove si trovava qualche minuto prima, era avvolto nel caos piú totale a causa dell' incidente : l' incendio, dall' ospedale si era propagato anche agli edifici circostanti, provocando paura e agitazione nei residenti del posto, i quali avevano cominciato ad uscire dalle abitazioni riversandosi in strada, gridando.
Il luogo dove era adesso era molto piú tranquillo. All'uomo venne una gran sete, perció prese la borraccia, constatando invece che putroppo era vuota. "Merda!" imprecó, alzandosi dalla panchina deciso a proseguire: sperava con tutto il cuore di trovare una sorgente d'acqua. Per sua fortuna,qualche metro piú avanti, c' era una locanda. Leon vi entró, quasi trascinandosi e trovó all'interno tre uomini, due dei quali erano intenti a chiacchierare animatamente, mentre l'altro era dietro un bancone. "Hai sentito che la polizia ha bloccato tutta l'area nei pressi del policlinico?" "Si, dicono che a causare il disastro siano state delle strane creature... hanno anche fatto evacuare le persone..." "Ma che cosa sta succedendo! non siamo piú al sicuro qui... dobbiamo andarcene!!" aggiunse l' uomo dietro il banco, poi si accorse della presenza dell'agente e continuó riferendosi a lui :"Hai una brutta cera amico, cosa ti é successo? che posso fare per te?" Leon si avvicinó, rispondendogli con voce sofferente:"Potrei avere una bottiglina d' acqua, per favore?" "Certo!" disse l'altro, porcendogliela. "Grazie, stavate parlando del presunto attacco alla clinica della cittá, vero?" chiese l'americano, aprendo la bottiglia e bevendone un sorso. "Si, da dove vieni? e dove stai andando?" "Sto cercando il centro della Neo-Umbrella, potete dirmi dove potrebbe trovarsi?" "Si mormora che sia alla periferia di Abukir, Jhon percorre quella strada spesso per fare rifornimento di merce, ma ti sconsiglio vivamente di andarci... mio figlio era un ricercatore che lavorava alle dipendenze della azienza che hai nominato... quei bastardi me lo hanno portato via per sempre! era cosí giovane! aveva ancora tutta la vita davanti..." "Mi dispiace molto, il suo fattorino potrebbe darmi un passaggio fin lí, se non disturbo ovviamente?" domandó l'agente "Va bene... te li cerchi proprio i guai, eh ? troverai Jhon nel magazzino. Ma non puoi andare in queste condizioni... Jasmine,porta una bacinella d'acqua e delle fascie." Dopo qualche minuto una donna sulla cinquantina, entró con quello che le era stato chiesto. "Lei é mia moglie, ti medicherá le ferite." spiegó il locandiere. Jasmine disinfettó e fasció i graffi sulla schiena di Leon che ringrazió entrambi, posando qualche moneta sul bancone,dirigendosi poi dietro il locale. Notó un ragazzo che scaricava dei pacchi da un furgoncino. Leon si rivolse a lui dicendogli: "Posso venire con te alla periferia? " Jhon lo scrutó attentamente e rispose:" Ok, ma non lo faccio di certo gratis..." l'altro consegnó al giovane venti dollari con un sospiro, che il ragazzo intascó soddisfatto, invitandolo ad entrare nel veicolo.
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Resident Evil: The last war
HorrorI protagonisti storici della saga di Resident Evil si troveranno a fronteggiare l'ennesimo attacco delle b.o.w questa volta nella periferia della tranquilla cittadina di Abukir dove riaffioreranno vecchi ricordi e nuove rivelazioni sul passato dei p...