Capitolo 9

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Quando scesi trovai seduto su un divano un ragazzo in camicia e jeans ma che non riconobbi subito.
< Oliver?>
< ciao ali>
< cosa ci fai qui?>
< volevo parlarti un attimo >
< come mai non ti sei più fatto vedere a scuola >
< oh ehm avevo delle cose da fare>
Si strinse nelle spalle per poi riporre il suo sguardo su di me.
In quel momento capì perché il professore non aveva scelto lui per fare il migliore amico della ragazza nella recita, aveva uno sguardo magnetico occhi grandi ed espressivi, era alto aveva un corpo grande e possente, con i capelli indietro risaltava la sua mascella spigolosa e le sue labbra piene.
Era bello e non capivo perché non me ne fossi mai resa conto.
< cosa volevi dirmi?>
< che non so se riuscirò a baciarti durante la recita .>
Aveva spostato lo sguardo in un punto nel vuoto davanti a lui, i suoi occhi si erano ridotti quasi a fessure e le sue mani sfregavano una contro l' altra nervosamente.
< come fai a sapere che mi devi baciare e perché  non puoi farlo?>
< il professore mi ha mandato una copia del copione a casa...>
Ci fu silenzio per un po' e poi parlai.
< ok ma non hai risposto alla mia seconda domanda.>
Questa volta si era voltato verso di me e mi guardava le mani come se fosse la prima volta che le vedeva.
La sua mascella si era irrigidita i suoi occhi erano tornati alla grandezza normale anche se l' ansia e la preoccupazione che mi facevano percepire era tutt'altro che normale.
< non posso e basta>
Si era alzato violentemente e adesso camminava avanti e indietro per la sala.
<smettila di camminare  avanti e indietro... Mi innervosisci>
Lui si fermò di colpo mi si avvicinò e mi trascinò fuori di casa
< beh?!? Mi spieghi che ti é preso ?!?>
< te l' ho mai detto che tuo fratello è un gran ficcanaso, ci stava ascoltando >
< si effettivamente non mi sorprende >
< tu sai vero che Jace non mi piace, è strano e poi ti ha insultata per anni e ora da un giorno all'altro altro fa il carino...>
< cosa c' entra Jace ora ?!>
< perché io non solo non credo di riuscire a baciarti ma non sopporto neanche che ti baci lui>
< non capisco>
< dio alice non  ti facevo così ingenua>
L a strada era vuota ed era illuminata dal sole che stava tramontando.
Il suo profilo spigoloso era contratto, i suoi occhi si stingevano ogni 2 minuti.
Era davvero bello.
Alla fine i suoi occhi si ripiantarono nei miei.
< diamine alice... Sono innamorato di te!>
Io forse lo avevo sempre saputo ma non lo avevo mai ammesso.
Il suo sguardo e tutto il suo corpo era contratto e attendeva una risposta glielo si leggeva in faccia.
< da quanto ..?>
Lui scoppiò in una risata  isterica.
< io ti dico che ti amo e tu mi chiedi da quando ??! Cazzo Alice non lo so da quanto, non me lo ricordo ok?!?>
Il suo tono era aggressivo ma i suoi occhi diventavano lucidi.
Non volevo  vederlo piangere quindi mi avvicinai a lui, era più alto di me anche se di poco e mi stavo rendendo conto che l' avevo guardato più quella sera che tutto il tempo che ci conoscevamo.
< ehi.. non mi hai ancora detto perché non mi vuoi baciare >
Lui alzò gli occhi da terra e li posò sulle mie labbra.
Mi cinse la vita con un braccio e mi mise una mano tra il collo e la mandibola.
Sapevo quello che stava succedendo e volevo che succedesse.
<ALICE MI SPIEGHI CHE DIAVOLO STAI FACENDO ?!?!?>
Mi voltai verso casa e vidi mio fratello affacciato alla porta di casa .
< che vuoi jack ?!?>
Mi venne in contro e mi prese per un braccio. Mi guardo con sguardo accusatorio mi trascinò dentro.
Volevo bene a mio fratello ma era davvero troppo geloso.
< che cazzo fai ?>
< ali sei troppo piccola per certe cose!>
< ma certe cose cosa?!?!? Mi stava per baciare cavolo!!! Non mi stava stuprando in mezzo ad una strada!!!!>
< non mi interessa domani ti porto io a scuola e forse anche dopo e dopo ancora...>
< ti odio>
******************
Per giorni interi io e jace no ci incontrammo.
Oliver e e io ormai non sapevamo più nemmeno noi cosa fossimo.
Ci salutavamo distrattamente e non tornammo più sull' argomento " bacio".
La mia vita era diventata monotona.
Fino alla lezione di teatro di quella sera.

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