Diamine di nuovo la pioggia.
I miei stivaletti fanno un rumore fastidioso sul pavimento dei corridoi della scuola.
Non c è nessuno nei corridoi a quest' ora e quel rumore sordo mi rimbomba nelle orecchie.
Cerco di camminare più piano o più leggera ma non cambia nulla.
Fuori ormai la strada è fradicia. E pensare che oggi la prof di motoria voleva farci andar fuori a correre.
Se.
Mi fermo a guardare un po' fuori dalla finestra ma è tutto troppo triste e malinconico.
Così mi dirigo verso il bagno.
La ragazza nello specchio sporco del bagno sembra la sposa cadavere... L' unico problema è che la sposa cadavere... È un cadavere.
Io no e mentre sono intenta a ravviare la circolazione nelle mie guance tirandomi violenti pizzicotti mi arriva un messaggio.
< ciao alice>
Non conoscono il numero e per un attimo sono quasi tentata di non rispondere ma poi presa dalla curiosità rispondo.
< scusa ma non credo di sapere chi tu sia? >
Poco, pochissimo tempo dopo il mio cellulare vibra di nuovo
< ma io so chi sei tu.>
Esco dal bagno e mi guardò attorno convinta di trovare qualcuno.. Quel qualcuno che mi sta scrivendo. Ma ovviamente non c' è nessuno.
< mi sa che hai sbagliato persona.>
< hahaha no no... Io volevo te.>
Blocco il cellulare spaventata e me lo riinfilo in tasca.
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TU.
Чиклит~ Siamo solo sinonimi che giocano a fare i contrari, stelle di un cielo infinito ma che per me finisce dentro i tuoi occhi.~