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Mi squilla il telefono e sul display appare il nome di Nathan. Mi ricordo la volta che ci siamo scambiati i numeri; è stato quando mi ha accompagnata in machina a casa dopo il brutto avvenimento con Beau. Mi ricordo anche le sue parole: -Allora Bionda se ti serve il mio aiuto ti do il mio numero e tu il tuo ok?- Com'è stato dolce. Peró quanto avrei voluto che ci provasse con me. No dai che dico; sarà il mio amico di viaggio.
Mi scrive:
-Ciao Bionda. Tra cinque minuti sono da te.-
Rispondo:
-Si allora mi preparo e ti aspetto.-

-Allora tesoro hai preso tutto?- Mi chiede mia madre angosciata che la figlia vada per quasi due settimana in giro per l'America da sola.
-Si mamma.-  Sono scocciata, ma anche un po' impaurita. E se va tutto storto? E se mi innamoro di lui? Non vorrei mai. È davvero troppo affascinante quel ragazzo. Spazzolino da denti, biancheria pulita, deodorante, pantaloncini e t-shirt... Si ho tutto. Ho deciso di non portarmi nessuna valigia. Voglio viaggiare leggera, senza dovermi portare dietro un pachiderma. Mi sono portata dietro una borsa a tracolla della gola; né troppo grande né  troppo piccola.
Sento il campanello e mi fiondo verso la porta d'ingresso. Non ho mai corso più veloce in vita mia.
Mamma è convinta che parta a trovare mia zia ad Idaho; mentre la mamma di Nathan è convinta che vada dai suoi parenti nell'Oregon.
Appena apro il bel visino di Nathan appare -Buongiorno Emily.- Mi sorride.
-Buongiorno. Da quando mi chiami con il mio vero nome?- Chiedo sarcastica.
-Beh da quando tu hai accettato di venire con me.- Gli sorrido dolcemente mentre saluto tutta la mia famiglia. La più triste che io parta è mia sorella Nicky, perchè sa che quando l'attenzione non è concentrata su di me, lei puó fare le sue scappatelle la sera. La mamma invece si mette quasi a piangere. Oddio. Che esagerazione.
Faccio un bel "ciao" a tutti e me ne libero all'istante.

Saliamo in macchina. Sulla sua corvette arancione che ha i sedili immacolati in pelle nera. Merda ora
mi suderà tutto il sedere. Spero che non se ne accorga. Ha un'auto stranamente pulita.
-E adesso Bionda inizia la nostra avventura.-
-Beh intanto inizio con il darti un nuovo soprannome.-
-Ok, sono curioso.-
-Allora... Tu ti chiami Nathan... Che ne dici di Nat?- È più concentrato sulla strada.
-Mhh dimmelo tu. A me sembra un po' banale.-
-Allora non ho più idee...- Sono sconfitta. -Uffa tu mi chiami Bionda e io non so come chiamarti.-
-Bionda non è un soprannome vero e proprio. È più un nomignolo sexy.-
-Ah simpatico e io come ti chiamo allora? John Travolta?- Scoppia in una grassa risata, che quasi ho paura che la macchina sbandi.
-John Travolta non mi piace. Anche se... Mi si addice molto.- Che modestia.
-Già sicuramente.- Dico io scherzando.
-No davvero. Lo sai che ho una passione per il ballo?-
-Non ci credo nemmeno se lo vedo.-
-No Bionda credici. Mi ha motivato mio padre quando ero ancora bambino, e ora non riesco a stare fermo appena sento della musica.-
-Mh gia ho notato.- Rido.
-Ok Bionda non crederci. Avrai poi l'occasione di vedermi ballare.-
-Ok. Allora aspetteró questo fatidico momento.-
Ad un certo punto mi accorgo che Nathan mi sta trasportando dolcemente via dalla realtà, come se tutte le cose brutte di questo mondo fossero svanite completamente. Mi piace.

-Allora MR. dove siamo diretti?-
-MRS. siamo diretti a Las Vegas. Le piace la meta?-
-La trovo allettante.-
-Visto che il viaggio sarà lungo, prego ai miei passeggeri di non alzarsi durante il volo.- Dice sarcastico, con tono da copilota.
-Non sono mai stata a Las Vegas.-
-Nemmeno io. Ma c'è sempre una prima volta.-
-Ok. Allora impostiamo la rotta verso Las Vegas.-

Dopo tre ore di viaggio con Nathan non ho mai riso così tanto in vita mia. Mi sento viva. Sto vivendo l'attimo con lui e mi sto divertendo. Tutte le cose spiacevoli che mi sono successe in questi giorni sono come sparite.

Never let you goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora