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Faccio entrare Nathan in casa, che chiude la porta con una certa delicatezza. Questo ragazzo è davvero molto delicato, in tutti i sensi: quando parla, nei confronti degli altri (tranne nei confronti di Beau), quando si muove... Tutto il contrario di me.
Meno male che mi sono vestita con un abbigliamento decente, perchè non avrei mai voluto che Nathan vedesse "Emily intenta a fare la doccia".
-Hai una casa molto grande.- Mi dice.
-Beh grazie ma siamo in cinque.-
-Siete una gran bella famiglia allora.-
-In un certo senso...- Non sono affatto convinta di quello che ha detto.
Intanto che parliamo saliamo in camera, e vedo che lui nota gli asciugamani buttati a terra per la rampa delle scale. Accidenti.
-Perchè dici così Bionda? La famiglia è sempre una bella cosa.-
-Lo dici tu.- Dico con un sorrisetto sarcastico. Saliamo in camera e lo faccio accomodare sul mio letto a baldacchino. Che per altro è pure rosa. -Parlami allora tu un po' della tua famiglia.-
-Non c'è molto da dire.-
-Tu raccontami.-
-Insomma... Sono figlio unico, vivo con mia madre che è depressa per via di mio padre che è sul letto della morte in ospedale da un po'.- Oh cazzo. Tra ieri e oggi che gli ho sbattuto in faccia tutti i miei problemi inutili e infantili, lui mi dice che suo padre sta per morire. Ora mi sento decisamente una merda.
-Oh Nathan mi dispiace, io non volevo forzarti a dirlo.-
-Non fa nulla tranquilla. Tu non lo sapevi. E poi io mi fido di te Bionda.
A mio padre hanno diagnosticato un cancro l'anno scorso. È stato l'anno più brutto della mia vita.-
Ok ora mi sento doppiamente una merda perchè non so che cosa dirgli.
-È sempre stato una figura importantissima e da rispettare per me. Mi è sempre stato vicino; e ora sta soffrendo.- Ti prego Nathan basta.
-Ma mi rimarrà tanto di lui.- Come fa ad essere così positivo? Io ho subito neanche la metà delle cose che ha subito lui e sto praticamente per morire. Ma non gli chiedo come fa a superarlo. Non ancora.
-Mi dispiace davvero tanto Nathan. Sul serio.- Mi vergogno tantissimo.
-Bionda, certe cose capitano senza che tu lo voglia.- Già.
-Alla fine come va con la tua "vita sentimentale"?- Sbuffo.
-In poche parole Greta, la nuova ragazza di Beau, ha preso tutta la mia vita. Comprese Penelope e Jennifer.-
-Cazzo che troia.-
-E mi ha detto che per lei non è ancora finita, che mi toglierà di più.-
Aspetta un attimo prima di rispondere, poi sospira.
-Che hai intenzione di fare adesso?-
-Non posso fare più niente. A volte giuro che vorrei scappare lontano.-
-Allora scappiamo.- Dice convinto.
Mi metto a ridere. -E dove vorresti andare?-
-Dimmelo tu.- Lui fa un sorriso sincero, come se quello che stesse dicendo fosse vero. Io rido e non rispondo. Poi aggiunge: -Beh Bionda stiamo passando entrambi dei periodi spiacevoli, e ci sono cose che ci stanno distruggendo. Ma lo passeremo insieme. Così sarà più facile.- Abbozza un sorriso senza fare vedere i denti. Che tenero. -Uhm si si mi piace... Così sarà più facile.-
Abbasso lo sguardo dal suo e lui, sempre con un gesto molto delicato e lento mi prende la mano. Io mi avvicino a lui, che si corica sul letto, e io appoggio la testa sul suo petto. Mi stringe una spalla con le sue forti braccia sul bacino. Chiudo gli occhi e vivo il nostro momento. Dopo un po' gli chiedo: -E tu? Dove vorresti andare?- Lui sorride come se si aspettasse già la mia domanda.
-Mi piacerebbe qualcosa del tipo... Andare in macchina per tutti gli Stati Uniti e poi fare qualche tappa qua e la.-
-E tutto questo in...?-
-Più o meno una o due settimane.-

Passiamo tutto il pomeriggio a parlare di come potrebbe essere il nostro viaggio immaginario; lui mi dice che è stato a New Orleans e a New York e che in tutti e due i posti l'hanno fermato delle prostitute francesi. Ridiamo tantissimo in quelle tre ore insieme. Io tiro fuori che quando sono andata nel Maine mia sorella Nicky si è ubriacata talmente tanto che abbiamo passato una notte intera in ospedale. È una cosa stupida perchè non c'è proprio nulla da ridere ma noi ridiamo sguaiatamente lo stesso. È bellissimo stare qui con lui. Ma il tempo passa in fretta e i miei arrivano a casa.
-Sarà meglio che vada.- Dice.
-Già. Se no pensano che stiamo insieme.-
-Perchè? Che ci sarebbe di sbagliato?-
-Ehm...-
-Scherzavo Bionda.-  Meno male perchè sono restata senza parole.
Nathan esce il più presto possibile, senza farsi vedere, dalla porta sul retro. Poi sento la sua vecchia Corvette che ringhia e si allontana.

Never let you goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora