Capitolo 1

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< ali ci sei ?>
< si si calmati arrivo>
Mio fratello era piazzato davanti alla porta d' ingresso e giocherellava con le chiavi della sua moto
Appena mi vide aprì la porta di casa per poi uscire insieme.
Mio fratello era tremendamente rompiscatole ma anche molto carino. Un sacco di ragazze della mia scuola quando mi vedevano con lui mi facevano i complimenti pensando che fosse il mio ragazzo nonostante il fatto che entrambi siamo biondi con gli occhi verdi e che sono praticamente la sua copia al femminile.
< allora verrai anche a prendermi o il tuo compito da fratello finisce qui?>
< non so, dopo il corso di teatro ti chiamo così ti faccio sapere.>
< okay.>
Gli diedi un bacio sul naso che era l'unica parte non coperta dal casco e lui per tutta risposta fece una smorfia che forse era un sorriso.
appena entrata cercai con lo sguardo la mia migliore amica Greta.
Anche lei era molto alta con dei fantastici occhi azzurri e capelli biondi più scuro dei miei lunghi fino a sopra il sedere.
C' erano sempre un sacco di ragazzi che le ronzavano attorno e quindi per trovarla bastava individuare il gruppo più consistente di ragazzi e quasi sicuramente lei era lì in mezzo.
< eccoti >
< eiii>
< sapevo di trovarti qui>
Lei si guardò in torno e appena capì cosa intendevo sorrise fingendosi offesa e tirandomi uno schiaffetto sulla gamba.
< ciao Alice >
< ciao Jace>
< come stai ?>
< bene tu ?>
< bene bene, oggi ci sei al corso di teatro ?>
< credo proprio di si >
< ok a dopo allora >
< ok>
Jace era uno dei ragazzi che faceva teatro con me, mi sfotte in continuazione e spesso senza buone ragioni, però per qualche strana ragione mi saluta sempre fuori da scuola.
< non ci credo neanche un po' che non ti piace >
< no Gre smettila lo trovo terribile>
< ma é così carino>
Mentre ci avviavamo alla nostra classe Greta spesso mi parlava dei nuovi ragazzi che conosceva, tutti più grandi e che avevano davvero poco in comune con la mia idea di bellezza.
Il mio tipo era uno mezzo artista con un carattere forte e non certo quei fighetti che vengono a scuola come se fossero usciti da una rivista di moda.

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