Capitolo 15

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Passavano i giorni evitando accuratamente le lezioni di teatro.
Cercavo una buona idea per evitare di creare casini ma la mia mente era diventata il deserto del Sahara.
Oppure il regno del caos.
Dipende dal punto di vista.
A me Jace piace e piace davvero.
Ma l'idea di far soffrire Oliver mi faceva rabbrividire al solo pensarci.

< Ehi.. Non sei più venuta al corso di teatro... Il prof inizia a preoccuparsi e anche io>
Jace mi parla dall' altro capo del telefono mentre io giro per casa come se mi avesse punto una tarantola.
< ma no non ti preoccupare... Tornerò presto>
Appena avrò trovato un idea.
< e senti invece...>
Aspetto 10 secondi buoni che lui finisca la frase ma niente.
< Ehi sei ancora lì?>
<sì sì sono qui... Solo che non so come dirtelo.>
<non ti fare molti problemi.
Io ti ho chiamato alle 2 di mattina solo perché volevo vederti.>
Sento il rumore del suo sorriso dall' altra parte e sorrido anche io.
< già... È stata una nottata assurda quella .>
< si sono d'accordo >
< a proposito di quella sera però ali..
Io vorrei sapere cosa c'è tra di noi...cioè cosa siamo.. >
<oh... Ehm.. Sì certo >
< quindi ?>
Avrei voluto strillargli nell' orecchio che volevo stare con lui ma io avevo già fatto il primo passo ora teoricamente toccava a lui.
< non so dimmi tu.>
Avevo il cuore in gola.
Per qualche  assurdo motivo sapevo che jace non avrebbe mai preso una decisione.
< ok ehm ora devo salire in moto quindi ti richiamo quando sono a casa okay?>
Sta parlando seriamente ?!?!?
IO L'HO CHIAMATO ALLE 2 DEL MATTINO!!!!
Va bhe... Va bene alice respira e inspira.
< okay stai attento.>
< cos'è ora ti preoccupi per me ? >
potessi salterei dall' altra parte del telefono e lo strozzerei.
< no.. Solo non voglio che fai il cretino.>
<okay okay ci sentiamo dopo.
Bacio>
Neanche il tempo di rispondere mi aveva già riattacco in faccia.
Bah.

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