Capitolo 4

38 6 0
                                    

Per le strade si aggiravano molte persone, allegre, solari. Nessuno mi guardava, nessuno mi vedeva, nessuno mi sentiva. Mi sentivo così impotente... Non potevo sopportare di vedere tutte quelle persone spensierate che popolavano la città come se io fossi ancora viva...
Ad un certo punto decisi di andare a fare un salto al parco, magari stare dove mi sedevo una volta a leggere...
Quando arrivai intravidi un ragazzo seduto vicino l'albero sotto il quale mi sedevo quando ero ancora viva.
Lo osservai per qualche minuto. Non lo avevo mai visto da queste parti. Guardandolo bene, mi sembrava davvero un bel ragazzo, moro con gli occhi scuri, un bel fisico e dall'aria misteriosa. In qualunque caso non ero in vena di pensare ai ragazzi, insomma, avevo appena scoperto di essere morta! Però ripensandoci, non avevo niente di meglio da fare, e poi che c'è di male a sedersi vicino ad un bel ragazzo che non può ne vederti ne sentirti?
Con calma mi avvicinai al parco, continuando ad osservare il ragazzo.
Appena arrivata sotto il grande albero, mi sedetti accanto a lui, cercando di fare meno rumore possibile, pur sapendo che non poteva sentirmi.
Osservai il libro che aveva tra le mani: le pagine erano un po' ingiallite e rovinate e la copertina (quasi completamente distrutta) era di un blu scuro, macchiato da quella che sembrava una macchia di caffè. Mi soffermai sul testo, pieno di parole scritte in latino, probabilmente più di quante ce ne fossero scritte in americano. A giudicare dalle rare frasi che riuscivo a comprendere, sembrava un libro di medicina, il testo spiegava alcuni fenomeni che non riuscivo a capire.
Ad un certo punto il ragazzo cominciò a sfogliare le pagine velocemente e io tornai ad osservare il suo viso. Ora che ero più vicina potevo distinguere bene i suoi lineamenti. Era molto bello, il viso che sembrava quello di un bambino, era ornato da piccole lentiggini, che lo facevano sembrare ancora più giovane. I folti capelli neri coprivano gran parte del volto e scoprivano quanto bastava per riuscire a vedere gli occhi castani screziati di verde scuro.
Ad un certo punto, il ragazzo sospirò e si girò verso di me. Sembrava proprio che mi guardasse, i suoi occhi non erano persi nel vuoto come tutti gli altri, sembrava che mi vedesse...

The Story Of Silver PriceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora