Sei il mio amore

34. Simone

Continuavo ad essere all'ospedale di Londra da mio cugino.

Mia mi manca tanto, spero solo che si svegli e che stia bene.

I genitori mi hanno proibito di vederla. Menomale che c'è Samanta che a volte, per non farsi beccare dai genitori, mi dice come sta, se è cambiato qualcosa. Ma per ora continua ad essere così, come in questi ultimi otto mesi. Il suo cuore si è bloccato due volte, ma sono riusciti a metterla di nuovo in sesto.

Sono sicuro che si risveglierà. Lei è una ragazza forte. Non ne ho mai dubitato.

Nemmeno quando in prima e seconda liceo la guardavo da lontano con sua sorella e l'amica.

E poi è successo quel che è successo. Ci siamo conosciuti meglio e... Siamo dove siamo ora. Lontani.

Mi ricordo ancora il primo suo disegno che ho visto. Un disegno bianco e nero. Un cuore spezzato e la frase 'forever alone'. Mi disse che lo aveva fatto quando stava male per quello che le avevo detto.

"Cugino, tranquillo, si sveglierà." Disse Cristian

"Lo vorrei tanto..." Risposi

"Anche per me eri preoccupato così?" Domandò, ridacchiai

"