Genderswapped

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Quattordicesimo prompt:

Genderswapped (cambio di genere di uno o più personaggi)



"Shirley?"

Chiese la voce ancora leggermente intontita di John Watson.

"Shirley?"

La moglie si mosse, voltandosi per dargli la schiena.

"Shirley?" ripetè, scuotendola leggermente.

"Mmm..." mugugnò la detective, gli occhi ancora serrati per non far passare la luce del sole di prima mattina.

"Shirley ti vuoi svegliare?" insistette il medico dolcemente, mettendole una mano sugli occhi.

"Mmm... John, altri cinque minuti."

L'ex militare sorrise, "Dobbiamo andare da Greg oggi, ricordi? Il caso, il suo fidanzamento e tutto il resto?"

Sherlock "Shirley" Holmes si girò verso di lei sbadigliando leggermente, "Ho sonno."

"Lo so – rispose, piantandole un bacio sulla guancia – ma dobbiamo andare, e dopo ho il turno alla clinica."

"Non ci andare." sussurrò, buttando la faccia sul cuscino, gli occhi che non accennavano ad aprirsi.

"Devo." rispose lui con un sorriso, alzandosi dal letto e raccogliendo calzini e pantaloni dal pavimento.

"Datti malato."

"Ne abbiamo già parlato, non posso."

"Ma John!! Non posso andare da Lestrade da sola, quell'idiota non troverebbe l'arma del delitto neanche se l'avesse davanti agli occhi, figuriamoci se capirebbe cos'è successo a Roylott! Dovresti venire e fare da traduttore per la sua piccola buffa testolina."

John sorrise, allungandosi per darle un altro bacio prima di correre nel bagno adiacente, "Lo sai che non è vero. È un ottimo detective."

Shirley sbuffò, sedendosi sul materasso e passandosi una mano tra i lunghi capelli corvini, "No, lui è un detective. Io sono un'ottima detective. E per favore, John, dammi i miei calzini."

Sherlock: Every fairy taleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora