Harry non avrebbe mai rivelato quella verità a Louis, la riteneva troppo imbarazzante e umiliante e la cosa migliore da fare sarebbe stata tenersela per se.
Ma ora sentiva che ancora per poco avrebbe potuto mantenere un simile segreto: all'inizio aveva pensato che magari poteva riempire quel vuoto dentro di sé con una persona a caso, solo per riuscire a dimenticarsi di quel ragazzo per lui così perfetto. Forse avrebbe potuto aiutarlo ad andare avanti e uscire dall'ottica di quel cretino che si innamora del suo migliore amico.
Era nato tutto così velocemente e così naturalmente: si perdeva in quegli occhi blu come il mare e poteva morire per il suo sorriso dolce; amava ogni suo movimento, il modo in cui si scompigliava i capelli, il modo in cui si bagnava le labbra con la lingua quando era nervoso e la sua voce.
Amava la sua voce.
Per alcuni poteva sembrare fastidiosa, ma lui non riusciva a fare a meno di quel suono.
Ogni volta che lo vedeva e si abbracciavano Harry sentiva una strana sensazione dentro di se e appena lui lo stringeva a sé annusava quel suo profumo aspro e deciso.
Un giorno aveva deciso che quella storia sarebbe dovuta finire: o si dichiarava all'amico rischiando il tutto per tutto oppure si sarebbe disperato per il resto dei suoi giorni.
Prese tutto il coraggio che aveva con se e scelse la prima opzione, un rifiuto sarebbe stato più semplice da superare rispetto al rimorso di non averci provato.
Quella sera lo aveva invitato a guardare un film da lui, come erano soliti fare il sabato, e di lì a pochi minuti Louis avrebbe suonato il campanello. Arrivò con un po' di anticipo e Harry andò ad aprirgli la porta scosso da un brivido di eccitazione e ansia tutto nello stesso istante.
Louis aveva un sorriso a trentadue denti, entrò nella stanza felicissimo di trovarsi lì e poi saltò tra le braccia di Harry. Quest'ultimo non poteva essere da meno e quando si staccarono si scambiarono un'occhiata di intesa.
"Ti devo dire una cosa"
Lo dissero all'unisono e tutti e due scoppiarono a ridere.
Harry gli diede la precedenza.
"Dai dimmi prima tu"
Louis si sedette sul divano del soggiorno e sputò esaltato la sua notizia.
"Mi sono fidanzato"
Harry rimase paralizzato. Fidanzato? Non poteva essere così, come era successo?
Il suo sorriso grande e speranzoso era scomparso lasciando il posto a uno finto e triste. Si sentiva male, non c'era altro modo per dirlo. Stava per dichiarare il suo amore al suo migliore amico e viene preso in contropiede da una notizia come quella."Wow, s-sono contento per te Louis!"
Balbettò questa frase mentre il suo corpo riprendeva lentamente fluidità e si dovette appoggiare allo schienale del divano per non crollare a terra.
"Grazie! E la tua grande novità qual è?"
Sapeva che quella domanda sarebbe arrivata, così si limito a rispondere che non era nulla di importante e poteva aspettare, guadagnandosi un'occhiata infastidita dell'amico. Cambiò subito argomento e si misero a guardare il film.
Questo fu quello che portò Harry a credere che non ci fossero più speranze ormai, che l'unica soluzione era dimenticarsi di Louis e poteva farlo solo cercando di rimpiazzarlo.
Aveva pensato che trovando qualcuno quel sentimento sarebbe cambiato indirizzandosi verso questa nuova figura, che quello che provava per il suo migliore amico si sarebbe trasformato in pura amicizia e tutto sarebbe potuto tornare come prima.
Non fu così però.
Era riuscito a trovare qualcuno, un certo Luke: era bello, imponente, occhi verdi e capelli neri. Nonostante avesse iniziato ad impegnarsi sul serio in quella relazione con quel ragazzo, non riusciva a togliersi Louis dalla testa: ogni volta che uscivano insieme si chiedeva come sarebbe stato passare momenti così belli insieme a Louis, passeggiare nel parco mano nella mano, o con il suo braccio a cingergli la vita, come sarebbe stato scambiarsi sguardi intensi e parole dolci.
Più tempo passava con Luke, più il suo viso si confondeva con quello di Louis: guardava i suoi capelli scuri e intanto vedeva delle ciocche color miele, guardava i suoi occhi verdi e intanto vedeva il colore del mare, guardava le sue labbra carnose, ma vedeva quelle piccole e graziose di Louis.
Cercò di convincersi che quello che amava era Luke, che poteva provare dei sentimenti più forti per lui, così decise di spingersi oltre le solite carezze innocenti e i baci casti.
Il giorno della Vigilia di Natale decise di fare un salto da Luke dopo cena, per salutarlo e fargli gli auguri, ma i suoi programmi erano ben altri.
Fu sorpreso di vederlo e anche non troppo felice e Harry percepì che c'era qualcosa che forse non andava. Ma ben presto si rilassarono entrambi e si lasciarono andare alla lussuria in cui il riccio li aveva trasportati.
Fu veramente una bella notte per lui, ma ciò nonostante non era riuscito a sentire quella scossa che avrebbe potuto cambiare tutto: continuava a pensare a Louis, costantemente, a come sarebbe potuto essere con lui. Non c'era paragone tra i due e ormai si rassegnò a questo.
Mentre era perso nei suoi pensieri la porta si spalancò ed entrò Louis nella stanza, rivelando la cruda realtà dei fatti: non esistevano parole per descrivere come si sentiva.
Era schifato dal comportamento di Luke e disperato per quello che sarebbe potuto succedere con Louis, la loro amicizia non sarebbe durata ancora per molto...
Guardare il viso dell'amico distorto da quell'espressione di amarezza era troppo: si rese conto di quello che aveva appena fatto e cercò di rimediare, cercò di scusarsi, ma ormai era troppo tardi.
Seguì Louis allontanarsi svelto da lui e subito il suo corpo fu pervaso da un misto di distruzione e rabbia verso sé stesso.Se solo avesse trovato il coraggio di dirgli ciò che provava fin dall'inizio, se avesse avuto il coraggio di dire la verità, forse adesso sarebbe potuto essere felice, felice con lui.
Invece si era ritrovato faccia a faccia con una situazione sin troppo grande per lui: doveva combattere contro il rimorso di non aver parlato, contro la frustrazione e contro la rabbia.
Era ancora troppo presto per perderlo.
STAI LEGGENDO
Mean 》Larry Stylinson
Fanfiction"Che cazzo sta succedendo Luke?" Quella voce. Non poteva non riconoscerla. Sentì un tonfo e si girò di scatto; quello che vide non gli piaceva per niente. Louis era in piedi sulla porta e aveva fatto appena cadere una piccola torta che aveva porta...