CAPITOLO 8

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Era ormai sera quando Sherry e Jake giunsero a destinazione. Avevano trascorso molte ore in viaggio e alla ragazza facevano male la schiena e le gambe poiché era stata troppo tempo sulla moto, nonostante si fossero fermati qualche volta per riposarsi, cogliendo l' occasione per scambiare due chiacchiere sui loro trascorsi. Inoltre , durante il tragitto, Jake le aveva raccontato che era passato diverse volte davanti al centro della Neo-Umbrella e si era anche infiltrato all'interno, questo aveva risparmiato loro parecchia fatica nella ricerca della strada da prendere. L'edificio dall' esterno non sembreva per niente un laboratorio ma un semplice cantiere abbandonato. La struttura era di dimensioni notevoli ed era circondata da una cancellata nera un po' arruginita. La porta principale del cancello era bloccata ,perció i due ragazzi decisero di scavalcare. Jake passó per primo poi aiutó Sherry a fare altrettanto,  la giovane peró perse l' equilibrio ma fu presa prontamente dall' altro. Entrambi entrarono dalla porta socchiusa. Sherry pensó che era stato fin troppo semplice introdursi nel laboratorio e si chiese quale altro genere di creature potesse esserci...comunque non si sarebbe sorpresa, ci era  abituata.
Da piccola aveva visto esseri immondi e rivoltanti, perfino suo padre era completamente mutato a causa del virus G, tutto ció l'aveva tormentata nei suoi peggiori incubi che la  perseguitavano ancora oggi... Jake interruppe i suoi pensieri chiedendole : "Tutto ok?" lei fece un cenno di assenso, cosí proseguirono lungo un corridoio. Entrarono nella prima stanza constatando che anche questa era aperta. Dentro erano presenti delle teche con un liquido verdastro.
La giovane si avvicino ad una di queste, notando che all'interno vi erano delle creature simili a lupi.     
Il ragazzo la raggiunse con in mano dei fogli, dicendo: "Devo farti leggere un documento importante riguardo quel mio parente che lavora qui." lei si voltó: "Era tutto cosí, quando sei entrato la prima volta ?" "No,le teche non c'erano. Poi ho dovuto forzare la serratura della porta d'ingresso..." non fece in tempo ad aggiungere altro che notó una piccola crepa nel vetro di conseguenza il giovane prese la mano di Sherry, allontanandola da lí. Subito dopo, si sentí un rumore e i contenitori andarono in frantumi,permettendo ai mostri di uscire. Questi avevano una folta e scura pelliccia spelacchiata, dalle mascelle invece si intravedevano i denti aguzzi e del sangue colava loro dal muso, le pupille erano dilatate e rosse. Jake mise i documenti in tasca prendendo la pistola e lo stesso fece Sherry. I due iniziarono a sparare ai lupi con le fauci spalancate per la fame. Uno di loro si scaglió contro l' ex mercenario che lo respinse con un calcio, mentre un altro si lanció contro la ragazza facendola cadere a terra. Stava per morderla quando lei riuscí a predere il pugnale infilandolo nella gola dell' animale poi si alzó e continuó a sparare assieme a Jake. Dopo qualche minuto le creature giacevano morte sul pavimento.

Il furgoncino che trasportava Leon e Jhon era molto instabile infatti trabballava ad ogni crepa nella strada. Il ragazzo ad un certo punto si fermó: "Più avanti di cosí non posso portarti. Prosegui diritto per circa quattrocento metri  e troverai il centro." Leon lo ringrazió  e fece come gli era  stato detto. Una volta arrivato, notó subito che una cancellata nera gli impediva l' entrata. Non aveva nessuna intezione di scavalcarla, non voleva correre il rischio di riaprire le ferite sulla schiena, quindi pensó di trovare un' altro modo d'introdursi. Fece il giro dell'edificio, trovando fortunatamente una porta senza maniglia che si confondeva col muro poiché aveva lo stesso colore. L' agente diede piú calci al  battente, quando questo finalmente cedette permettendogli di entrare. La stanza dove era capitato, doveva essere una specie di archivio, c'erano parecchi scaffali pieni di fascicoli e degli armadi con dei cassetti. In un angolo a sinistra c'era una scrivania ricolma di carte ed una macchina da scrivere. Leon si avvicinó al tavolo aprendo quello che pareva un registro, lesse una lista dove venivano elencati i nomi delle B.O.W. , il loro costo e gli acquirenti. Molto probabilmente le creature erano destinate ad essere vendute in tutto il mondo sul mercato nero. Notó che tra i paesi coinvolti vi era anche l' America... così uscí e si ritrovó in un corridoio. Dopo aver capito la  funzione dello stabilimento, l' uomo era piú convinto che mai a distruggerlo per sempre. All' improvviso udí un suono...

Resident Evil: The last warDove le storie prendono vita. Scoprilo ora