Capitolo 8

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Uscita dal negozio di dischi, mi avviai verso casa. Le strade della città erano illuminate dalla luce del tramonto che si affievoliva man mano che passavano i minuti e da qualche lampione affianco alle varie vie. In lontananza si riusciva a scorgere una luna piena che stava per sorgere.
Ripensai agli ultimi avvenimenti. Era incredibile il fatto di non essermi ancora messa ad urlare e a piangere a dirotto. Qualcosa dentro di me mi dava un senso di pace e tranquillità che quasi mi spaventava. Sentivo le emozioni ovviamente, ero triste e arrabbiata con me stessa, avevo malinconia di tutto quello che avevo fatto mentre ero viva e rimpiangevo il fatto di non essere stata più attenta. Però tutte queste sensazioni si affievolivano e si mischiavano in un grande e unico senso di vuoto.  E la cosa mi inquietava parecchio.
Ero rimasta nel mondo dei vivi per un motivo, ma non sapevo quale.
Volevo delle spiegazioni, delle risposte a tutte le mie domande.
E forse Derek poteva seriamente aiutarmi.
Se posso dirlo, non sono mai stata molto religiosa, credo più nel destino. E se non era questo destino...
Il giorno in cui mi ero svegliata e avevo scoperto di essere morta, avevo incontrato un ragazzo che "per caso" riusciva a vedermi e sentirmi e "per caso" sapeva tutto sui fantasmi.
Mi sembrava di vivere in una banalissima serie TV, in cui va sempre a finire tutto bene, cosa non credevo sarebbe successa anche con la mia storia.
Non sapevo come fare, avevo paura, una paura disperata di quello che non avrei mai più potuto fare...
A quel punto avevo il disperato bisogno di restare sola per pensare a tutto quello che era successo e schiarirmi le idee.
Pensai allora di andare al cimitero, sembrerà strano, ma fu il primo posto che mi venne in mente. E in fondo era il luogo più calmo e tranquillo che io conoscessi.
Mi avviai quindi verso il primo posto che avevo visto dopo la mia morte.
Durante il tragitto, dovetti per forza passare per il parco.
A quell'ora della sera, erano tutti nei ristoranti o nelle proprie case a cenare, perciò le strade erano a dir poco deserte. Per questo motivo lo notai subito. Un ragazzo dall'aria familiare seduto sulla panchina del parco.

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