Non so bene per quale strano motivo il primo posto che mi sia venuto in mente, sia dove ho vissuto per 18 anni.
Probabilmente è perché mi manca mia madre, perché in questo momento mi serve il conforto di un genitore.
Ma io non ne ho o per lo meno, l'unica che mi abbia voluto veramente bene, se ne è andata.
Sono fiera di lei, perché è un'eroina, ma vorrei che sia qui a darmi affetto.
Un altro motivo per piangere.
Strano che la mia camera non sia ancora vuota, è rimasta così come era.
Povero mio cuscino che si deve bagnare a causa del mio dolore, ma non so a chi altro appoggiarmi.
Tutti nella mia vita se ne sono andati: mia madre, mio padre e adesso lui.
Avrò una sorte amara.
Vorrei tanto fosse qui a chiedermi scusa e dirmi che mi ama ancora. Ma non è possibile, lo ha detto chiaramente.
"Chi c'è qui den- Laura?" non può essere lui. È l'ultima persona che vorrei incontrare in questo momento.
"Che ti succede?" domanda entrando nella stanza.
"Solo ora ti importa di me? Fammi il piacere di andartene." dico amaramente.
Quelle parole l'hanno colpito. Forse sono stata dura, ma lui in passato non è stato da meno.
"Io.. Scusami. Non volevo disturbarti." dice e sta per uscire.
"No scusami tu. Mi hai cresciuta da solo e io ti ringrazio in questo modo." non so esattamente perché mi sto pentendo. Ma ora non ho voglia di litigare o offendere.
"Ti manca tua madre?"
"Già."
"Anche a me sai?"
"Perché solo ora ti degni di parlarmi così? Così da padre."
"Non lo so neanche io. Pensavo fosse il modo giusto per farti crescere bene. Farti diventare una signorina per bene." si giustifica.
"Lo potevi fare anche mostrandomi qualche volta il tuo affetto."
"Non sono mai stato bravo in queste cose. Non so infatti come tua madre si sia innamorata di me."
"Magari perché eri un bel ragazzo." dico ironizzando.
"Nella lettera mi hai detto di Gabriele. Tutto bene con lui?" colpito ed affondato.
"No è lui il problema." dico sorridendo, ma dentro sto morendo.
"Cosa è successo?"
"A causa di un fraintendimento, non mi ama più. Ma il mio sentimento non cambierà mai, solo che fa male. Fa male perché la nostra promessa potrebbe non avere una fine. Magari avrò una sorte amara o forse morirò prima di poter sposarmi." dico ormai con il volto bagnato.
Karl mi abbraccia istintivamente anche se all'inizio sembrava esitare.
"Non dire che morirai."
"Invece c'è una possibilità. Ci è stata dichiarata una guerra definitiva."
"Cosa?" era incredulo.
"Già. Ma noi siamo abbastanza forti credo. Io e.. lui sappiamo usare tutte e cinque gli elementi, Matilde e Mattia aria e terra. Noemi non lo so, ma ho sentito dire l'acqua e terra." dico asciugandomi le lacrime.
"Per distrarti un po' vuoi allenarti con me? Così so cosa realmente sai fare e starò più tranquillo sul fatto se morirai o no."
"Okay. Ma i miei compagni potrebbero venire qui un momento o l'altro, localizzandomi. E beh, non ho voglia di parlare con loro."
"Tranquilla. Qua non è possibile. In questa casa non si sente nessuna presenza e se ti cercano non ti troveranno." dice con un sorriso consolatore.
"Posso inviare un messaggio per non farli preoccupare?"
"Certo."
"Grazie Karl."
"Papà, papà va bene." sorride. Un vero sorriso dedicato a me.
"Okay papà."
"Ti aspetto giù."
Uscito dalla stanza, prendo il mio telefono e scrivo a Noemi.
<< Ciao, ho parlato con lui e non è andata molto bene. Gli ho detto della guerra e quindi sarà da voi tra un giorno o tra poche ore. Non preoccupatevi per me, sto bene. Allenatevi con tutto il vostro impegno per la guerra, come sto facendo io. Se devi riscrivermi, non devi nominare niente di lui. Ci vediamo tra una settimana, Laura.
P.s. Dimmi il luogo. 😘 >>Mandato e letto. Mi riscrive subito.
<< Okay va bene. Spero tu stia davvero bene. Tranquilla, noi ci stiamo allenando come forsennati. E qui c'è anche lui, ma non dico altro è solo per farti sapere che lotterà con noi. Spero chiariate subito. Il luogo della battaglia sarà in quella zona isolata vicino al bosco dei desideri e in teoria dovrebbe iniziare verso mezzogiorno. Ciao bellissima, ci vediamo in battaglia. Noemi. >>Letto il messaggio gliene invio un altro dove dico di non dire a nessuno del messaggio che le ho mandato ma di dire solamente che sto bene.
Finito tutto ciò che ho dovuto dire, scendo giù le scale per allenarmi con mio padre che mi aspettava.
"Eccomi." dico felice.
"Iniziamo."Sono contenta di aver chiarito con mio padre, ora so che per lui è difficile esternare il proprio affetto.
Anche Lui era simile, anche se era più aperto.[N.B. La storia sta per finire e per la precisione mancano solamente 5 capitoli! Grazie davvero a tutti quelli che hanno letto la mia storia, che hanno commentato, che hanno votato. 💕]
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L'amore non è un elemento
FantasyMi chiamo Laura. Non so come spiegarlo, ma la mia famiglia, da generazioni, ha un potere speciale. La mia in particolare sa controllare e produrre Acqua. Ce ne sono altre quattro di famiglie speciali con dei poteri: Terra, Aria, Natura e, il più...