{Cap 2}

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Il momento preciso in cui gli rivolsi la parola, il cambiamento cominció.
Lo ricordo benissimo..
"Ei tu! Sono Laura Shui, piacere.
Senti, mio padre vuole che io ti insegni a domare l'acqua e che tu mi insegni a domare il fuoco. Non credi sia una cosa impossibile?"
"Prima di tutto mi chiamo Gabriele e non.. Tu e credo tu lo sappia.
Secondo, cosa ti fa pensare che abbia voglia di insegnarti o di apprendere?
E terzo, no non è una cosa impossibile ma è una cosa che non puó avvenire e che non avverrà."
Ma che... Diavolo è sto tipoooo?!
Prima era tutto tranquillo e moh mi parla in questo modo?!
E cosa avrà voluto dire?
Shh Laura, raffiguri la pazienza perció pazientisci.
Okay ma la mia pazienza ha comunque un limite eh!
"Senti se con quella faccia mi stai comunicando che ti do fastidio, dimmelo che continuo."
Che.Faccia.Tosta!!!
"Tu! Un attimo fa sembravi un angelo e adesso sembri il diavolo in persona."
Gli sbaito contro.
"Eh meno male che raffiguri la pazienza."
Mi ha letto nella mente!
Giusto! L'Hépíng della terra glielo può permettere.
"Non permetterti più di leggermi nella menteee!"
Mi fa la linguaccia e se ne va così, lasciandomi incavolata nera.
Ma come si può convivere con una persona del genere?
[...]
"La ceeena è prontaa!"
Quella che si occupa dei pasti è Matilde, mentre per la pulizia della casa è Noemi, per la spesa ci pensa Mattia siccome lui puó teletrasportarsi, per creare la barriera intorno la città ci pensiamo io e Gabriele, siccome abbiamo l'Hépíng più potente e non ci costa grande fatica.
Ci sono tutti tranne Gabriele, strano.
"Non preoccuparti Laura."
Mi dice Matilde leggendomi nella mente, questa cosa mi da sui nervi.
"In questo momento è nel nostro immenso cortile."
Ah già, Noemi ha anche il potere di individuare la posizione dell'induviduo.
"Oh, grazie ragazze.. Allora, Buon appetitoo!"
[...]
Sono sdraiata sul prato del giardino a godermi l'aria rilassante della sera.
"Rilassante vero?"
"Oh ciao Mattia. Mi hai spaventata."
"Haha scusami."
Si sdraia vicino a me.
"Sì hai ragione, mi infonde tranquillità."
Stiamo lì in silenzio a sentire il suono dell'aria spostarsi qua e là.
"Senti Mattia, vi conoscete da molto tu e Gabriele vero?"
"Hm hm."
"E che persona è? Non fraitendermi non mi piace, ma è un tipo strano."
"Dopotutto lui ha insieme tutte le personalità, credo sia ovvio che ti sembri strano, no?"
"Sì ma prima sembrava.. Come dire, uno dei miei."
"Diciamo che lui è un tipo speciale."
"Tu sai che capacità in più hanno? Non l'ho mai capito."
"È una cosa che non tutti sanno fare e che evitano per un semplice motivo: richiede moolta energia."
Lo invoglio a continuare.
"In pratica è simile alla tua capacità solo che è più potente e pericolosa: resuscitare le persone morte."
"Cosa?!"
"Lo possono fare solo una volta ogni 5 anni, altrimenti potrebbero perdere la loro capacità."
"Lo ha mai fatto?"
"Sinceramente non so neanche se è abbastanza potente da riuscirci.
So solo che suo padre e suo nonno sono gli unici ad esserci riusciti nella storia, ma non è così scontato che non ci riesca."
"Invece sì, sono abbastanza potente da riuscirci."
Oh no, Gabriele!
"Mai fatto?"
Domanda Mattia.
"No ma-"
"Allora non dire che sei abbastanza potente da poterlo fare!"
Che cosa succede? C'è qualcosa che non so e che Mattia non mi ha detto?
"Ci riusciró! Lo sai che posso!"
"Si a quella condizione che tu non vuoi cedere!"
"Ce la faró anche senza di lei! Lo sai che è colpa della sua famiglia! Posso farcela anche da solo senza dipendere da.. Lei."
In quel momento capì che stavano parlando di me e, pensare che io possa o meglio, la mia famiglia, possa aver fatto del male alla loro famiglia, mi ferì profondamente.
Non tanto perché Gabriele ce l'ha con la mia famiglia, perché questo non me ne può fregar di meno, ma più perchè mi ha mentito, mio padre mi ha sempre mentito.
Mi ha sempre detto che era tutto regolare, che eravamo la più onesta fra le famiglie. Mi ha nascosto una cosa del genere?
Non ci posso credere,non mi ha proprio mai ritenuto sua figlia non si è mai fidato di me!
"No Laura, non farti idee sbagliate.
C'è tutta una lunga storia che dev-"
Di nuovo.
"Ti ho detto di smetterla! Non leggermi più nella mente! Non ti devi nemmeno permettere!"
Corro via con le lacrime agli occhi e mi chiudo dentro camera mia.
Non sono nessuno per nessuno, neanche per mio padre.
Mia madre ci ha lasciato prima che la potessi conoscere e sono dovuta crescere con mio padre senza avere una figura materna a fianco e con l'unico obbiettivo di migliorare e migliorare solo per essere accettata dall'unico mio famigliare.
Se solo potessi guarire la ferita del mio cuore, ma credo che non si possa fare niente siccome il mio potere non può guarire queste tipi di ferite.

L'amore non è un elemento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora