capitolo 9

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i giorni trascorrono veloci e ci ritroviamo nelle autostrade per ritornare a casa. abbiamo tutti il morale a terra,in questi quattro giorni li ho  conosciuti meglio e ci siamo divertiti un sacco. luke mi è stato vicinissimo ogni giorno e non abbiamo più trovato il bisogno di baciarci,stavamo bene così ognuno nelle braccia dell'altro,senza molti impegni. 

michael si ferma davanti a casa di luke e io e lui scendiamo. i ragazzi staranno una settimana qua e poi ritorneranno in Australia. ci salutano e io torno a casa mia a posare le valigie e lui entra a casa sua stanco,senza dire nulla.

mamma mi abbraccia forte e mi aiuta a disfare le valigie e ad appendere le foto di questo viaggio nella parete spoglia della stanza. Quando ha finito e se ne va mi sdraio sul letto in silenzio e realizzo che l'unica vacanza di quest'estate è volata via. e adesso sono qui con il caldo devastante di casa mia in una stanza spoglia e insignificante con pochi ricordi dentro.

mi sveglio e mi ritrovo vicino mamma che mi accarezza la fronte con un termometro in mano e in viso un espressione alquanto preoccupata. -ti sei beccata la febbre- mi informa sospirando e dirigendosi verso la porta. -giù c'è luke,voleva salire ma prima volevo vedere come stavi e se ancora dormivi...lo faccio salire?- dice piano -certo- aggiungo mettendomi a sedere.

sento i scalini della scala di legno scricchiolare ad ogni suo passo lento. entra piano e si chiude la porta alle spalle. mi sorride e si sdraia accanto a me  e mettendomi il suo petto davanti al  mio viso mi stringe forte -come stai?- mi sussurra baciandomi la fronte. -adesso bene- dico e mi risponde con una risata lieve sospirata.

-cos'hai?-  -mal di pancia e mi pulsa forte la testa,come se stesse per scoppiare-dico piano

sta per parlare quando io mi alzo dal letto di fretta per dirigermi verso il bagno nella mia camera e svuotare tutto dentro il water. lui si alza di corsa ma io riesco a bloccare la porta e chiuderla a chiave mentre rimetto tutto -apri!- -non voglio che tu mi veda in questo stato- riesco a rispondere sciacquandomi la bocca. -ti vorrei vedere in tutti i modi! cazzo non lo capisci?- dice lanciando un pugno contro la porta.

la apro e mi fiondo nelle sue braccia piangendo.

-se solo potessi prendere un pò del tuo male dal tuo corpo e trasferirlo nel mio...- mi sussurra nei capelli. è in quel momento che mi sono spaventata dei miei sentimenti verso di lui,io lo amavo e volevo stare con lui ovunque,sentire sempre le sue braccia nel mio corpo,o le sue labbra che sfioravano la mia fronte,o vedere sempre il suo stupido sorriso.

forse era la febbre,o il suo respiro caldo nel mio orecchio a far uscire quelle sei parole dalla mia bocca,così azzardate ma piene di significato,che proclamavano una svolta,dopo quello  che dissi le cose sarebbero cambiate.

-forse mi sto innamorando di te- 

poi buio.

a series of whispers|| L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora