{Cap.11}

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Sono passati 3 giorni dal presunto attacco del Clan dei Fulmini e di Mattia, Matilde e Noemi nessuna traccia.
In questi tre giorni io e Gabriele abbiamo parlato di noi stessi, della nostra storia e qualche volta usciti.
Ci comportavamo normalmente, come sempre. Lui mi piace tanto, anche se è un imbecille senza cervello, sa essere comprensivo, sensibile e fidato.
Sa farmi sorridere anche se in modi strani e stupidi.
Sa farmi arrossire come nessuno fa.
"Questa lettera non l'abbiamo ancora mandata." dice interrompendo il silenzio creatosi.
"Ti va di mandarla oggi allora?"
"Certo. Tutto pur di non rimanere a casa a non fare niente."
"Già hai ragione."
[...]
Dopo aver mandato la lettera, abbiamo deciso di andare un po' in giro.
"Senti ma Noemi e gli altri?"
"Mi hanno scritto che arrivano tra due giorni."
"Secondo me quelli si sono presi una vacanza."
"La penso allo stesso modo, ma non mi dispiace. Almeno sto con te." dice baciandomi davanti a tutta la gente che c'era in giro.
"Ma che fai?"
"Ciò che ho voluto fare da tutto questo tempo." mi sorride.
"Su dai andiamo su quella barca."
Si gira e annuisce.
Saliamo su una delle barche e lui si mette a remare.
"Che tranquillità che c'è!" urlo.
"Già, ma intanto tocca a me remare."
"Sei tu l'uomo qua." alla mia affermazione alza gli occhi al cielo.
Arrivati al punto centrale del lago ci fermiamo e ci godiamo il paesaggio.
"Sai.. Dicono che chi sale su queste barche, dopo cinque giorni muoiano."
"Cosa?! Perché non me l'hai detto prima?!" esclamo alzandomi in piedi.
"Hei scherzavo siediti che senno la barca si capivol-" non fa in tempo che cadiamo in acqua.
Usciamo dall'acqua e gli addetti ci rimproverano.
Una figuraccia abbiamo fatto.
"Tutto questo per colpa tua! Stupida." dice dandomi un piccolo pugno sulla testa.
"Sei tu che mi prendi sempre in giro!" Ribatto.
"Vieni andiamo in quel negozio a comprarci qualche vestito. Meno male che abbiamo lasciato le borse nella capanna."
[...]
Dopo la brutta caduta in acqua e esserci cambiati, siamo andati a prendere un gelato.
"Che gusto è il tuo?" domando.
"Caffè." risponde freddo.
"Sei ancora arrabbiato con me?"
Non risponde. Okay, è così.
"Non fare così!"
Mi ignora.
Mi avvicino a lui e gli sussurro all'orecchio..
"Scusa. Ti amo."
Poi mi alzo di scatto per andarmene ma lui prende il mio polso e mi attira verso di lui abbracciandomi.
"Ti perdono se mi dai un bacio."
"Davanti a tutta questa gente?"
"Mangia il tuo gelato che si sta sciogliendo."
Scioglie l'abbraccio e io dò un "morso" al mio gelato alla fragola.
Gabriele mi alza il mento e mi bacia così prende un po' del gelato che avevo in bocca.
"Ma che fai?" domando imbarazzata.
"Assaggio il tuo gelato." gli sembra ovvio.
"Che schifooo." dico con una faccia schifata.
"Intanto ti è piaciuto quanto a me." mi sussurra.
Non gli rispondo.
"Ti amo anche io." a quelle parole sorrido.
"Andiamo." dice prendendomi per mano.
"Dove?"
"A casa."
"Perché?"
"Perché è tardi."
[...]
Arrivati a casa, prepariamo insieme la cena.
"Buono il pollo che ho preparato?" domanda.
"Delizioso direi. E la mia pasta?"
"Non è male."
Non sapevo che dire. Non trovavo argomenti.
Passano vari minuti e nessuno di noi apre bocca, fino a che tutte e due finiamo di mangiare.
"C'è qualcosa che non va?"
"No niente. Vado in camera." mi alzo dalla tavola e corro nella mia stanza.
Perché mi comporto così? Non capisco.
Toctoc
"Laura, fammi entrare."
Mi levo dalla porta e apro.
"Entra."
Entra e chiudo la porta.
"Cos'hai?"
"Non lo so neanche io."
"È colpa mia?"
"No."
"Ma sei così da quando ti ho baciata."
"Sì ma non mi è dispiaciuto." dico in imbarazzo.
Lui mi abbraccia forte per consolarmi anche se non capisco perché ce ne sia bisogno.
"Vorrei rimanere così per sempre." dico sottovoce.
"Mi ami veramente? Magari è questo che ti turba." ho sentito bene?
"Ma sei pazzo?" dico guardandolo negli occhi.
"Di te." dice sorridendomi.
Mi fa impazzire quando si comporta così! Sono io a non resistere questa volta. Lo bacio improvvisamente e in attimo mi ritrovo le gambe attorcigliate intorno al suo bacino.
Mi sbatte contro il muro continuando a baciarmi. Dopo pochi secondi mi butta sul letto e ci ritroviamo io sotto e lui sopra. Ci guardiamo negli occhi intensamente.
"Ne sei sicura?"

L'amore non è un elemento Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora