Memories

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(Ariana Grande - One last time )

La mattina dopo..

*TOC TOC

"Camila sei sveglia?" disse il dottor Tomson

"Ora sicuramente" pensò Camila.

"Ho delle buone notizie per te , ho visto che ti sei ripresa bene , soprattutto dall'intervento, così ho deciso di lasciarti andare a casa stasera stessa"

"Oddio davvero? non vedevo l'ora! senza togliere nulla a voi, siete bravissimi giuro ma voglio cambiare un po' aria "

"Ti capisco Camila! Comunque ho un'altra sorpresa per te"

"Ormai posso pensare che mi abbia portato un pony ,dato che tutte le sue sorprese sono incredibili! ahaha" disse Camila ridendo

"Nono meglio " disse sorridendo Tomson " ti ho portato la tua famiglia!"

"Oddio"disse.

 Il viso di Camila diventò triste improvvisamente.

"Perché sei triste Camila?" chiese il dottore prima di fare entrare la sua famiglia

"è triste il fatto che non mi ricorderò sicuramente di loro.."

"Dai stai tranquilla ! vuoi che non li faccia entrare?"

"Nono , voglio vedere la mia reazione "

"Va bene "

I dottore aprì la porta e fece entrare la sua famiglia.

Entrò prima una bambina, con dei capelli neri veramente lunghi e con un viso veramente dolce.. per non parlare degli occhi che erano uguali a quelli di Camila. Poi entrò una donna non troppo alta , con i capelli biondi e con un viso amorevole . A seguire un uomo con dei capelli neri sfumati con il grigio.

"Hola mi niña ¿ què tal mi amor? disse la donna commovendosi.

"Ma che lingua è ?E ora che le rispondo ? Su Camila rispondi qualcosa!" pensò Camila.

"Eeeemmm .... è? disse Camila.

La donna la guardò perplessa.

"Ma brava , risposta peggiore non la potevi proprio dare, che figuraccia" pensò Camila rimproverandosi.

Subito dopo la donna si mise a ridere.

"Bambina mia allora hai dimenticato proprio tutto eh? ora dovrò rinsegnarti lo spagnolo?" disse.

"S..spagnolo? Scusi ma non ci sto capendo nulla ahah" disse Camila imbarazzata

"No Camila non mi dare del " lei" , mi fai sentire vecchia ! ahaha chiamami "mamma" bambina mia " disse la donna

"Mamma.. scusa è che mi devo abituare ahah"Disse imbarazzata

"Tranquilla amore, comunque  quell'omone accanto a te è tuo padre Alejandro e la piccolina è tua sorella Sofia "

"Sapevo di avere una sorella rincoglionita ma non fino a questo punto ! " disse ridendo la bambina.

"Lasciala stare Camila, menomale che non ti ricordi dei vostri litigi ahaha" disse il padre.

"Mamma ( oddio mi fa strano chiamare una persona così) ma come mai mi hai parlato spagnolo prima? " chiese Camila

"Devi sapere che noi siamo cubani / messicani "

"ooh mi dispiace non ricordarmi più lo spagnolo.." disse Camila

"Abbiamo pensato anche a questo. Il dottore ci ha detto che portandoti cose che  usavi possono farti riprendere la memoria su essa "

"Oddio proviamo allora!"

"Ti abbiamo portato il tuo librino preferito, che leggevi in continuazione quando eri piccola.   " Caperucita roja" ossia Cappuccetto rosso.

Camila prese il librino e iniziò a leggerlo , con sua sorpresa riusciva a capirlo .

"Riesco a capire !" urlò felice Camila

"Visto? allora il dottore aveva ragione! " disse la madre

"Prova a chiedermi qualcosa in spagnolo, voglio vedere se riesco a capire qualcosa" disse elettrizzata Camila

"mmmmm proviamo con questa " Tu eres mi media naranja "

"mmmm .. sei la mia dolce metà?"

"Esatto!" disse entusiasta la madre

Gli occhi di Camila si illuminarono improvvisamente.

"no dai sono troppo contenta! " disse

Così la famiglia Cabello finalmente si riunì , felici e contenti. Continuarono a raccontarle dei pranzi che facevano dove invitavano almeno una quarantina di parenti, le fecero vedere foto di loro, di lei , della scuola , dei suoi amici , di tutto! Camila era così contenta e piano piano con tutti quei ricordi riusciva a ricordarli , non tutti ma alcuni si! stava facendo progressi enormi!

Era ormai sera e la famiglia Cabello non aveva smesso nemmeno un minuto di parlare, ma finalmente era l'ora di andarsene da quel posto. La madre aiutò Camila a vestirsi . Si vestì comoda. Una felpa , un paio di leggins e delle scarpette da ginnastica.

Prima di uscire salutò tutti: Il dottor Tomson, il quale era stato come un padre ,la guardia notturna che era stato un angelo per Camila e tutte le infermiere .

Finalmente varcò la porta dell'ospedale sentendo la brezza  notturna sul suo viso. Montò in macchina accanto a sua sorella. Camila dal tratto dall'ospedale a casa rimase incollata al finestrino. Guardando le luci dei locali, la gente , il mare ,tutto insomma.

Finalmente arrivò a casa , sua sorella le fece vedere subito la sua camera e le diede delle bambole

"Allora per stanotte ti do le mie due bambole preferite: quella di Elsa e quella di Anna .Sicuramente dormirai tranquilla con quelle accanto. O almeno è quello che mi dice sempre mamma. Trattale bene " Disse Sofia .

"Va bene , grazie mille! " disse Camila

A un certo punto la bambina saltò in braccio a Camila.

"Ti voglio bene , ma non lo dire a mamma che te l'ho detto, devo mantenere una certa reputazione"

"Certo, stai tranquilla ahaha ti voglio bene anche io" disse Camila.

"Via ora vado a guardare Frozen , ciao sorellona"

"Ciao  , principessina mia"

Camila rimase sola in camera sua , si mise il pijama e si buttò sul letto , a un certo punto sentì vibrare qualcosa sul comodino, girò lo sguardo e vide un telefono.

" Mm probabilmente è il mio "

Prese il telefono e vide un mucchio di messaggi, aprì tutte le applicazioni che avevano delle notifiche sopra. Prima aprì Twitter e vide una miriade di messaggi da parte dei fan , poi aprì What's app e vide altrettanti messaggi dei suoi amici .

 Finito di rispondere ripose il telefono sul comodino, ma subito vibrò. Era un messaggio di Lauren! Subito Camila iniziò a tremare. Lo aprì .

"Camila manchi , giuro ,non ce la faccio più a stare senza di te! Ti voglio bene Mila.. non te lo dimenticare mai.

PS. Domani vieni a casa mia? dato che il tour è finito abbiamo del tempo libero, che ne dici?

                                                                                                                                                                Tua Lauren.                   "


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